LE MURA DEI PAPI
parte I

il Passetto e il quartiere di Borgo


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Questa parte del giro comincia da Castel Sant'Angelo, raggiungibile a piedi dal centro della città attraversando lo stupendo Ponte Sant'Angelo. Può essere raggiunto anche con l'autobus: molte linee (32, 49, 70, 87, 280, 492, 913, 990, e altre ancora) fanno fermata nell'ampia piazza Cavour, proprio alle spalle del castello; la linea A della metropolitana (fermata Lepanto), invece, dista circa 800 metri.
Il giro termina presso il colonnato destro di piazza Sant'Angelo

particolare del quartiere di Borgo, da Castel Sant'Angelo (in alto a sinistra)
al Vaticano (in basso a destra), da una mappa di Roma del 1640

Camminando attorno a Castel Sant'Angelo verso sinistra, seguendo il lato esterno del fossato, si nota subito un alto muro con una serie di arcate, che si collega al castello [rif. pianta 1]: questo è il Passetto, una volta anche noto come corridore di Borgo.


dettaglio del Passetto: le strette feritoie appena sotto
la merlatura danno luce al passaggio nascosto
Da un punto di vista storico questo muro è già stato trattato in un altro paragrafo del sito (cfr. Il Passetto nella sezione Curiosità Romane), quindi in questa pagina saranno ripetute solamente le note essenziali, con ulteriori illustrazioni e notizie sul quartiere di Borgo.

Il Passetto è considerato il tratto più antico delle mura attorno all'area del Vaticano, in quanto papa Leone IV (IX secolo) lo fece realizzare al posto di un muro più corto ed antico eretto dal re ostrogoto Totila (VI secolo), che era già crollato ed era stato ricostruito più volte.

Il Passetto, comunque, era solo una piccola parte delle mura di Leone IV, che si estendevano tutt'intorno ai terreni dell'antica basilica di San Pietro. Questa grande chiesa era già stata edificata nel IV secolo, sul sito dove l'apostolo Pietro (il primo papa) era stato sepolto dopo la propria crocifissione: la basilica era divenuta un luogo venerato da moltitudini di pellegrini, provenienti dai paesi più diversi.
Ciononostante, bisogna ricordare che al tempo di Leone IV i papi non abitavano in Vaticano, che rimaneva solo il luogo della tomba di San Pietro, in quanto la loro residenza era il complesso del Laterano, dalla parte opposta della città; non fu prima del tardo XIV secolo che i pontefici scelsero il Vaticano come nuovo luogo di residenza quando il papato, dopo la lunga parentesi di quasi 70 anni ad Avignone in Francia, tornò a Roma.
Dunque, le mura furono erette per proteggere il venerato sepolcro di San Pietro e i circostanti terreni, non il papa.
In effetti, l'area del Vaticano non era ancora stata popolata; questo terreno, sul confine nord-occidentale della Roma medioevale, dove secoli addietro era stato edificato il circo dell'imperatore Nerone, si accampavano presso la basilica solo mercanti forestieri e pellegrini.

nel 1577 San Pietro con ancora l'originale
struttura medioevale; solo l'abside aveva
alcuni segni dei cambiamenti a venire

Prima che Leone IV realizzasse il suo progetto, quest'area era alquanto indifesa, poiché i confini della città (le mura di Aureliano) passavano per il fiume, e il Colle Gianicolo non arrivava se non a sfiorare i margini del Vaticano.
Pertanto questo lato della città era l'anello debole nella potente struttura difensiva di Roma: meno di un secolo prima, da qui i saraceni si erano fatti strada facilmente, e avevano saccheggiato la città e la basilica. Questo evidenzia la grande importanza che le mura di Leone IV acquistarono per la difesa di quest'area.

Dopo che al Vaticano fu assicurato un sistema di protezione, vi cominciarono a sorgere sempre più taverne e locande, e questa contrada divenne una vera e propria cittadella, nominata Città Leonina. Ma solo viaggiatori e pellegrini vi abitavano, in quanto continuò a rimanere separata dall'effettiva città di Roma, al di là del Tevere.
Solo nel 1585, dopo otto secoli, la cittadella divenne ufficialmente uno dei rioni urbani.

Prima di lasciare il castello per il vero e proprio giro, se ne può seguire ancora per qualche metro il perimetro, fino all'angolo del bastione occidentale [rif. pianta a].
Nel tardo XV secolo il quartiere di Borgo si era ormai allargato oltre il Passetto; quando papa Pio IV (1559-65) circondò il Vaticano con la nuova cinta muraria, fece anche ampliare il confine della cittadella fino al suddetto bastione, seguendo una linea retta più o meno corrispondente all'attuale percorso di via G.Vitelleschi. Le case fra il Passetto e il nuovo muro furono dette Borgo Nuovo, mentre il nucleo originale del quartiere davanti a San Pietro fu rinominato Borgo Vecchio. Lungo il nuovo confine vennero aperte due vie d'accesso principali, Porta Castello e Porta Angelica.
Purtroppo questo muro fu completamente smantellato alla fine del XIX secolo, per poter costruire l'attuale quartiere, necessario a fornire alloggio alla popolazione di Roma, in rapida espansione.

Borgo Vecchio, Borgo Nuovo, il Passetto e
il muro di Pio IV (freccia superiore) con
le sue due porte, in una pianta del 1748


in alto: il quartiere come appariva dall'alto di San Pietro ai primi
del '900, con Borgo Vecchio ancora in piedi in fondo alla piazza;

in basso: lo stesso panorama oggi mostra il profondo taglio attraverso
il quartiere, operato attorno al 1930 dopo la firma del concordato


(per gentile concessione di Kalervo Koskimies)
Il quartiere originale di Borgo sarebbe giunto intatto fino ai nostri giorni, se attorno al 1930 gran parte dell'area centrale non fosse stata bruscamente sventrata per l'apertura di via della Conciliazione. Questo ampio viale, che ora collega piazza San Pietro alla riva occidentale del Tevere, fu progettato poco dopo la firma del concordato (da cui la strada ha preso il nome) nel 1929 da parte del governo italiano e dello stato vaticano: il suo scopo era di offrire una via di accesso monumentale alla basilica. Ciò venne fatto senza alcuna considerazione per l'impatto che tale cambiamento radicale avrebbe avuto sul sito; infatti il viale danneggiò gravemente l'originale effetto di meraviglia che la vasta piazza destava sbucandovi all'improvviso dalle ombre degli stretti vicoli.
La gran parte di Borgo Nuovo venne risparmiata, mentre solo la porzione di Borgo Vecchio compresa fra il viale e il fiume fu lasciata in piedi.
In tempi più recenti questo progetto ha collezionato aspre critiche, ma nulla si è mai potuto fare per le case andate perdute.




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