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OVINDOLI 

       

12 Agosto 2002

E’ sbagliato pensare che Ovindoli non abbia una storia. Perché, se si vanno a spulciare gli annali, si scopre che il vecchio castello del paese fu scelto a dimora da Carlo D’Angiò già nel 1268 prima della vittoria definitiva su Corradino di Svevia ai Piani Palentini vicino a Tagliacozzo. E, se si scende qualche chilometro lungo la statale fino alla frazione di Santo Iona, si scopre che i ruderi a poca distanza dal paese non sono altro che i resti della residenza estiva di alcuni imperatori romani. 
In effetti Ovindoli è un antico insediamento dei Marsi, e rappresenta la porta d’ingresso, dal versante della Marsica, all’Altipiano delle Rocche, chiuso dai poderosi massicci del velino e del Sirente. E Ovindoli è oggi uno dei diciotto centri più importanti del Parco regionale del Sirente Velino, regno incontrastato di animali come l’orso marsicano, il lupo, l’aquila reale, la poiana, il falco pellegrino, lo sparviero, il gufo reale e numerosi altri. Da Ovindoli si va in escursione sul Sirente, sul Velino, sul Monte Magnola dove a quota 2223 sorge il Rifugio Panei, a Fonte Coperto a Monte Savino, oppure nella zona dell’Anatella dove l’Azienda di Stato per l’Agricoltura ha creato nel 1971, un’area faunistica per la riproduzione del capriolo. E' la sera che Ovindoli diventa un'isola felice. Il centro storico si trasforma in una cittadella proibita alle auto e ai motorini. Per le viuzze del paese si sale e si scende a piedi, al massimo in bicicletta. E’ allora, verso il tramonto, che cominciano a fare il giro degli alberghi e dei residence le "navette" del Comune e i "trenini" dei privati per raccogliere i turisti che vogliono andare in centro. Perché è a sera che comincia la festa, quella vera, dopo il trekking, il maneggio, il tennis, le gare di tiro con l'arco, le passeggiate in pineta che hanno tenuto banco per tutta la giornata. Sì, finalmente è sera e si accendono le luci dei pub, le insegne delle locande, dei ristoranti e delle trattorie dove puoi cenare anche con ventimila lire. E’ anche a quest'ora che cala il fresco e la gente si ristora. Ovindoli vive così i suoi giorni d'agosto. Pieni gli alberghi, le pensioni, i residence, le seconde case. In questo periodo ci sono almeno dodicimila persone venute a Ovindoli per le vacanze. Ma nei fine settimana possono arrivare anche a ventimila. Portano soldi e allegria. Il paese vive ormai di turismo da molti anni. E' tranquillo il primo cittadino, tranquillo e soddisfatto, specie per essere venuto a capo, finalmente, di uno dei problemi annosi. Fino alla scorsa stagione estiva era stata sempre la cronica carenza d'acqua il cruccio principale. «Quest'anno invece il problema è risolto - dice Angelosante -perché siamo entrati a far parte del Consorzio acquedottistico marsicano e l'approvvigionamento idrico non è più in cima ai nostri pensieri ». Ovindoli trae vantaggio dalla sua posizione strategica. A due passi ha la Marsica profonda con le discoteche e i night che attirano il turismo giovane che dopo le escursioni in montagna, il tennis, le passeggiate a cavallo ( ci sono due maneggi ), si riversa la sera nei locali e "tira" fino a notte inoltrata. Ma è anche a pochi chilometri dall'Aquila che è una città d'arte o da Stiffe di cui reclamizza le grotte promuovendo escursioni, o dal Gran Sasso per chi ama il free climbing, o dal Parco nazionale d'Abruzzo con la sua ricca offerta di turismo ecologico. Ma anche senza andare troppo lontano, c'è Celano con i tesori d'arte di Castello Piccolomini; ci sono i reperti archeologici del museo palafitticolo o di Alba Fucens, e le musiche, il teatro, l’arte del Festival di mezza estate a Tagliacozzo. Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta e i turisti non si annoiano. «Da noi vengono  perché è facile coniugare il riposo col divertimento. Arrivano quasi tutti da Roma che è il nostro principale bacino d'utenza, e quando vanno via hanno sempre un po’ di rimpianto. Perciò quest'anno abbiamo organizzato per loro un programma di manifestazioni molto ricco». E alle iniziative dell'amministrazione si aggiungono quelle degli alberghi: corsi di aerobica, lezioni gratuite di tennis, balli di gruppo, sauna, solarium e quant’altro. Per gli amanti del volo a vela, c'è anche una scuola di parapendio. E a differenza di altre stazioni turistiche non mancano i giovani. Salgono a Ovindoli perché sanno di trovare anche la vita di notte: le discoteche, i night, i pub, i ristoranti in cui è possibile cenare in compagnia con pochi soldi. E la conferma che la stagione sta andando a gonfie vele viene dagli albergatori: «Siamo al completo fino al 28 agosto- dice Quintino Di Gregorio proprietario del Magnola Palace Hotel, 30mila presenze l’anno; al momento in albergo ci sono 180 persone, e cominciamo ad avere prenotazioni anche per settembre. Agosto si sta rivelando un mese buono, non soltanto per noi, ma per tutto l'altipiano delle Rocche».

 

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