L'INCUBO 11 SETTEMBRE BUSH ERA AVVERTITO
"BIN LADEN COLPIRÀ NEGLI USA"

Non c'erano solo generici riferimenti a possibili attacchi terroristici contro obbiettivi americani all'estero nella nota dei servizi segreti che il presidente americano George W. Bush ricevette il 6 agosto. Il titolo del memorandum era esplicito: "Bin Laden determinato a colpire negli Usa". Lo rivela oggi Bob Woodward, uno dei giornalisti che fecero scoppiare lo scandalo 'Watergate' sul quotidiano statunitense 'Washington Post'.

Il documento, scrive il giornalista sulla base di informazioni ricevute da fonti dell'amministrazione, sottolineava che Osama bin Laden e i suoi seguaci speravano di "portare la battaglia in America", come rappresaglia per l'attacco missilistico ai campi della rete terroristica in Afganistan nel 1998. Era stato lo stesso Bush, dopo avere ricevuto allarmi su minacce di attacchi di al Qaeda fuori dai confini Usa, a chiedere un'analisi dei servizi segreti, ma poi fu deluso del documento ricevuto perchè non era sufficientemente dettagliato nè riportava informazioni raccolte di recente.

È stata la rete americana Cbs a rivelare per prima, pochi giorni fa, l'esistenza di un rapporto della Cia del 6 agosto su rischi di dirottamenti di un aereo americano all'estero o negli Usa. Il consigliere per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice, così come altri importanti esponenti dell'amministrazione, hanno difeso il presidente spiegando che si trattava di allarmi riguardanti l'estero, ma le rivelazioni di Woodward chiariscono invece che il rapporto dei servizi era centrato su minacce nel territorio americano.