martedi 13  marzo 2001

 

dal giornale LA RAZON  pagina 11

con la collaborazione dall'Argentina del Dr. Martin Galmarini

 

SI VOGLIONO INCREMENTARE I TRAPIANTI

E' il nuovo programma dell'INCUCAI: ci saranno 56 coordinatori nei reparti di Terapia intensiva e Rianimazione dei principali ospedali del Paese. Sono in lista d'attesa.quasi 6.000 pazienti.

 

 

I principali ospedali del Paese disporranno da quest'anno di 56 coordinatori dell' INCUCAI (Instituto Nacional Central Unico Coordinador de Ablación e Implante, dipendente del Ministero della Sanità Argentino) che cercheranno di incrementare le possibilità di donazioni d'organi e quindi i trapianti. Il nuovo programma si basa sull'esperienza realizzata in Spagna, dove il numero di donatori per milione di abitanti è il doppio di quello del nostro Paese.

L'iniziativa ha che vedere con l'intenzione dell'INCUCAI di migliorare le aspettativa degli argentini in lista d'attesa, che  sono in totale 5.819, in base ai dati attuali, e quindi in numero tale da rendere impossibile un trattamento per tutti.

María del Carmen Bacque, la direttrice dell'istituto, ha annunciato che il programma si rivolgerà a 56 medici, che dopo una fase speciale di apprendimento, diventeranno coordinatori ospedalieri allo scopo di identificare nel Paese i possibili donatori.

 

La Novità:

La Direttrice ha spiegato che "la novita è che il coordinatore ospedaliero sarà un medico specialista in terapia intensiva e che dovrà prestare attenzione a che non si perdano potenziali donatori.". E aggiunge " Tutti i decessi occorsi nei reparti  di Rianimazione saranno comunicati allo scopo di valutare l'eventualità di una donazione"

Ognuno dei 56 coordinatori ospedalieri sarà destinato a una provincia o a una regione del Paese, e valuterà ogni decesso  allo scopo di non perdere eventuali organi per trapianto.

"Puntiamo a creare una federazione per le attività di prelievo", ha detto Bacque, che darà inizio giovedi al Primo Incontro di Apprendimento per Coordinatori Ospedalieri di Trapianti.

 

Modello Spagnolo

Il nuovo schema della donazione d'organi in Argentina ha come modello quello utilizzato da 15 anni in Spagna, uno dei Paesi più attivi al mondo in questo campo. "Mentre in Argentina la media delle donazioni è di 13 donatori per milione di abitanti, in Spagna è di 30 per milione", ha ricordato Bacque.

"Il modello Spagnolo", ha sottolineato "è basato sul lavoro dei coordinatori ospedalieri e per questo l'INCUCAI vuole imitare quella impostazione".

Uno dei principali ostacoli alla donazione d'organi è il rifiuto dei familiari: gravati dal dolore per la perdita di un congiunto, essi spesso negano il consenso alla donazione  solo  per non averne mai parlato prima, o per non avere mai preso una posizione su tale problema. Per questo motivo, Bacque sostiene che perchè tutto il sistema abbia successo, verrà bandita una  campagna d'informazione di massa con programmi per spiegare l'importanza dei trapianti nelle scuole.

 

Alcuni dati:

* In Argentina ci sono 5.819 pazienti in lista d'attesa, dei quali 148 con età inferiore ai 16 anni

* Durante il 2000 sono stati eseguiti 633 trapianti di polmone, cuore, fegato e rene, e 590  di cute e cornea

* La media di donazioni è di 13 donatori per milione di abitanti, mentre  in Spagna tale numero ammonta a 30 per milione

* In tutto il Paese, la percentuale di rifiuto dei familiari alla donazione raggiunge il 26%.