Cantami o diva...


Il tormento della dannazione
di
Mancini Altea



   Io,
  Sono il battello ubriaco,
  La goccia che cade con la pioggia,
  La bellezza di un fiore non ancora appassito,
  Sono l'ebbrezza della folla in calore e
  L’astuzia d’un rubino di gazza,
  Ed ancora la vita,
  La prediletta del vento,
  La stessa Luna...
  Perfetta e di stirpe reale...
  Il mio spirito è dovunque,
  Nelle grida d’una cavalla partoriente o nel
  Poderoso splendore del sole.
  Vagabonda della notte, ascolto il sibilo del mondo,
  Ed il torpore del silenzio scandisce il vibrare di un metronomo
  Rotto.
  Nell’effimera perfezione mi sento stanca.
  Come un marinaio deceduto,
  Cerco il mio veliero assassino e nel tormento della morte,
  Vagherò nel vuoto,
  Io,
  Sporca anima dannata.