INCIDENTE PIRELLONE, SCOPERTI RETROSCENA ECONOMICI

Milano - Emergono inquietanti retroscena attorno alla morte del pilota Fasulo, degni del miglior complotto cospirazionista. Si viene a sapere che il pilota, già a suo tempo indagato per usura, avrebbe lavorato come cambiassegni per importanti personalità e sarebbe stato al centro del mirino di alcuni signori della truffa, che lo avrebbero raggirato per 1750mila euro. Fasulo si era rivolto alla questura di Como per denunziare la truffa (avvenuta in Francia) e si era sentito rispondere che meglio sarebbe stato sporgere denunzia nel Paese ove era avvenuto il tutto. Si parla adesso di enormi cifre scomparse da una cassetta bancaria, di minacce ricevute dalla famiglia, già la mattina del tragico incidente, ed ora ammesse dal figlio; si parla addirittura di riciclaggio di denaro (ed un presunto responsabile di un raggiro internazionale è già stato arrestato); lo scenario che si delinea spinge sempre di più verso la tesi da noi già proposta, quello del suicidio-vendetta, come monito ed atto clamoroso, segnale per qualcuno che poteva fare e non avrebbe fatto...

CNN e Ana scrivono: "Per la tragedia del Pirellone, la polizia considera "valida" anche l'ipotesi del suicidio, accanto a quella dell'incidente. "Solo l'indagine tecnica dirà la verità. Le ipotesi dell'incidente e del suicidio sono adesso ugualmente valide", ha detto ai giornalisti il vice dirigente della squadra Mobile di Milano, Giuseppe De Angelis, facendo il punto sulle indagini. Gli inquirenti hanno tra l'altro trovato conferme del fatto che Luigi Fasulo, il pilota del velivolo che si è schiantato sul grattacielo, "era un uomo disperato".
La polizia milanese ha confermato anche di essere stata sulle tracce di un'organizzazione internazionale che si occupa di riciclaggio di assegni clonati e rubati fin dallo scorso anno e che in questa indagine era finito come vittima anche Fasulo. L'uomo sarebbe stato truffato per 1.750.000 euro da Sergio Landonio e da altri.
L'indagine aveva preso le mosse dall'arresto a Milano, nel dicembre scorso, di un cittadino libanese trovato in possesso di assegni clonati per un importo di miliardi di lire, tratti da un conto corrente di un facoltoso cittadino di New York.
E' stato inoltre confermato che Fasulo e uno dei figli si erano rivolti alla questura di Como nella tarda mattinata di giovedì e che, successivamente, il figlio aveva richiamato per aggiungere di aver ricevuto "nuove minacce".
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, che già aveva messo in risalto le anomalie dell'accaduto, è tornato sull'argomento, in modo ancora più esplicito: "Non è suicidio? E' collisione volontaria, chiamiamola così, ma mi pare che sulla precisione dell'atto non sussistano dubbi".