"Questa Pagina WEB personale"
è un omaggio del Circolo Alleanza
Nazionale di Valmontone
al nuovo Presidente della Provincia di Roma
"Affinchè questa piccola
idea possa gettare le basi per un grande progetto sociale !"
(Tommaso
De Angelis)
Silvano Moffa
moffa@bigfoot.com
FINI, "SIAMO SODDISFATTISSIMI"
(ANSA) 14/12/98
"Siamo soddisfattissimi!" sostiene il leader
di An, Gianfranco,
sciarpa da tifoso della Provincia al
collo, all'esterno della
sede provinciale del suo partito attorniato
da un carosello di
auto e da uno sventolio di bandiere di un
centinaio di sostenitori
di An. "E' presto - ha detto Fini - per vedere
come siamo riusciti
a recuperare il divario del primo turno,
credo forse grazie ai
voti dei centri della Provincia''.Fini ha
anche sottolineato il
successo ottenuto dal centrodestra in tutti
e quattro i comuni
del Lazio dove si e' votato per l'elezione
del sindaco.
l'On. Gianfranco FINI ed il Presidente
Silvano Moffa
Sull'appoggio dato da Giorgio Fanfani a Moffa,
Fini ha detto:
''sicuramente Fanfani ha avuto un ruolo importante,
al di la' del
numero di voti che ha portato e che non sapremo
mai quanti
siano stati''. ''Adesso vado a dormire -
ha concluso il
presidente di AN - i ragazzi invece andranno,
giustamente,
a festeggiare''. Intanto in via Po, nel quartiere
Pinciano
continuavano ad affluire berline piene di
sostenitori di An in festa.
Chi è Silvano Moffa
Silvano Moffa è nato a Roma il 21 Aprile 1951. Giornalista, sposato, due figli è Sindaco di Colleferro, comune che guida da due legislature, nell'ultima delle quali è stato eletto al primo turno con circa il 70 % di consensi. E' stato vicedirettore del "Secolo d'Italia", dove attualmente cura una rubrica settimanale sugli Enti Locali. E' coautore di un saggio sul Capitalismo. E' autore di uno studio sulle riforme istituzionali pubblicato nel volume "Le radici e il progetto". Estensore di numerosi saggi è esperto di diritto amministrativo e di legislazione in materia di Enti Locali. Fa parte del direttivo nazionale dell'ANCI (associazione Nazionale Comuni d'Italia) di cui è vicepresidente nazionale. Inoltre è membro effettivo del Comitato delle Regioni della Comunita Europea. Impegnato fin da giovane in politica, dal 1995 è Consigliere Provinciale e coordina l'opposizione del polo a Palazzo Valentini. Ha partecipato alla elaborazione di numerose riforme tra cui quella inerente il nuovo Statuto dei Segretari Comunali. Durante il Governo Berlusconi è stato chiamato a far parte della commissione per la riforma delle Autonomie Locali. Attualmente è membro della Conferenza Stato-Città Autonomie Locali istituita dal Governo Prodi.
Che cosa ne pensa Silvano Moffa a proposito di ....
GIUBILEO
VOCAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
Si impone una pianificazioni territoriale
che veda le istituzioni svolgere un ruolo politico nuovo, volto a suscitare
interesse e a promuovere iniziative, ciamando i soggetti a proporre obiettivi,
in una logica di coesione sociale e quindi di patti territoriali per lo
sviluppo.
IL QUADRO URBANISTICO
Il modello urbanistico da sostenere
dovrebbe articolarsi su: un nucleo centrale romano da riorganizzare attraverso
il decentramento dei nuovi comuni; un'area esterna alla zona urbanizzata
con funzione di arresto dello sviluppo edilizio; un territorio metropolitano
esterno da organizzare attraverso circondari ed aggregazioni intercomunali.
VIABILITA' E TRASPORTI
Dovrà essere adottato il Piano unico
del traffico, che valorizzi il decentramento e migliori la mobilità
su scala provinciale, con la individuazione di sistemi intermodali di scambio
al fine di dotare la capitale e la provincia di una moderna rete auto-ferro
capace di alleggerire il traffico all'interno del raccordo.
TUTELA DELL'AMBIENTE
La tutela dell'ambiente deve essere posta
come riferimento primario per la politica del territorio ed innestrasi
come elemento fondamentale della sua pianificazione. I ritardi dell'attuazione
del D.Lgs. 2.2.97 che attribuisce alla Regione ed alla Provincia i primi
adempimenti per provvedere, con nuovi criteri, alla loro gestione.
AGRICOLTURA
E' di fondamentale importanza ridefinire il
profilo della moderna impresa agricola puntando sulla qualità del
prodotto e la salubrità dell'alimentazione. La politica agricola
nazionale deve poi integrarsi con i meccanismi di crescita e di sviluppo
dell'economia sotto un'ottica più moderna e di livello europeo.
CACCIA E PESCA
Occorre rivedere la questione della quota
percentuale riservata ai vincoli venatori, per la quale la Provincia è
l'unica a non rispettare i termini di legge. Da ciò deriva l'analitica
revisione delle Aree protette.
RANDAGISMO
Oltre a meglio finalizzare le campagne sul
tema, è necessario incentivare e sostenere i Comuni in una più
compiuta politica di intervento, tramite; l'istituzione dell'anagrafe canina,
forme di convenzionamento con le strutture veterinarie, sistemi di adozione,
realizzazione di canili comprensoriali, etc. etc.
