Catalogate le visioni del più famoso profeta americano

EDGAR CAYCE, LO STRAORDINARIO GUARITORE PSICHICO

Un recente libro pubblicato in Francia rilancia la figura di uno dei più famosi sensitivi del secolo scorso, autore di centinaia di visualizzazioni storiche e profetiche che dimostrano come sia effettivamente possibile varcare i confini del tempo e dello spazio.

Remo Guazzotti

La scena si svolge in una modesta casa americana ed il protagonista è un distinto signore di mezza età. Questi è sdraiato su un divano e sembra dormire, ma in realtà è in una sorta di ipnosi autoindotta. Accanto a lui c'è un malato in paziente attesa. L'uomo in trance comincia a parlare: sta prescrivendo dettagliatamente l'utilizzo di una medicina. E sta indicando anche in quale farmacia trovarla. Il paziente segue alla lettera tutte le indicazioni, raggiunge il negozio dello speziale e si sente rispondere che quel farmaco non esiste.

Passa qualche giorno e la scena si ripete pressoché uguale. Questa volta l'uomo in trance indica minuziosamente lo scaffale sul quale si trova l'importante medicina. Il paziente torna dal farmacista e addita il punto esatto nel gigantesco armadio a muro. Il farmacista si arrampica su una scala, fruga per alcuni istanti dietro i vasi e, con grande stupore, trova il prezioso medicamento seminascosto dietro un recipiente. "Scusi, ma come faceva a sapere che si trovava proprio qui?", domanda il farmacista. "Me lo ha detto Edgar Cayce", risponde il malato.

Diagnosi paranormali

Edgar Cayce era un singolarissimo veggente americano; in un'epoca in cui ogni fenomeno insolito veniva ricondotto inevitabilmente nello spiritismo o nell'occultismo, costui prendeva le distanze e dimostrava al mondo che era possibile varcare i confini del tempo e dello spazio per avere delle visioni semplicemente con una sorta di autoipnosi molto casereccia. Durante questo stato alterato di coscienza, chiamato impropriamente trance e che altro non era che un rudimentale viaggio astrale simile a quello praticato da secoli dagli indù, Cayce visualizzava una serie di 'letture', cioè di visioni grazie alle quali si diceva in grado di diagnosticare lo stato di salute di un malato (solitamente presente) e di prescrivergli il rimedio più indicato. Inutile aggiungere che di Cayce si diceva ottenesse molto spesso buoni risultati pur non essendo medico e non avendo neppure una cultura specifica, non essendo andato oltre le scuole medie.

Edgar Cayce era nato nel 1877 in una fattoria a Hopkinsville, nel Kentucky. La sua prima esperienza paranormale l'ebbe all'età di sette anni, mentre si trovava nel bosco. All'improvviso aveva udito una voce fantasma che gli aveva detto: "Le tue preghiere sono giunte alle mie orecchie. Che cosa vorresti da me?". "Potere aiutare gli altri, specialmente i bambini ammalati", aveva risposto il giovane Edgar.

Questo desiderio fu esaudito. Il suo primo paziente fu egli stesso. Colpito da una palla da baseball e portato immediatamente a casa, Cayce, in semitrance, si rivolse alla madre dandole tutte le istruzioni necessarie per preparare un impiastro medicamentoso che lo guarì.

Da quel momento le sue doti cominciarono a manifestarsi con sempre maggiore frequenza. Quando si ammalava si curava con l'autoipnosi e comandava al suo organismo di ripristinare le funzioni organiche bloccate.

Convinto che questi poteri venissero da Dio, col tempo Cayce decise di adoperarsi per aiutare l'umanità sofferente.

Le sue 'visite mediche' erano molto semplici. Si stendeva sul divano di casa ed entrava nella sua particolare trance, un dormiveglia semicosciente, e cominciava a descrivere la malattia di chi gli stata vicino ed il momento in cui l'aveva presa. Fatto ancora più strano, se il paziente era impossibilitato a muoversi, Cayce, spostandosi 'in astrale', riusciva a contattarlo telepaticamente, anche a centinaia di chilometri. Durante questi suoi 'viaggi psichici', Edgar, oltre alla malattia, osservava anche l'ambiente circostante dell'ammalato e lo descriveva nei minimi particolari. La veridicità di queste sue visualizzazioni, altrimenti facilmente spiegabili con l'allucinazione, era avvallata dalle cognizioni medico-scientifiche di livello elevatissimo che Cayce dimostrava di avere durante la trance e che, normalmente, non possedeva assolutamente.

