Nella
mia giovinezza ho navigato
lungo
le coste dalmate. Isolotti
a
fior d’onda emergevano, ove raro
un
uccello sostava intento a prede,
coperti
d’alghe, scivolosi, al sole
belli
come smeraldi. Quando l’alta
marea
e la notte li annullava, vele
sottovento
sbandavano più al largo,
per
fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è
quella terra di nessuno. Il porto
accende
ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge
ancora il non domato spirito,
e
della vita il doloroso amore.
Questa
è la poesia di Saba che conclude Mediterranee.
La poetica di Saba è chiaramente caratterizzata da una struttura quasi prosaica
che garantisce una fluidità nuova; questo punto cardine unito all’ermetismo
simbolico rende Saba un poeta rapportabile alle caratteristiche che possono
rimandare a letterati come Montale o Ungaretti. A partire dall’opera maestra
di James Joyce
la figura di Ulisse è diventata sempre più spesso il simbolo
dell’inquietudine morale e filosofica dell’uomo contemporaneo; viene a
configurarsi spesso accompagnata ai motivi del viaggio e della ricerca della
verità ( vedi Dante). La navigazione non è orientata verso una meta precisa,
semplicemente ha bisogno di rimanere trascendentemente e fisicamente vigili al
proprio posto senza eludere i rischi sovente incontrati. Il mare è una
metaforica rappresentazione della vita e lo “spingersi al largo” rimanda
alle scelte più coraggiose e avventurose, mentre il “porto” è chiara
immagine di stabilità e indica la tranquilla comodità di chi decide di
chiudersi nei propri privilegi e abitudini. Abbiamo da un lato il “non
domato” spirito, di chi non si accontenta dei risultati raggiunti e continua
curioso e inquieto a indagare e ad andare oltre; dall’altro lato invece stanno
coloro che non si pongono domande accettando passivamente la realtà
tradizionale. Viene quindi condannata la figura del conformista e data una
conseguente connotazione positiva a quel simbolo che è la figura di Ulisse.
Come sappiamo Saba e Joyce arrivano da quel nucleo creativo e culturale che era
la Trieste crocevia di tre fondamentali influenze europee, italiana,
slava e tedesca, possiamo così comprendere meglio il clima in cui queste opere
hanno preso forma e quindi le opere stesse.