STRUTTURA AMMINISTRATIVA
La nuova organizzazione dovrà prevedere
una netta distinzione tra organi elettivi ed uffici burocratici. Si dovranno
dare maggiori opportunità alle professionalità interne, offrendo
attività di formazione ed aggiornamento, per evitare i troppi ricorsi
alle consulenze esterne, oltre ad una più diffusa responsabilizzazione
dei quadri amministrativi, elevandone le caratteristiche professionali
e tecniche.
BILANCIO
Dall'esame della politica di bilancio emergono
numerosi aspetti di criticità. La lunghezza dei tempi di gara, la
scarsa capacità di spesa, la configurazione di Piani economici di
gestione poco realistici, il peso dei residui attivi e passivi testimoniano
la mancanza di una strategia finanziaria corretta. Occorre quidi impostare
una meglio articolata politica di bilancio puntando soprattutto su: organizzazione
del lavoro in centri di responsabilità; articolazione della struttura
operativa in centri costo; criteri di configurazione degli obiettivi e
delle direttive di gestione impartite dall'amministrazione; il monitoraggio
dei fenomeni più significativi della gestione.
ASSISTENZA AGLI ENTI LOCALI
Si propone la costituzione di un apposito
ufficio, dotato di un sistema a reti d'informatizzazione che operi in quotidiano
contatto con i comuni e trasferisca notizie utili agli amministratori.
OPERATORE COMUNITARIO
Essenziale sarà l'istituzione di uno
sportello che veicoli le informazioni sulle opportunità della CEE
e, quindi di un operatore comunitario, per offrire ai Comuni un utile punto
di riferimento, in quell'ottica di ente provinciale del rilancio imprenditoriale
del territorio.
POLITICA SOCIALE
L'intervento socio-assistenziale dovrà
garantire la promozione e la realizzazione di tutti quei servizi che favoriscano
il mantenimento, l'inserimento e il reinserimento dei soggetti nell'ambito
delle comunità naturali, familiari, scolastiche, lavorative per
limitare il processo di emarginazione e di istituzionalizzazione. Occorre
superare la vecchia impostazione dei finanziamenti a pioggia per arrivare
a coordinare risorse, utilizzare professionalità adeguate, impiegare
correttamente il volontariato.
SCUOLA ED EDILIZIA SCOLASTICA
La Provincia deve farsi carico di promuovere
un rapporto permanente con i Servizi sociali, le manifestazioni culturali
e sportive, per dare al momento educativo e dell'istruzione un respiro
più ampio e comunitario. Riguardo le strutture va redatto una volta
per tutte uno studio analitico della situazione complessiva degli istituti
per individuare gli interventi necessari secondo priorità oggettive.
SPORT
Adeguamento e potenziamento delle strutture
ed una maggiore razionalizzazione nella cessione delle stesse, rispettando
un criterio di priorità, serviranno a risolvere in parte i problemi
di carenza degli impianti. Occorrerà favorire aspetti convenzionali
tra associazioni sportive e scuola; pensare alla razionalizzazione di interventi
progettuali riferiti allo sport per tutti, disabili, fasce di disagio,
terza età, tempo libero.
CULTURA
Si dovrà attingere alla grande risorsa
del turismo culturale; migliorare il sistema bibliotecario provinciale,
oggi poco utilizzato; realizzare un collegamento tra le grandi istituzioni
romane (Teatro dellOpera e Teatro Stabile) e le comunità della provincia;
sollecitare i Comuni a promuovere azioni ludiche, culturali e di conoscenza
per l'infanzia che favoriscano la creatività.
RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
Bisogna garantire la permanenza di tutto quel
piccolo universo industriale che esiste nella provincia e che vive dell'indotto
delle imprese ad alta tecnologia che, a causa della crisi economica del
settore rischia di scomparire. Dalla creazione di poli tecnologici e non
soloa Roma ma anche in alcune aree della provincia a forte attrattiva,
può derivare inoltre una spinta all'ammodernamento delle infrastrutture
locali e quindi un risollevarsi del settore stesso.
SVILUPPO OCCUPAZIONALE E PRODUTTIVO
Nel settore industriale la Provincia deve
porsi come obiettivo, fra glia altri quello di avviare un tavolo di concertazione
con le imprese per mettere a punto strumenti di programmazione negoziata
come i patti territoriali. Nel settore edilizio deve invece farsi carico
verso i Comuni nel sollecitare la definizione degli strumenti urbanistici.
Nel settore dell'artigianato va innovato il sistema della formazione, favorito
l'apprendistato, elaborato un piano di tutela della continuità artigianale
nei vari settori, istituita una conferenza annuale.
Incontri - Meeting - Convegni - Comunicazioni
COLLEFERRO - DOMENICA 20 DICEMBRE ore 11,00
Tutte le foto dell'incontro
Il tripudio della folla al termine del discorso
dell'on. FINI
Il presidente riceve un bellissimo mazzo di fiori
L'on. Gianfranco Fini mentre inaugura i festeggiamenti
Fini e Moffa durante il brindisi
Gianfranco FINI tra la folla dei simpatizzanti
Silvano Moffa e Tommaso De Angelis
I LINK PREFERITI DEL PRESIDENTE:
Sito Ufficiale di Alleanza Nazionale
A.N.C.I. Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
FILO DIRETTO CON IL PRESIDENTE
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Questa pagina è stata aggiornata il 22 Dicembre 1998