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VALSUGANA PRIMIERO 24 Agosto 2002
Non avranno avuto gli uncini, l'occhio bendato e le spade taglienti, ma i pirati del Caldonazzo Paniza Pirat hanno comunque agguantato il bottino più ricco della stagione. E senza colpo ferir, hanno sbaragliato la quotata concorrenza che risponde al nome di Penne Sprint (ancora seconda), Castelnuovo (ex Levico Remenga), i pluricampioni del Tchen Tchen e il Borgo. Il drappo dunque ritorna a Caldonazzo, al termine di un palio tutt'altro che scontato, perchè sin dalle prime battute di questa competizione l'esito della contesa è sempre stato molto incerto. Si sapeva che l'equipaggio da battere era quello dei Tchen Tchen di Pergine, ma la sua supremazia era soltanto sulla carta, come in effetti ha dimostrato l'ordine di arrivo. Sebbene le batterie del mattino avessero delineato il lotto delle favorite, difficilmente qualcuno avrebbe scommesso su una squadra sola, tenendo conto che le strategie durante le batterie spingono alcuni equipaggi a tirare i remi in barca e gestire semplicemente le posizioni. Il "giochiamo a nascondino" però si è dissolto alla partenza della gara. La procedura, invero, è stata decisamente stressante per le dieci imbarcazioni ammesse alla finale: per diversi problemi tecnici, sono stati necessari 25 minuti prima di perfezionare l'allineamento. E, come si sa, mezza gara si vince con una buona partenza. Lo spettacolo, peraltro, non è mancato: il ritmo è stato elevatissimo fin dai primi metri e nonostante l'acqua del lago fosse piuttosto mossa. Le prime cinque squadre hanno rapidamente lasciato il vuoto dietro di loro, arrivando ai cento metri senza che ancora le posizioni fossero decise. E lo sprint è stato molto rabbioso, con il Caldonazzo Pirat che è riuscito a soppiantare gli altri quattro equipaggi, racchiusi peraltro in un paio di secondi: le Penne Sprint giungevano a 41 centesimi, il Castelnuovo a 90 centesimi, il Tchen Tchen a 1''33 e il Borgo a 2''09. Indietro il Baselga di Piné, mai stato in gara, e delusione anche per il Levico, il cui secondo posto nel 1998 è ormai solo un ricordo. Scherzo del destino: il Molveno Famigerata, che potrebbe raccogliere il testimone nell'organizzazione del prossimo palio, chiude la classifica al decimo posto. La gioia e gli applausi sono di molti; i meriti di quei ventidue membri dell'equipaggio, sostenuti dal tifo del sindaco Mario Curzel che non lesina complimenti ai suoi. "Finalmente ci riportiamo a casa il palio", ha affermato. Il Caldonazzo, infatti, aveva già vinto nel 2000 e nell'albo d'oro insegue il Pergine, che di drappi ne ha vinti quattro. Per gli sconfitti comunque c'è sempre la prova di appello, il prossimo anno, magari su altri lidi, come sembra. Il tutto comunque è da vedere, perché Caldonazzo non sembra disponibile ad essere espropriato dal suo palio.
Pollice verde. Le piante
acquatiche, come iris e ninfee, crescono benissimo anche in un piccolo
mastello di zinco: economico, pratico e di sicura riuscita. Perfetto per il
terrazzo
50 cm. di diametro
(profondo almeno 40), dei mattoni forati, ghiaia e dei contenitori grigliati
(cestelli) per piante acquatiche. Trovate infine un tela per laghetti
e foderate l'interno di ogni contenitore. A questo punto si riempie il
cestello di terriccio, dopo avervi inserito la pianta che avrete scelto. Da
ultimo adagiate uno strato di ghiaia che servirà per tener fermo il
terriccio e appesantire il contenitore. Non resta altro da fare che riempire
d'acqua la vostra tinozza, posizionando i mattoni uno sull'altro in tante
pile quanti sono i contenitori per le piante. Mantenete altezze diverse:
l'effetto finale, in piena fioritura, sarà più "naturale"; calcolate
comunque che per iris e ninfee il bordo deve rimanere immerso per circa 5-10
centimetri. Per assicurarsi una bella fioritura, il mastello va messo in
pieno sole e le piante vanno concimate ogni primavera con un prodotto
specifico. L'acqua che evapora, sia d'estate che d'inverno, va via via
sostituita con altra a temperatura ambiente. Al nord, le ninfee più adatte
sono le cosiddette "nane rustiche", che possono svernare tranquillamente
sotto il ghiaccio e germogliano ogni primavera. Infine, un consiglio: per
evitare ristagni e zanzare, aggiungete due pesci rossi.
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