Le inspiegabili guarigioni di Edgar Cayce

In un'occasione, dopo aver perso la voce per un certo periodo di tempo, il veggente cadde nel solito torpore. Mentre era in trance, diagnosticò il proprio stato morboso come una "paralisi delle corde vocali causata da tensione nervosa" e diede istruzioni al proprio organismo di favorire l'afflusso del sangue nella regione colpita. Il male passò ed egli riprese a parlare normalmente.

Guarì dalla tubercolosi e da differenti emorragie molte delle persone che si erano rivolte a lui fiduciose; ridiede la vista al figlio, che l'aveva persa in un incidente e al quale i dottori volevano a tutti i costi asportare un occhio; in un'occasione prescrisse ad un certo James Andrews un estratto di una pianta chiamata 'clary', che nessuno aveva mai sentito nominare. Alla fine il paziente stesso scoprì che quel preparato era stato messo in commercio in Francia sessant'anni prima da un medico parigino ed era stato poi accantonato. Un'altra volta raccomandò un farmaco chiamato 'Codiron', fornendo il nome e l'indirizzo dell'industria chimica di Chicago che lo produceva. L'ammalato interpellò l'azienda e si sentì rispondere da uno stupito responsabile che il farmaco era stato preparato da pochissimo tempo, registrato meno di un'ora prima e che pertanto era ancora tutto quanto segreto...

Ma il fatto più sorprendente fu che Cayce otteneva grandi risultati utilizzando molto spesso dei rimedi oltremodo semplici, che oggi chiameremmo naturali o omeopatici: ortaggi, succo d'uva e sciroppo di cola, con l'aggiunta di esercizi fisici.

Accanito lettore della Bibbia e animato da un forte spirito idealista, il 'guaritore astrale' rifiutò di arricchirsi con queste sue facoltà ma anzi lavorò sempre disinteressatamente, e senza posa, sino alla morte, sopraggiunta nel 1945.


Visioni e profezie

Cayce era diventato famoso anche per le sue insolite doti retrocognitive. Oltre a descrivere la vita passata del paziente, sapeva visualizzare eventi sconosciuti della storia antica.

Contro l'opinione dell'archeologia ufficiale, per esempio, arrivò a sostenere che in Perù era esistita una civiltà precedente agli incas. Che avesse ragione lo rivelarono anni più tardi alcuni reperti archeologici che rinviavano effettivamente a una cultura anteriore. Per questo motivo lo scrittore Werner Keller ha detto di lui: "Cayce è stato in grado di sollevare la cortina del tempo dai secoli più remoti. Si metteva a dormire e risaliva indietro nella storia a suo piacere". Il che doveva essere vero, visto che, pur essendo scarsamente colto, parlava alla perfezione il greco omerico.

Fama maggiore gli diedero le sue profezie. "All'inizio del secolo questo pioniere non riconosciuto ha parlato dell'energia atomica, del pianeta Plutone non ancora scoperto, della televisione, delle ghiandole endocrine, del raggio laser e dell'aura", scrive l'astrologa francese Dorothée Koechlin de Bizemont nel recente libro 'Les prophéties d'Edgar Cayce'.

Si dice avesse predetto il crollo del mercato azionario del 1929 e la Seconda Guerra Mondiale, l'eruzione dell'Etna (1991) e del Vesuvio (1944), il terremoto in Turchia. Inoltre profetizzò che tra il 1959 ed il 1998 l'emisfero occidentale della Terra sarebbe stato teatro di violente eruzioni e di un cambiamento della crosta terrestre. Il ghiaccio dei poli si sarebbe sciolto cambiando il clima e, nel 1998, Los Angeles, S.Francisco e New York sarebbero state distrutte dai terremoti.

Cayce non interpretava in termini spiritici le sue manifestazioni, ma riteneva provenissero da una sorta di inconscio collettivo che egli chiamava 'Akasha'. "É ciò che la tradizione occidentale denomina il Libro della Via, o la Memoria dell'universo", dichiarò un giorno alla moglie Gertrude.


Il profeta di Atlantide

Quando Cayce cadeva in trance aveva frequenti visioni del continente perduto di Atlantide, che descriveva minuziosamente, fornendo molti dettagli "della capitale Poseidìa" e delle altre città. Molte informazioni riguardavano l'ordinamento sociale, religioso e scientifico degli atlantidei, che avrebbero conosciuto l'energia atomica e costruito macchine volanti antigravità.

