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Sci Alpinismo in IRAN

Febbraio 1999, fine secolo e voglia di novita'..... Cosi' si puo sintetizzare l'esperienza vissuta da cinque Telemarkers italiani in IRAN; un viaggio, con gli sci al seguito.......

Indirizzi Utlili   Useful Addresses:

Caravan Sahra Tourist Co. - Javaheri BLDG, 125/4,SHARIATI AVE. TEHRAN 16118 IRAN
Tel. 0098 021 7502229 - 7506076 7500727 Fax. 0098 021 767184 Email: caravan@neda.net
Mr. Mohamed Reza Arshadi (Director)
Mr.Cyrus Etemadi (Dir.Incoming Tour)
Miss Shahrzad Khorasanizade (Responsabile Italian Dept.)
Miss Azita Alizadeh (Italian Dept.)

Swissair (Aeroporto Caselle To.se - S. Pertini) - Swiss Air Transport Co. Ltd
Tel. 0039 011 5678156

Per info particolari organizzativo tecniche inerenti il viaggio, il telemark e lo sci:
For mountain info and about the ski-trip:

Demoteam.jpg (37719 byte)Email: tdtrufp@tin.it

IRAN : storia, cultura, tradizioni e perche' no; sport....... Sport invernali, naturalmente, anche se puo' apparire strano il territorio iraniano e' ricco di montagne che superano i 4.000 ; come massima elevazione toccano i 5.670 m/S.l.m. con il M.Damavand, vulcano inattivo dalla caratteristica forma conica che domina la catena dell' Elbruz.
Nelle vicinanze di Teheran, esistono impianti di sci risalenti agli anni ' 70 che come sviluppo altimetrico nulla hanno da invidiare ad alcune famose stazioni sciistiche delle Alpi. Le due aree sciistiche piu' conosciute sono: Shemshak e Dizin. Noi abbiamo visitato Dizin e devo dire che ci siamo divertiti a tracciare pendii vergini in 40 cm. di ottima polvere bianca....... Un viaggio in IRAN con sci da Telemark al seguito e' da provare, visti anche i costi piu' che ragionevoli dell'intera operazione.

IRAN 99 - Area foto clicca qui'
Feb. '99 IRAN - Pendici del M.Damavand
Foto di: Michele Fedrizzi
Telemarker: Piero Ruffino

