Home
Chieti
Chieti 1
Chieti 2
Chieti 3
Chieti 4
Campli
Civitella

 

IL RESTO DELLE VACANZE 2003 IN ABRUZZO right

MUSEO MICHETTI FRANCAVILLA ( CH )

Anche quest'anno ( 2003 ) come gli anni passati, una visita al museo Michetti di Francavilla è d'obbligo. Arrivati a San Franco, si parcheggia la macchina davanti alla casa convento di Michetti, si fanno 150 metri e si arriva al museo. L'ingresso è gratuito  e si parte per la visita. Il Premio Michetti quest'anno è nel nome di Ceroli, il grande abruzzese, vincitore nel ’68 Numerosi gli ospiti illustri che hanno affollato la suggestiva piazza S. Domenico antistante il Museo Michetti di Francavilla, in occasione della 54^ edizione del Premio omonimo. La rassegna è dedicata a “L’amore per la terra: Italia- Giappone” e all’artista abruzzese Mario Ceroli, vincitore dell’edizione del 1968, a cui verrà anche intitolato il chiostro del MuMi. Duccio Trombadori, critico che ha curato la mostra, ha voluto evidenziare la multiforme vitalità che rende il nostro Paese un fertile terreno d’espressione artistica. Tra i quarantasette artisti scelti, più o meno giovani, prevalgono quanti hanno segnato negli ultimi venti anni il cosiddetto ritorno alla pittura, alcuni approfondendo in forme più originali uno sguardo figurativo di tipo verista o simbolico. Immancabile poi la vena surreale ed ipertecnologica. 

 

Difficile il compito della giuria, che ha infine assegnato il Premio Michetti a tre artisti: Hidetoshi Nagasawa per l’opera d’intensa poetica orientale ”Lavoro di carta 2003”; Arduino Cantafora per l’olio su tela ”Cinema cielo 2”; e a Tito Rossini, altro olio, ”L’ora dell’Angelus”. Altra espressione artistica è la fotografia, alla quale è dedicata una speciale sezione con Giuseppe Longo, che ritrae una Sicilia in bianco e nero, Piero Pompili e Plinio De Martiis, che espone immagini della Sardegna anni ’50. A corredo della manifestazione, la Fondazione Michetti ha voluto poi dedicare un particolare omaggio a Mario Ceroli, che espone grandi opere storiche, come "La nascita di Venere", "La foresta analoga", "Misura variabile", dove un azzurro ossido di rame mima la luce di una eterna marina adriatica. Gabriele Simongini ha invece curato la sezione che ospita i diciannove artisti contemporanei nipponici, tutti affermati a

 

 

livello internazionale. "La storia, la cultura e la società giapponese vivono tra tradizione e modernità ed i suoi artisti "spiega infatti Simongini- vogliono parlare attraverso gli oggetti, la materia e la natura». La mostra si potrà visitare gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24 per luglio e agosto, mentre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 in settembre. 

 

 

 

 

 
  

  Return to Top    

Antonio@Enio