ATTENTATO PIRELLI E TWIN TOWERS

RITORNA L'INCUBO DELLA REGIA OCCULTA

Giuseppe Colaminè

Se ne stanno dicendo tante sulla tragedia del grattacielo Pirelli, tante da rischiare seriamente di non concludere un bel nulla.

In questo caos però alcuni aspetti sembrano abbastanza evidenti. Vorrei elencarli per tener presente almeno qualche punto fermo.

1) l'aereo pilotato da Luigi Fasulo ha impattato il Pirellone volando a bassissima quota ed in traiettoria rettilinea, quindi non vi è precipitato addosso ma vi ha puntato contro assumendo un assetto di volo assolutamente inusuale.

2) Luigi Fasulo era un pilota esperto; in nessun caso avrebbe commesso un errore tecnico così enorme come quello di volare ad una quota così bassa sopra un centro abitato.

3) L'autopsia allo stato ha escluso accidenti acuti che abbiano potuto indurre un malore nel pilota. Solo l'ipotesi dell'emorragia cerebrale è rimasta scoperta.

4) La manovra di impatto è comunque simile a quella usata dai piloti Kamikaze che l'11 settembre 2001 colpirono il World Trade Center di New York e, come già detto allora, è una manovra molto difficile che richiede grande concentrazione. Sarebbe un caso estremamente improbabile che un pilota affetto da emorragia cerebrale commettesse errori tecnici così particolari da portare paradossalmente il velivolo ad effettuare una evoluzione degna di un Top Gun.

5) Non sembra che vi siano stati guasti o incendi a bordo. Il carrello non disfunzionava e l'incendio si sarebbe sviluppato solo dopo l'impatto.

6) Luigi Fasulo, pur essendo un pilota esperto, non aveva la preparazione psicologica adatta a poter effettuare una manovra suicida identica a quella attuata dai terroristi dell'11 settembre. L'eventuale volontà suicida ed il rancore verso chi lo aveva messo in difficoltà appaiono insufficienti ad indurre un gesto così determinato.

Risultato finale: mistero e come in ogni mistero dobbiamo incominciare a valutare anche l'improbabile.

Proviamo a fare un silllogismo Aristotelico.

"Non è stato un suicidio -- Fasulo non ha avuto un malore --non è stato un guasto -- Fasulo non aveva sufficiente determinazione a schiantarsi sul Pirellone..........................

"Non è stato Fasulo a lanciare l'aereo contro il grattacielo!"

Ma era lui e solo lui a bordo dell'aereo, quindi..................

"L'AEREO ERA TELEGUIDATO" oppure...."IL PILOTA AGIVA PER AUTOMATISMO, PRIVATO DEL CONTROLLO SULLA PROPRIA VOLONTA'"

Può sembrare assurdo ma al momento è l'unica possibilità che mette d'accordo l'insieme dei dati contraddittori che caratterizzano la vicenda.

Si può prendere a distanza il controllo di un aereo? Ufficialmente forse no ma la tecnologia umana ha tanti risvolti in ombra da non farcelo escludere del tutto, tantopiù che fra i tanti testimoni qualcuno affermò di aver notato un altro apparecchio nei pressi del Pirellone che si sarebbe allontanato subito dopo l'impatto.

Alieni, umani? Chi lo sa! Certamente criminali!

Vorrei mettere in risalto però che la capacità di assumere il controllo di un mezzo meccanico dall'esterno è descritta nella casistica ufologica.

Quando negli anni 60 i conuigi Americani Barney e Betty Hill vennero "rapiti" da creature umanoidi di sospetta natura aliena, essi si accorsero di aver guidato l'automobile per parecchi chilometri senza ricordare alcunchè del viaggio. Erano in stato di trance, sotto l'effetto di una psicoinduzione a distanza, o qualcuno pilotava il loro veicolo mentre i due erano inebetiti?

Durante un'indagine da me effettuata su di un soggetto portatore di un impianto intraorganico di natura ignota, descrissi l'evento del cosiddetto missing time

"L'evento descritto come missing time si svolse nelle campagne della provincia di Napoli, intorno alle 5,30 del mattino, durante la stagione invernale nell'anno 1990.

"M." si stava recando al lavoro a bordo della sua

automobile, quando sentì un violento rumore alle proprie spalle, paragonabile ad un BANG. Ebbe la sensazione che il lunotto posteriore dell'auto stesse andando in frantumi e percepì un bagliore proveniente da quella zona, riuscendo ad intravvederlo nello specchietto retrovisore ed avvertendolo come una sensazione scarsamente definibile sulla schiena e sul collo.

In quel momento ebbe una vertigine, seguita da momentanea perdita dello stato di vigilanza. Il tutto durò, stando al suo racconto, pochi attimi.

Si riprese trovandosi alla guida dell'auto che manteneva perfettamente l'assetto in strada e si fermò, convinto che il posteriore del veicolo fosse stato colpito da qualcosa. Scese per verificare e si accorse che l'auto era intatta. Inspiegabilmente non diede peso alla cosa, attribuendola ad un malore banale..

In questo caso la cosa ha avuto scarso effetto perchè il soggetto guidava un'auto in un luogo disabitato e quindi non vi furono effetti su cose o persone, ma in linea di massima, vi è una notevole somiglianza tecnica con ciò di cui stiamo parlando.

In un articolo sull'attentato alle Torri Gemelle ho avanzato l'ipotesi che gli attentatori fossero sotto l'effetto dui una trance ipnotica, indotta a distanza al momento, oppure programmata tempo prima.

Che sia l'apparecchio o il pilota sotto il controllo esterno, fa poca differenza; quello che conta e che QUALCUNO si serva di uomini inconsapevoli e mezzi apparentemente innocui, per colpire le nostre città, per uccidere nostri simili e domani chiunque di noi potrebbe trovarsi nel punto scelto come obiettivo da queste belve!

Perchè tutto cio?

Qualcuno sta effettuando una serie di test preliminari che sfoceranno nell'esplosione di una follia collettiva indotta?

Qualcuno ci sta proponendo un gioco da incubo, modellato sulla logica aberrante dei serial killer che lasciano tracce enigmatiche sui teatri dei loro delitti?

Qual'è il messaggio?

Cos'altro deve aspettarsi l'Umanità?

Chi muove i fili?