NOTIZIE
BIOGRAFICHE
Su
Apollonio Rodio abbiamo due scarne biografie premesse alle "Argonautiche"
nei manoscritti, un papiro frammentario con la lista dei bibliotecari
di Alessandria e la voce del lessico bizantino Suda. Le notizie sull'autore
sono scarse e contraddittorie.
Apollonio
Rodio nacque ad Alessandria e il padre fu tale Sillèus; il soprannome
"Rodio" deriverebbe dal nome della madre (Rode) o dall'isola di Rodi, dove
si sarebbe recato in esilio dopo che il suo poema aveva ottenuto scarso
consenso ad Alessandria. Qui il poema, invcece, rielaborato nel frattempo,
avrebbe conseguito successo tale che i cittadini dell'isola concessero
ad Apollonio la cittadinanza.
Tornato
ad Alessandria, la sua opera rinnovata avrebbe riscosso un successo tale
al punto che l'autore sarebbe stato sepolto con Callimaco.
Apollonio
visse nel III secolo a.C. e verosimilmente ricoprì la carica di
bibliotecario ad Alessandria nel decennio precedente il regno di Tolomeo
III Evèrgete, di cui sarebbe stato precettore.
Oltre
alle
"Argonautiche", poema
epico in esametri in quattro libri sulla saga degli Argonauti, le fonti
attribuiscono ad Apollonio anche altre opere, di alcune delle quali abbiamo
qualche frammento: è il caso dei tre coliambi del "Canòbo",
un'opera di ricerca delle origini dei contamporanei culti alessandrini.
Altri
poemi riguardano la fondazione di città, un sottogenere diffuso
nell'epica alessandrina: le città in questione sono Alessandria,
Naucrati, Cnido.
Apollonio
scrisse anche epigrammi, che però non ci sono pervenuti.
Inoltre,
ebbe interessi eruditi e filologici: le fonti citano una sua opera in prosa
dal titolo "Contro Zenodoto" e gli attribuiscono anche un'attività
esegetica su Archiloco e su Esiodo.
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