LA STRAGE DI ERFURT

C'è una regia occulta?

Di Cosimo Cannizzaro - Ma perchè la stampa ci racconta delle balle? Sono 17 e non 18 le vittime della strage provocata nel prestigioso liceo 'Gutenberg' di Erfurt, in Germania, da uno studente che per vendicare la sua esclusione dalla scuola ha sparato all'impazzata con un fucile a pompa uccidendo due studentesse, 13 professori, un poliziotto e poi si e' tolto la vita. Il primo bilancio delle vittime - rivisto dalla polizia tedesca - parlava di 14 e non di 13 insegnanti morti. Su tutti gli edifici pubblici in Germania sventolano bandiere a mezz'asta come ordinato, in segno di lutto, dal ministro dell'interno Otto Schilly subito dopo il bagno di sangue che ha sconvolto l'intero paese e non solo Erfurt, cittadina medioevale di 197.000 abitanti a sud di Berlino. La sera della strage piu' di 1000 persone, nonostante la pioggia si sono ritrovate a pregare nelle chiese di Erfurt in cerca di risposte alla carneficina compiuta da un teen-ager uguale a tanti, con i capelli corti, la t-shirt scura e il sorriso stampato sul viso.
I media hanno trasmesso interviste a studenti che conoscevano l'omicida, e tutti hanno concordato nel dire che era un tipo pacifico, che non aveva mai imbracciato un'arma. E questa è una panzana bella e buona. Come fa un novellino che non ha dimestichezza con le armi a fare fuori 17 persone con la precisione di un cecchino, e in pochi minuti? Singolare anche il fatto che esattamente un anno prima in America, a Littletown due studenti naziskin uccidessero analogamente 13 coetanei, questa volta in nome di Hitler. C'è forse un legame tra le stragi, una regia occulta? E' casuale che proprio qualche giorno prima l'eccidio di Erfurt fosse stato bloccato un gruppo neonazista che intendeva festeggiare il compleanno del fuherer?