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Zamboni
SEMPRE PRESENTE SUL GHIACCIO
Storia di un mito chiamato Zamboni
di Giovanni Valla
31/08/01 - L'ex star NHL Eddie Shack, il "clown", quando giocava per i Buffalo Sabres usava agganciarsi al retro della Zamboni e provava sempre a salire al posto del guidatore. La Zamboni esiste da 52 anni e durante questo periodo ha anche avuto una canzone in suo onore:”I wanna drive the Zamboni” cantata dai Gear Daddies nel CD intitolato “Billy's live bait”. E fu perfino onorata di una hockey card della Upper Deck Company qualche anno fa.
Quando un italo-americsno, il compianto Frank Zamboni, inventò la sua macchina rifacitrice di ghiaccio, più di 50 anni fa, mai avrebbe immaginato di aver inventato quella che sarebbe diventata una celebrità meccanica per tutti gli appassionati di hockey in tutto il mondo. “Mio padre e mio zio “ ha dichiarato Richard Zamboni, figlio del famoso inventore, “avevano una ditta che produceva ghiaccio per le locali fattorie a Paramount (Sud California), poi nel 1939 decisero di costruire l'Iceland Skating Ring”.
All'epoca il ghiaccio veniva rifatto con un trattore che tirava una pialla e da 3-4 persone che svolgevano il lavoro manuale. I trucioli di ghiaccio venivano rimossi. Poi con un tubo flessibile veniva lavato il ghiaccio e l'acqua sporca veniva portata fuori a mano con dei grossi tiracqua in gomma, infine veniva buttato un getto d'acqua che formava la superficie di ghiaccio definitiva. Ma tutto ciò comportava un lavoro di un'ora e mezzo e a Zamboni non andava bene, così per 7 anni lavorò per sviluppare il suo progetto di macchina del ghiaccio. Nel 1949 fu pronto il primo esemplare di questa innovativa macchina e fu subito apprezzata, tanto che la campionessa di pattinaggio Sonja Henie la volle con se nel suo tour in Nord America e in Europa. Quello fu un trampolino di lancio per la Zamboni, alla fine del tour fioccarono infatti ben 16 ordinazioni. Tutte le macchine erano 4 ruote motrici ed erano fatte a mano una diversa dall'altra. Nel 1954 Zamboni volle costituire una societa' chiamata Paramount Engeneering Company ma questo nonme era gia' in uso così nacque la Frank J Zamboni Company inc.
Ma il grande successo per la Zamboni furono i Giochi Olimpici invernali del 1960 svoltisi in California dove ben 6 Zamboni vennero usate: fu la prima volta. Alla fine di quei Giochi piovvero ordini da tutto il mondo. Da allora le Zamboni furono modificate molte volte ma costruite sempre con lo stesso concetto. Esistono tipi di macchine diverse a seconda degli usi. Una Zamboni standard costa più di 50.000$, mentre un trattorino parte da poco più di 5000$. Da 10 anni a questa parte la Zamboni ha sviluppato il suo settore di ricerca e ha così prodotto batterie più efficienti che con una carica effettuano dai 15 ai 18 rifacimenti. La società ha due filiali una a Paramount e l'altra a Brantford in Ontario, i dipendenti sono circa 100 e in 52 anni sono più di 7500 le macchine prodotte e vendute in 33 paesi del mondo. Durante questi anni sono stati fondati addirittura dei Zamboni Fans Club, e perfino Charles Schulz uso' la Zamboni nei suoi mitici Peanuts. La stessa societa' ha prodotto magliette,cappellini, polo marchiati Zamboni e per finire anche i modellini della celebre macchina. Charles Schulz con le sue vignette aiutò molto la Zamboni ad affermarsi in tutto il mondo come ricorda Richard Zamboni. L'obiettivo di Richard è ancora quello di suo padre: produrre macchine che levighino il ghiaccio nel minor tempo possibile. Le nuove unità verranno presentate alle Olimpiadi di Salt Lake City e all'All Stars Game 2002 a Los Angeles. Una curiosità: in Italia, e più in generale in Europa, si usa parlare di Rolba anzichè di Zamboni, dal nome della ditta svedese produttrice di spazzaneve. Rolba ha prodotto delle sue macchine da ghiaccio e altre Rolba-Zamboni, ovvero macchinbe Zamboni dotate di turbine Rolba. Frank J Zamboni morì nel 1988, ma la sua leggenda vive ancora ogni volta che una delle sue macchine scende sul ghiaccio.
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