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Abbozzi alla malsana arte
Sono stretta
nella mia giacchetta corta, nel tossico di miele del pastore che tasta e interroga le pietre:
arriva da altrove
a rovesciare i laici canti: acèfali versi posati su tovaglie lorde ai vespri che lupeggiano sufficienza.
Lasciami vivere
su questa spanna di terra che tu chiami taccuini d'abbozzi alla malsana arte di periferia:
tarde romanze in grigio,
aspre schegge ruvide che imbrattano la lingua sul belvedere della notte dove la candela ha il suo ladro nel sole.
18 marzo 2005
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