SALUTIAMO L'EURO

 

 

Alla fine del tragico conflitto della seconda guerra mondiale nel 1945, lo strumento di pace e stabilità fra i popoli europei fu riconosciuto nella progressiva integrazione, secondo ideali di libertà ed eguaglianza. Numerose sono state le tappe per giungere ad essa, dal 1951 ad oggi, mentre altre ancora ci aspettano. L'adozione a partire dal 1.1.2002 in ben 12 Paesi del vecchio continente (ma altri nel prossimo futuro vi aderiranno) dell'EURO, ossia di una moneta unica, con l'abbandono di quelle nazionali, appare una delle logiche conseguenze di tale processo, forse la più rivoluzionaria, assieme all'abbattimento delle frontiere e delle dogane, straordinaria occasione di sviluppo e crescita, sicuro strumento per arrivare ad una maggiore integrazione politica. Per la prima volta nella storia ciò avviene per libera scelta e non per imposizione a seguito di conquisti territoriali. Salutiamo l'EURO, ricordando che il simbolo di esso, il GLIFO, si ispira ad un elemento architettonico usato nell'antichità per le decorazioni dei templi dorici, con un chiaro rinvio all'antica Grecia, culla, assieme a Roma, della civiltà europea. Un'altra moneta nasceva duemila anno or sono: la moneta romana che seppur in un clima storico e sociale assai diverso, ebbe un ruolo decisamente economico in un'area vastissima che, accanto a gran parte dell'Europa, comprendeva ulteriori territori: in Asia e Africa. >>>>>>>>