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Per una storia del socialismo marxista

"Dopo la caduta, in molti paesi, delle ideologie che legavano la politica ad una concezione totalitaria del mondo - e prima fra di esse il marxismo -, si profila oggi un rischio non meno grave per la negazione dei fondamentali diritti della persona umana e per il riassorbimento nella politica della stessa domanda religiosa che abita nel cuore di ogni essere umano"
(Giovanni Paolo II, enciclica Veritatis Splendor)

Bernardo Cervellera, Cina: la lunga marcia del cattolicesimo. La persecuzione verso i cristiani in Cina non avviene solo con l' arresto di vescovi, sacerdoti e laici o con il controllo delle liturgie e delle ordinazioni episcopali. Ve n' è una più sottile: la manipolazione della storia, il sotterramento della lunga tradizione della fede e del suo contributo alla cultura della Cina.

Giovanni Formicola, Spagna 1936: 498 nuovi martiri, durante un nuovo «assalto al cielo». Nella Madrid del 1936 la sinistra faceva sfilare le donne in corteo al grido "Hijos sì, maridos no", ed uno degli slogan più diffusi, che s'insegnava anche ai bambini, era "Ni Diós, ni patria, ni padres".

Elena Aga-Rossi e Victor Zaslavsky, Stalin a Togliatti: colpire i cattolici. Secondo Stalin, la forza politica più pericolosa per i comunisti è la Chiesa cattolica, e per colpire questo temibile «avversario» suggerisce di «non attaccare» direttamente la religione, ma le sue organizzazioni.

Giovanni Cantoni, Così la Polonia cristiana fermò Lenin. Tra il 14 e il 16 agosto del 1920 le truppe polacche guidate dal maresciallo Pilsudski riescono a respingere l'Armata sovietica proiettata verso Ovest. Mosca voleva ancora "esportare" la rivoluzione con le armi. E' "il miracolo della Vistola". Ecco la sua storia.

Oscar Sanguinetti, "Il grande Parvus". La ricostruzione dettagliata della figura e dell'importanza di uno dei personaggi di maggior peso della Rivoluzione negli anni a cavallo fra il secolo XIX e il XX, antesignano della stretta collaborazione fra alta finanza e internazionale socialcomunista

Renato Cirelli, La guerra civile russa (1917-1920)

Oscar Sanguinetti, L'"Antonovscina", la rivolta anticomunista di Tambov nella Russia degli anni 1920

Leszek Martini, La verità su Katyn alla luce di un documento Come si è giunti all'identificazione dei colpevoli dell'eccidio di diecimila ufficiali polacchi - internati nell'Unione Sovietica e liquidati nel 1940 ad opera dei socialcomunisti russi - in una ricostruzione comparsa con lo stesso titolo in Tygodnik Powszechny, "Rivista Universale", anno LIII, n. 27 (2088), 2-7-1989, una pubblicazione socioculturale cattolica edita a Cracovia, in Polonia. La traduzione dall'originale è redazionale

Pierre Faillant de Villemarest, Ungheria 1956: Per il quarantesimo anniversario della rivolta ungherese

La notte dei barbari, L'avvento del socialismo in Ungheria

Marco Respinti, Maggio-giugno 1945: il rimpatrio forzato di cosacchi e altri crimini di guerra "eccellenti", nel maggio del 1945 Maurice Harold Macmillan - poi primo ministro britannico dal 1957 al 1963 - concordò con i sovietici e il 5° Corpo d'Armata inglese la riconsegna a Stalin di circa quarantamila prigionieri cosacchi - combattenti e civili -, che si erano battuti contro l'Armata Rossa. La stessa sorte toccò anche agli anticomunisti slavi meridionali riparati in Austria: fra il 17 e il 31 maggio da trenta a trentacinquemila persone vennero consegnate agli uomini di Tito.

Marco Respinti, "1948-1998. Cinquant'anni di Repubblica fra le elezioni del 18 aprile, la trasformazione del PCI in PDS e la scomparsa della DC. La cultura politica italiana verso il terzo millennio"

Oscar Sanguinetti, "Il colpo di Stato di Markus Wolf. La guerra segreta fra le due Germanie. 1945-1991", natura, storia e metamorfosi dei servizi segreti della Germania socialcomunista attraverso la vita e l'opera di uno dei suoi esponenti più significativi.

Marco Invernizzi, 1914-1989 Ideologia marxista e prassi leninista dalla prima guerra mondiale alla caduta del Muro di Berlino

Giovanni Cantoni, Metamorfosi del socialcomunismo:dal relativismo totalitario al relativismo etico - L'itinerario della modernità rivoluzionaria - e il percorso recente della sua espressione costituita dal socialcomunismo - viene interpretato come un cammino da un ateismo militante verso un relativismo democratico. Si tratta, a ben vedere, di due differenti forme di ateismo, secondo la definizione offertane dalla Gaudium et spes.

Marco Invernizzi, "Dal PCI al PDS": le tappe e i contenuti di una metamorfosi rivoluzionaria, episodi salienti e presumibili motivazioni ideologiche e politiche di un mutamento importante in un soggetto protagonista della storia italiana del secolo XX.

Angelo Cerruti, Note sul "partito radicale di massa", intervista a Giovanni Cantoni