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VILLETTA BARREA

PASTORI

NAVELLI

 

 
VILLETTA BARREA 

 

 

14 Agosto 2001

 

Un orso a spasso di notte lungo il Corso del paese È diventata quasi un'abitudine per i tanti turisti ed i residenti di Villetta Barrea, noto centro di soggiorno estivo nel cuore del Parco nazionale d'Abruzzo, assistere al passaggio dell'orso che solo soletto attraversa imperturbabile il Corso del paese. Una scena che si ripete spesso: l'orso, specialmente nelle ore serali, scende fin sulla strada e passeggia tra negozi ed abitazioni incurante dello sguardo dei curiosi. Ma la scorsa notte l'orso ha dato prova anche di grande abilità nel far perdere le proprie tracce e di sfuggire così alla "cattura" da parte delle guardie del parco. La caccia all'orso è durata parecchio tempo ed in molti hanno assistito all'inusuale inseguimento: da una parte l'orso che ormai non sembra avere più paura degli esseri umani e dall'altra le guardie che cercavano di farlo rientrare nella zona destinata al passeggio degli animali ospitati nel Parco Nazionale d'Abruzzo. «Non è la prima volta che l'orso viene a trovarci» racconta un abitante del posto. Questo poi è un plantigrado particolare: si è così ben integrato con l'uomo che quasi, quasi non ne ha più paura, anzi lo considera un amico. Ma l'uomo che ne pensa?. È l'estate dell'orso, non c'è che dire. Scorrazza "indisturbato" tra le montagne dell'Abruzzo interno ed ora i più arditi si spingono anche nei centri abitati. È successo a Villetta Barrea, nel Parco nazionale d'Abruzzo, dove però il plantigrado è stato "salutato" dai due colpi di fucile di un allevatore, molto più interessato a difendere il proprio pollaio dall'ennesima incursione dell'animale che a tutelare la specie stessa. Dopo le incursioni negli altri comuni del Parco nazionale d'Abruzzo e dopo le scorribande nel campeggio libero di Passo San Leonardo, nel Parco nazionale della Maiella, l'orso gira indisturbato per le strade di Villetta Barrea e la sera non disdegna visite ai pollai degli allevatori locali. Ma le incursioni in paese stanno creando non pochi problemi ad allevatori e alle Guardie e ricercatori del Parco d'Abruzzo sempre sulle tracce dell'animale. E così l'altra notte un allevatore di Villetta Barrea,  ha imbracciato il suo fucile da caccia e ha sparato per distogliere le attenzioni dell'orsa Serena dal suo pollaio. L'atteggiamento dell'allevatore ha sollevato le ire dei responsabili del Parco nazionale che hanno annunciato di denunciare l’episodio all'autorità giudiziaria. «Mi pare assurdo e moralmente del tutto ingiustificabile - ha detto il presidente del Parco - che per difendere un pollaio, i cui danni verrebbero comunque risarciti, si attenti alla sopravvivenza di una rara femmina di orsa marsicana, uno degli animali più preziosi della fauna europea». Ma a Villetta Barrea la continua presenza dell'orso per le strade del paese è motivo di preoccupazione. «La scorsa notte - racconta il contadino - non ho sparato contro l'orsa. Nel cuore della notte i cani hanno iniziato ad abbaiare dopo aver avvertito rumori nelle vicinanze del pollaio. A quel punto, per salvare gli animali, ho sparato due colpi in aria per allontanare l'orso. Mi sembra una cosa normale per una persona che investe soldi e lavoro nell'allevamento. La situazione in paese è al limite. In tre mesi di permanenza in zona, l'orso ha distrutto decine e decine di pollai e noi allevatori siamo stanchi di questa situazione. Ne abbiamo parlato anche con il sindaco che a questo punto deve prendere una decisione perché noi viviamo di questo lavoro. Le incursioni dell'orso rischiano di mandare all'aria mesi e mesi di duro lavoro».




 

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