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Mary Godwin, figlia di due scrittori inglesi del Settecento, nacque nel 1797 e crebbe in un ambiente ricco di stimoli culturali*.
All'età di 16 anni fuggì di casa con il poeta romantico sir Percy Bysshe Shelley.
Con lui, nell'estate del 1816, Mary fu ospite del poeta Lord Byron che aveva affittato villa Diodati sul lago di Ginevra. In tale circostanza per ingannare la noia di un'estate piovosa, i tre si diedero alla lettura di storie di fantasmi il che li ispirò ad imitarne il genere; ne nacque una scommessa ma Mary fu l'unica a portarla a termine; ideò e quindi concluse la stesura della sua opera "Frankenstein ovvero il moderno Prometeo" ;
il romanzo, edito per la prima volta nel 1818, conobbe un successo immediato: era nato un mito!
Mary Shelly scrisse successivamente biografie, racconti di viaggio, altri romanzi, novelle, curò inoltre la pubblicazione delle opere di P. Shelly e del suo epistolario quando il suo giovane marito perse la vita, naufrago nella baia di Lerici, in Liguria (1822).
Mary Shelly morì a Londra nel 1851.
Fin dalla prima edizione l'Autrice scrisse una Prefazione per introdurre l'Opera
( Marlow 1817)
In essa Mary Shelly ha voluto precisare che nel suo romanzo:
ha cercato di non limitarsi ad un puro e semplice intreccio di vicende terrificanti di ordine soprannaturale, rifuggendo così dall'Horror fine a se stesso
per quanto inammissibile sul piano dei puri accadimenti fisici, con quest'opera ha voluto offrire all'immaginazione un punto di vista per la rappresentazione delle passioni umane più complesse
la struttura narrativa conferitale è del tutto innovativa
nell'ideazione del libro sono stati tenuti presenti importanti modelli letterari: Omero (Iliade), Shakespeare ( LaTempesta, Sogno di una notte di mezza estate), John Milton (Il paradiso perduto)
il romanzo ha una portata morale, dei sentimenti talmente profondi riferiti anche alla dolcezza degli affetti domestici, proprio per contrastare la Letteratura a Lei contemporanea.
Nota opera di Shelley
Victor Frankenstein's Laboratory