Procediamo con ordine; Estate 1998, leggo un articolo inerente l'avvicinarsi del ventennale della Rivoluzione in IRAN e la mia mente ritorna indietro ai ricordi dell'infanzia, alle immagini confuse di quel paese lontano e misterioso filtrate dal tubo catodico televisivo ...... un rincorrersi di notizie, ricordi scolastici e perche' no: la curiosita'...........
Curiosita' che mi spinge a cercare su Internet ulteriori notizie un po' piu' attuali riguardanti l'IRAN o meglio la PERSIA; su Internet c'e' di tutto e scopro cosi' che in IRAN esistono delle montagne ed in inverno......... nevica .......... Fantastico, comunico subito la notizia al mio socio di montagna e prendono il via i primi contatti con Ambasciata, Ministero degli Esteri, probabili ed improbabili sponsor ......... A due mesi dalla partenza il mio "ex socio" me la da buca e quindi non sara' piu' della partita; fortunatamente prendo contatto con Giorgio Daidola e dopo sole due telefonate (ma forse gia'  dalla prima), si dice interessato a partecipare......... I giorni passano e poco alla volta Giorgio, dimostrandosi perfetto coadiuvatore, riesce a coinvolgere tre suoi amici che si dimostreranno perfetti compagni d'avventura, anche se non ci si conosceva minimamente prima del viaggio.
Mancano 29 giorni alla partenza e tra i molti NO delle ditte contattate in qualita' di probabili mecenati, riusciamo ad avere la fiducia di SWISSAIR e SCARPA.
........ Meno di un mese e la voglia di neve iraniana sale di giorno in giorno ..........
Ecco : finalmente il giorno della partenza, in aereoporto a Caselle (Torino) Giorgio arriva accompagnato da Leonardo Bizzaro e Michele Fedrizzi (l'unico "infedele" non ancora convertito al Telemark), mentre Filippo Iacoacci lo incontreremo strada facendo a Zurigo perche' proveniente da Roma........ Dimenticavo, Giorgio ha l'influenza ed e' preoccupatissimo perche' teme di essere troppo debilitato, ma i fatti dimostreranno il contrario........ Il volo Zurigo - Teheran, dura cinque ore e le lancette degli orologi devono essere spostate in avanti di 2.30 ore, quindi arriviamo alle 04:30 circa di mattina e dopo le formalita' (rapidissime) della dogana, siamo accolti dagli incaricati dell'agenzia di viaggio Caravan Shara di Teheran che con un provvidenziale pulmino, ci accompagnano in albergo (Mashad Hotel) nel centro di Teheran dove riusciamo a dormire per ben due ore.
Alle 07:30 siamo pronti per un primo assaggio di montagna iraniana, infatti Farzhad (esperto alpinista nonche' ottima guida autoctona) ci aspetta con un ragazzino iraniano(Snowboardista) per andare a sciare a Dizin o meglio, telemarkare.
La strada che si dipana da Teheran, tentacolare megacitta' di 10 milioni di abitanti, attraversa paesaggi da fiaba con colori stupendi ed irreali per noi occidentali: verde, ocra, giallo, blu e poi bianco....... Hei, ma quella e' neve ! Eccoci arrivati a Dizin, 12 impianti di risalita tra cui due ovovie quadriposto,piu' varie seggiovie e skilift; le piste sono ottimamente preparate ed incredibile ....... esistono anche qui' i surfisti del tutto simili a quelli di casa nostra ma fortunatamente per noi piu' timorosi con la neve fresca e quindi: ......... polvere a volonta' , 40 cm. di neve fresca sono il benvenuto migliore che la Persia potesse prepararci.........che sciata....! Tornando al pulmino, rumori noti ci sorprendono: motori di mezzi in moto, il piazzale e' pieno di bus e di festanti iraniani che assistono alle premiazioni dei giochi invernali asiatici; chi l'avrebbe mai detto! Tutto sommato, la montagna accomuna i popoli e tutta quella differenza che i mass-media andavano propagandando, io non l'ho trovata, a parte l'attrezzatura un po' datata dei noleggi sci ed il velo indossato obbligatoriamente da tutte le donne per coprirsi il capo.
E' sera e facciamo ritorno a Teheran; il rientro del venerdi' e' reso caotico dalla coda per entrare in citta' (e' giorno di festa).
Il mattino seguente siamo pronti alle sette per l'avvicinamento automobilistico al M. Damavand che dura circa due ore su strade di montagna con diverse gallerie......... Eccolo lo vediamo scollinando un colle a circa 2.500 m. : il M. Damavand ci appare in tutta la sua maestosita', e' proprio una gran bella montagna che per l'occasione (e' una costante) ha un pennacchio di neve trasportata dal fortissimo vento, a formare una nuvola bianchissima. Arrivati finalmente all'ultimo villaggio il nostro accompagnatore Farzhad, raduna una squadra di portatori che ci aiutera' nel trasporto dei materiali fino al primo rifugio.
Il rifugio e' sito a circa 2.900 m. ed ultimamente e' stato riattato a Moschea ma gli alpinisti sono i benvenuti; arrivati dopo circa 45 minuti di salita con le pelli di foca sotto i nostri sci, dopo le foto di rito, ci "accasiamo" e sfoderando i sacchi a pelo, ci apprestiamo a passare la notte non dopo aver "cenato" e discusso se l'alpinismo ed il telemark in particolare erano da considerarsi di destre o di sinistra.......e ........ sogni d'oro.
Si intravede il sorgere del sole, mattino dunque ed alle 08:00 si riparte per il bivacco a quota 4.200 m.; pietraie, papaveri secchi , vento, tanto vento che aumenta di minuto in minuto........ Si continua a salire, rocce, neve ed ancora vento........ Con gli sci ormai sullo zaino a formare una precaria impalcatura, si procede con difficolta' a causa delle fori raffiche che rendono interminabile l'ultimo contrafforte di roccette.
Et voila' le bunker o meglio bivacco, freddo ed umido, una rapida sistemata ai giacigli con i sacchi a pelo, una cena frugale e si prova a dormire dopo aver assunto pasticche di sonnifero e di antidolorifico per il mal di testa che attanaglia tutto il gruppo. Dopo una notte ricca di rumuri (raffiche fortissime di vento), il sorgere del sole e' una manna caduta dal cielo infatti la temperatura si scalda rapidamente e dopo i preparativi, si riparte per la cima; dopo due ore di salita la neve sciabile ha lasciato il posto a neve durissima ed a pietraie, il vento ha fatto la sua parte ed i canaloni innevati si trasformano in conoidi di deiezione di roccia friabile....... Il prosieguo della salita si compie su sfasciumi ed il fiato ....... si fa sentire.
La discesa .......... da dove si sono potuti calzare gli sci e' stata fantastica, il vento se da un lato ha spazzato la parte terminale della cima, ha anche accumulato neve a volonta' nei canaloni intermedi ed in pratica abbiamo potuto telemarkare per circa 2.200 m. di dislivello fino a raggiungere il pulmino a quota 2.000 m. Forre, risalti di rocce vulcaniche, neve e ........ vento ormai sono un ricordo fissato su diapositive .......... Comunque una bellissima esperienza ......... Il territorio iraniano ha delle grandi montagne e chissa' forse l'anno prossimo ........Ciao a tutti e date uno sguardo alle immagini..............

In conclusione un viaggio in IRAN e' consigliabile; tutte le notizie a noi filtrate da TV e giornali sono da prendere con le molle, molti luoghi comuni sono da sfatare infatti noi ci siamo trovati benissimo, abbiamo conosciuto delle persone squisite e cordiali con un alto senso dell'amicizia e dell'ospitalita'. La cucina e' prelibata e varia ......... Unico consiglio: i nostri 12 giorni sono volati, non sarebbe male prevedere minimo due settimane piene in modo da unire allo sport anche un piccolo viaggio verso il cuore della Persia ricca di storia e di monumenti........
Sempre valida e' la norma di rispettare culture, le usanze e tradizioni delle popolazioni visitate in modo da evitare ogni tipo di discussione ma cio' se non mi sbaglio ....... E' solamente Buona Educazione..........

  Piero Ruffino (Copyright)


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Thursday 26 August 1999 14.53.13 -0400