Pasqua
" Come
ogni anno salvo rare eccezioni sono tornato a Chieti per passare la
settimana pasquale con mamma Gina, ormai settantottenne, e i suoi
manicaretti....... "
Siamo
partiti in macchina da Trento giovedì 8 aprile 2004, alle 8, per arrivare
a Chieti verso le 14 e trenta. Il viaggio quest'anno è stato
abbastanza scorrevole, nonostante le pessimistiche previsioni dei
TG nazionali, ( o come l'anno
scorso )tranne un brevissimo tratto, nell'attraversamento
della tangenziale di Bologna che ci avrebbe raccordato
sull'autostrada A14 adriatica. Fino a Pedaso ho guidato io e
nell'ultimo tratto quello delle gallerie, il più impegnativo, ha
guidato con la solita calma e sicurezza Donatella, tanto adesso lo
sapete anche voi che guida meglio di Niki Lauda.... Il
pomeriggio lo abbiamo passato facendo un giretto a Chieti per il
corso Marrucino per riprendere un po il contatto con la città. Una puntatina a salutare il mio amico Corrado alla biblioteca C.
De Meis, per scambiarci i saluti di rito e andarci a bere un mega
caffè al bar Vittora, sotto i portici all'altezza del
Pozzo ......... Almene alloche ci si pò assittà e stà nu belle
pezze a chiacchierà e a riccontasse le cose che c'hanne capitate
dell'utima vote che c'ha emme viste, verse la fine d'aoste dell'anne
passate quanne aeve state a Chieti a lu ferraoste......
Passeggiatina per il corso, ormai si è fatto scuro, incontriamo
Zappacosta, lu " prufessore di matematic " e ci si
ricala nella realtà cittadina e delle cose che non funzionano e
che andrebbero modificate dall'attuale giunta comunale che ormai,
come tante altre nel passato, avrebbe bisogno di essere cambiata
per poter fare il bene della città e dei cittadini. Una grossa
lacuna è la caoticità del traffico, non essendoci realmente zone
pedonali, e la scarsezza dei vigili urbani nelle strade cittadine
a far rispettare le regole del codice della strada. La città
affoga letteralmente nelle macchine, parcheggi lungo il corso dal
Pozzo fino a S.Francesco, macchine parcheggiate in Piazza
S,Giustino ( Il Duomo ), macchine parcheggiate lungo i viali della
Villa Comunale, un obbrobrio urbanistico, e per finire sui
marciapiedi e nei posti più impensati senza che nessuno faccia
niente per migliorare la situazione. Alle otto e trenta siamo
tornati a casa per la cena, domani uscirò in mattinata per fare
le solite foto della mia città cercando di scoprire le ultime
novità