Ciao!
Dopo che qualcuno ha pronunziato le parole
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA,
come pugili suonati, si riprende la strada di ospedali e specialisti.
Alla speranza che sia solo un incubo, la malattia intima la sua sistematica presenza, dilatando il tempo oltre il giorno e la notte.
Al tentativo d'aggirarla, affidandosi a viaggi miracolosi o stregoni, essa moltiplica le angosce.
Aggredisce, penetra e trasforma, trovando un alleato nello smarrimento!
Poi, allo stremo, prova a farsi largo la concretezza, e si dirige la rotta verso strategie minori, figlie di una triste e obbligata accettazione.
Inizia così l'umile confronto con l'intrusa, accettandone la convivenza, per conoscerla meglio, per affrontarla con gli strumenti possibili, per contenerla con l'efficacia concessa, per osservare oltre.
Forse è utile allargare le fonti d'informazione, attingendo dove sia possibile, a organizzazioni, a vicende vissute: c'è l'associazione nazionale, altri ammalati
E se si cercano esperienze reali, c'è pure questa. Anche se nessuna storia è sovrapponibile, e la malattia bussa con varie modalità su soggetti diversi d'età, carattere, cultura. Perciò, come sempre, anche in quest'avversità, ognuno prenderà dagli altri quello che vuole, usando il filtro della propria inclinazione e intelligenza; sperando di continuare a mantenere la guida nel migliore dei modi, facoltà non facile davanti ad una strada tanto sconosciuta.
|