Convinto assertore della reincarnazione, Cayce sosteneva di essere stato un sacerdote di Atlantide che aveva assistito impotente alla distruzione del continente perduto, a causa dell'uso sconsiderato delle energie. "Atlantide era stata già annientata due volte", dichiarò, "la prima a causa di un'esplosione dovuta ai prodotti utilizzati per sterminare gli enormi animali che infestavano la Terra, la seconda per via di un potentissimo cristallo che concentrava l'energia solare sul continente e che un giorno ci fece saltare tutti in aria...Avevamo molti terribili cristalli che traevano energia dalle stelle. Ma quando violammo la 'Legge dell'Uno', cioè la fratellanza universale, ci distruggemmo".

"I superstiti", continuava Cayce, "scamparono in Egitto, dove i loro successori edificarono la Grande Piramide, e in Messico e in Perù, ove costruirono dei templi che erano un pallidissimo ricordo della civiltà perduta".

Ma Cayce sosteneva di aver veduto, sempre più indietro nel tempo, la storia primigenia dell'umanità, quando l'uomo "vagava come uno spirito sulla Terra", prima di assumere una forma materiale a causa di un progressivo imbarbarimento. Da questa 'caduta' sarebbero nate quattro razze, la bianca, la gialla, la nera e la rossa, la atlantidea.

Sempre a proposito, Cayce previde che le vestigia di Atlantide sarebbero state scoperte fra il 1968 ed il 1969 al largo dell'isola di Bimini. Curiosamente in quegli anni gli archeologi J.Mayol e Manson Valentine scoprirono, nella zona indicata da Cayce, una scalinata ed una strada lunga 100 metri, composta da enormi blocchi di pietra disposti ordinatamente uno in fila all'altro, che la scienza vuole una formazione naturale e gli esoteristi le vestigia di una civiltà perduta.


Pro e contro Edgar Cayce

Da anni la figura di Cayce affascina e divide. Osteggiatissimo dai dottori ai quali faceva concorrenza, Cayce ebbe fra i suoi sostenitori proprio uno di questi, il medico omeopata Wesley Ketchum, che ricorse al suo aiuto un centinaio di volte, dopo che Cayce aveva risanato una sua paziente malata di mente.

Proprio Ketchum ha presentato all'American Society for Clinical Research, un prestigioso consesso medico, tutte le cartelle cliniche dei pazienti guariti con l'aiuto del veggente.

Le 'letture' di Cayce sono attualmente custodite in Virginia da un'associazione di suoi fans, l'Association for Research and Enlightenment (P.O.Box 595 Virginia Beach, VA 23451 U.S.A.). A questi si è rivolta Dorothée Koechlin de Bizemont per potere catalogare e schedare buona parte degli scritti, in seguito pubblicati in Francia. "8000 circa sono a carattere medico e psicologico", ha dichiarato la donna, "e gli altri trattano di storia, scienza, esoterismo, archeologia, politica, economia, per un totale di 14256 messaggi".

Ma proprio in questa enorme mole di dati è il punto debole di Cayce. Su base strettamente statistica qualche centinaio di guarigioni e previsioni azzeccate, a fronte di oltre 14.000 messaggi, rappresentano una percentuale di successi decisamente irrisoria, spiegabile tranquillamente con la casualità.

Fra i più cortesi detrattori del profeta di Atlantide c'è il giornalista americano Martin Gardner: "Su Edgar Cayce non c'è molto materiale serio e obiettivo...Io l'ho conosciuto. Era un uomo garbato e gentile e sincero. Ma sono assolutamente scettico sulle sue doti. Il suo bagaglio di conoscenze era dovuto alle sue letture e agli scambi di vedute con gli amici. Tutte queste informazioni Cayce le dimenticava a livello cosciente e le recuperava sotto ipnosi. La sua filosofia era un guazzabuglio di cristianesimo, astrologia, piramidologia, teosofia e tradizioni occulte. Quanto alle diagnosi, molte di queste venivano formulate in presenza di osteologi e omeopatici, che lo aiutavano. Fu proprio questa collaborazione che influenzò le sue diagnosi e le sue terapie. Sebbene migliaia di persone credessero di essere state guarite, molte diagnosi iniziali di Cayce erano completamente fuori strada". In difesa del guaritore di Hopkinsville si è schierata Enza Massa, cronista del fiorentino 'Giornale dei misteri', che ha commentato: "Il veggente americano predisse effettivamente moli avvenimenti poi puntualmente avveratisi e curò parecchie persone; ma non sempre ci riuscì e fallì altresì molte previsioni. Dopotutto anche i veggenti sono pur sempre esseri umani e non è detto che debbano essere sempre infallibili".

Ciò nonostante proprio uno dei più noti parapsicologi americani, il professor Joseph B.Rhine, si dimostrò scettico dei poteri di Cayce dopo che questi aveva diagnosticato alla figlia dello studioso un male sbagliato...