In un’intervista sir Jacobi ha dichiarato: “ Penso che gli attori continuino sempre a tenere un piede nella culla e che non crescano mai completamente. Questo perché devono essere in grado di indossare velocemente le proprie emozioni quando è necessario, esattamente come fanno i bambini. Infatti i bambini piangono se sono infelici, ridono se sono allegri, urlano se hanno fame. Un attore dovrebbe essere totalmente immerso nelle emozioni come lo è un bambino.”
Forse è questo il segreto dell’incredibile duttilità e dello speciale talento di questo grande e riservatissimo attore.
Derek George Jacobi è nato a Londra (Leytonstone) il 22 ottobre 1938. Fortunatamente per noi, i suoi genitori lasciarono che il suo innato talento si esprimesse liberamente sin dalla più tenera età, accompagnandolo anche ad assistere alle tradizionali pantomime inglesi, e permettendogli di tenere la sua prima rappresentazione a soli 6 anni, presso un piccolo gruppo amatoriale della libreria locale. Si trattava di The Prince and the Swineherd (il principe e il porcaro), in cui il piccolo Derek recitò entrambe le parti indossando due diversi costumi preparati per lui dalla madre: stracci per il porcaro e seta blu per il principino.
Dopo aver frequentato la Leyton County High School approdò al St. John’s College dell’Università di Cambridge per studiare storia, anche se il suo primo interesse rimaneva sempre la recitazione. A Cambridge entrò nel Club Drammatico Amatoriale e nella Marlowe Society dove recitò anche Edward ll di Marlowe , nel ruolo del protagonista.
Laureatosi a Cambridge, fu quindi accettato al Birmingham Repertory Theatre, in cui il suo primo ruolo ufficiale fu quello di Stanley Honeybone in One Way Pendulum di N.F.Simpson.
Nel 1955, a 17 anni, mise in scena il suo primissimo Hamlet di Shakespeare, in occasione del Festival Teatrale di Edimburgo. “Quello che mi mancava di esperienza e tecnica - disse anni più tardi - lo compensavo con l’entusiasmo e la passione.”
Dopo diverse stagioni trascorse a Birmingham, fu infine notato nell’Henry Vlll di Shakespeare da Laurence Olivier, che decise di presentarlo al Festival di Chichester.
Nel 1963 Olivier lo chiamò poi nella sua appena nata National Theatre Company, dove Jacobi rimase 9 anni, recitando ruoli quali: Laertes nell’Hamlet con Peter O’ Toole e Michael Redgrave, Cassio nell’Othello, Prosorov in The Three Sisters, Simon Bliss in Hay Fever (diretto da Noel Coward).
Quando gli è stato chiesto: “Com’era essere diretti da Laurence Olivier?” Jacobi ha risposto: “Olivier studiava e si preparava moltissimo a casa, dove nel suo studio aveva addirittura un piccolo palcoscenico. Arrivava ogni mattina in teatro sapendo già perfettamente in che punto ogni singolo attore dovesse trovarsi e come e quanto dovesse muoversi. Se ti facevi coraggio e chiedevi ‘Scusi sir, posso provare a fare così?’ lui ti rispondeva ‘sì certo, vai pure’, ma poi tu finivi sempre per fare ciò che voleva lui. Avevamo tutti un naturale e profondo rispetto per Olivier. Anche dopo 8 anni di amicizia non sono mai riuscito a chiamarlo Larry.”
Nel 1971 Jacobi tornò a Birmingham ed in seguito iniziò una lunga collaborazione con la Prospect Theatre Company, apparendo fra l’altro nell’Elettra di Sofocle, nell’Ivanov di Chekhov, nel Pericles Prince of Tyre e nella Twelfth Night di Shakespeare.
Arrivò alla notorietà internazionale nel 1977, portando il suo indimenticabile Hamlet in tour attraverso Inghilterra, Egitto, Svezia, Finlandia, Australia, Giappone e Cina, dove fu il primo attore a recitare questa tragedia in inglese.
Ha fatto rivivere il principe danese in teatro per ben 379 volte, record superato solamente da sir John Gielgud. Nel 1980 la BBC lo volle per registrare il suo Hamlet e questo video viene tuttora impiegato da molte scuole inglesi e statunitensi per insegnare quest’opera ai ragazzi. Si può tranquillamente affermare che questo video della BBC è oramai entrato nella leggenda.
Nel 1978, sempre per la BBC, Jacobi aveva già registrato il Richard ll di Shakespeare, un’altra brillante e quasi mistica prova di bravura, accanto ad altri stupendi attori e attrici quali sir Gielgud e dame Wendy Hiller.
Tornando alla sua carriera teatrale, Jacobi fece il suo debutto a Broadway nel 1980 con The Suicide di Nikolai Erdman. Vi tornò nel 1984 con la Royal Shakespeare Company come Benedick nel shakespeareano Much Ado About Nothing e poi come protagonista nel Cyrano de Bergerac. La sua dolce e maliziosa interpretazione di Benedick gli valse il Tony Award quello stesso anno.
Da allora è apparso sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti in numerose produzioni, fra cui: The Tempest di Shakespeare (Prospero) al Barbican Theatre di Londra 1987, Breaking The Code 1988 (in cui era Alan Turing, il matematico che decifrò il codice tedesco Enigma durante la seconda guerra mondiale), Richard ll e Richard lll recitati in tandem 1989, Kean 1991, Becket 1992, Macbeth di nuovo con la RSC 1994.
Nel 1992, alla San Francisco Opera House, è stato il Narratore nel Christophe Colomb, opera in due atti di Darius Milhaud.
Nel 1988 ha inoltre diretto Kenneth Branagh nella produzione di Hamlet della Renaissance Theatre Company.
Nel 1995 è stato nominato direttore artistico del Chichester Festival Theatre, dove ha dato vita a diversi personaggi, fra cui Uncle Vanya e Adrian Vll.
Una volta Jacobi ha dichiarato: “ Il cinema ti dà la ricchezza, la televisione ti rende famoso, ma quello che veramente conta è il teatro.”
Per quanto riguarda le sue apparizioni televisive va innanzitutto ricordata la celebre serie BBC ‘I, Claudius’, in cui Derek dipinge un poliedrico ritratto dell’imperatore romano Claudio: zoppo, balbuziente, intelligente, tenero e sensibile.
La serie finì per essere uno strepitoso successo, anche se decollò lentamente ed all’inizio venne anche un po’ snobbata dalla critica. Racconta Jacobi: “Qualche anno fa, ad un party, incontrai la producer di Dynasty, che si rivelò essere una grande fan di I,Claudius. ‘Noi di Dynasty ci siamo ispirati parecchio alla vostra saga romana’ mi disse con affetto. Nessuno di noi pensava davvero – continua Jacobi – che la fama di questa serie sarebbe durata così a lungo.”
Come il suo Hamlet, anche il suo Claudius non dovrebbe mancare ad alcun vero ammiratore di sir Derek. Sono opere inossidabili che non perderanno mai il loro incredibile fascino.
Sempre per la televisione ci furono Inside the Third Reich 1983 (in cui era Adolf Hitler), The Hunchback of Notre Dame (Frollo), The Secret Garden, The Tenth Man, per cui ottenne un Emmy Award nel 1990. Grande notorietà gli è poi venuta in molti paesi dalla serie televisiva Cadfael, ispirata alla ventina di romanzi di Ellis Peters e girata in Ungheria.
Brother Cadfael è un monaco benedettino del 12° secolo e le sue avventure sono ambientate nella splendida Abbazia di Shrewsbury (Birmingham). Dopo una movimentata vita da crociato e marinaio, Cadfael diventa una specie di monaco-detective che risolve misteri e delitti vari e nel frattempo si diverte a coltivare erbe medicinali.
E non dobbiamo tralasciare altre svariate apparizioni in film quali: The Day of the Jackal, The Odessa File, Enigma, Henry V di Branagh nella parte del Coro, Little Dorrit, Hamlet di Branagh nella parte di Claudius.
Da notare che, durante le riprese di Henry V, Derek interpretava contemporaneamente Richard ll e Richard lll in un teatro londinese. E come dimenticare l’avvincente Dead Again, con Branagh ed Emma Thompson?
Con grande modestia Jacobi dice: “Ammiro enormemente Branagh perché sa anche scrivere e dirigere, oltre che recitare. Io non potrei mai farlo. Io guardo quadri dipinti da altri, ascolto musica composta da altri, leggo libri scritti da altri. La mia unica abilità creativa è la recitazione e non ho altri talenti creativi a parte quello.”
L’ultimo film girato da protagonista è il recentissimo Love Is The Devil, un intenso, passionale e a tratti sconvolgente ritratto del pittore inglese Francis Bacon. La vicenda inizia nel 1971 con il suicidio del compagno di Bacon, George Dyer, mentre il pittore inaugura una sua trionfante retrospettiva al Grand Palais di Parigi. Il film, scritto e diretto da John Maybury, esplora le contraddizioni personali ed artistiche di Bacon e la sua crudele e distruttiva relazione col Deyer. E’ un film notevole anche esteticamente, essendo stato costruito con cura per apparire veramente come un quadro di Bacon, mentre l’interpretazione di Jacobi è stata definita dai critici ‘sbalorditiva ed impressionante’.
Con la sua splendida voce ed il suo inglese vellutato, Jacobi ha letto inoltre decine e decine di romanzi e opere letterarie, incidendole su audiocassette. Basti citare l’Iliade, l’Odissea, 1984 di Orwell, Letters from Father Christmas di Tolkien, Siddhartha di Hermann Hesse e molti romanzi di Ellis Peters.
Va anche ricordato che Jacobi è stato nominato Comandante dell’Impero Britannico nel 1985, e Cavaliere (sir) nel 1994. Ma non basta. In Danimarca è stato insignito dell’ordine Commandor of Dannebrog dalla regina danese che pare sia una sua grande ammiratrice.
E l’amore che gli viene dal paese di Amleto è ricambiato: si è infatti recato, e probabilmente lo farà ancora in futuro, a Copenhagen per delle pubbliche letture di pagine di Andersen (in occasione del festival culturale Golden Days e dei meetings annuali della Hans Christian Andersen Society).
Per chi volesse scrivere a sir Derek (tenendo sempre presente che si tratta di una persona molto riservata che raramente risponde ai fans), ecco l’indirizzo del suo agente:
C/O ICM
Oxford House
76, Oxford St
London UK
W1N OAX