GUERRA E PACE NEL FUTURO PROSSIMO VENTURO

Cosa ci riserba il futuro? Secondo i più celebri profeti del passato, disgrazie, rovina e calamità. Ma anche un’era di perfetta pace, l’età dell’Acquario.

Quanto ci azzeccano i profeti? E soprattutto, le loro profezie concordano o sono in netto contrasto? E comunque, cosa ci aspetta negli anni a venire? Per saperlo abbiamo setacciato a fondo le profezie note e meno note dei più celebri profeti del passato, la monaca di Dresda, il Ragno Nero, Nostradamus, Santo Malachia, Rasputin e Don Bosco, attraverso le più accreditate interpretazioni di Renucio Boscolo, Renzo Baschera e Jean de Fontebrune.

Con una certa sorpresa abbiamo scoperto che in primo luogo i profeti, con qualche eccezione per Nostradamus, non indicano mai date precise, e quindi le loro profezie potrebbero applicarsi a centinaia di episodi simili (ma i loro interpreti si giustificano dicendo che i profeti conoscono gli eventi ma non le date); pure, in certe visioni del futuro essi sono incredibilmente precisi e dettagliati; sfortunatamente il più delle volte la profezia viene compresa solo una volta verificatasi. Il larga parte, comunque, ci azzeccano.

LA MORTE DEL PAPA

I profeti concordano poi su moltissimi episodi del prossimo futuro, a cominciare dall’uccisione di questo papa. "Io vidi il papa e la suora morire, e la terra tremò distruggendo Assisi", ha scritto la Monaca di Dresda, preannunciando con quattro secoli d’anticipo la sciagura che ha colpito in questi tempi l’Italia. L’accenno alla morte della suora, chiaramente madre Teresa di Calcutta, e alle oltre cento scosse che hanno colpito la penisola, fra Lazio, Assisi e Foligno è evidente. Non ancora accaduta la morte del papa, che la Monaca indica come "un pontefice che parla una lingua barbara" (il polacco, rispetto al latino) e "che porta il nome di due apostoli" (Giovanni e Paolo).

Che una sorte cattiva attenda papa Wojtyla è confermato da diversi interpretatori profetici, che sottolineano come Nostradamus abbia preannunciato un primo attentato "nel mese di maggio, nella terra dei due fiumi" (Roma), ed un successivo, confermato anche da Don Bosco, in una profezia del 30 maggio 1862. "Il papa colpito gravemente cadde con onore; ripresosi, venne colpito una seconda volta, ricadde e muore", ha scritto il santo.

Papa Wojtyla, nella lista dei pontefici dal 1600 al 2000 stesa da un altro profeta, Santo Malachia, è soprannominato "De labore solis", il lavoro del sole. Una definizione che sottolinea la sua instancabile opera di pellegrinaggio in tutto il mondo, per portare ovunque "la luce del sole" del cristianesimo. Il suo successore, secondo Santo Malachia, sarà detto "de gloria olivae", la gloria dell’ulivo. Secondo alcuni, un pontefice particolarmente ben disposto verso quella nuova forza politica detta l’Ulivo.

L’ETÀ DELL’ASSENZIO

La morte del papa, secondo la Monaca di Dresda, porterà ad una "tempesta tremenda" che colpirà l’umanità e che non risparmierà nemmeno l’ambiente. Circa quest’ultimo, il quadro offerto dai profeti non è idilliaco. E questo purtroppo concorda. "Il ventre della terra diventerà putrido, e tutto quello che è in lei marcirà", ha scritto la Monaca. " Gli uomini ne mangeranno e periranno avvelenati. E poi tutto sarà marcio e poi tutto sarà morte. E vi saranno terremoti; e uno di essi, nel Duemila, trasformerà l’Adriatico in un grande lago". "Sulla terra nera", le fa eco Rasputin anticipando la sciagura di Cernobyl, "piangerà il sole" (l’esplosione nucleare) "e vagherà un fantasma per l’Europa" (la nube tossica). E prima che si dissolva cadranno altri fulmini". E, con un chiaro accenno agli effetti della radioattività, "l’uomo diventerà fragile come una foglia secca e le sue ossa si piegheranno e cigoleranno come un ramo rotto. La terra produrrà solo erbe avvelenate e le bestie non daranno che carne avvelenata. Questo sarà l’inizio dell’età dell’assenzio". Il riferimento, in questo caso, è precisissimo. Assenzio, una pianta medicinale molto amara, in russo si dice cernobyl.

Rasputin e il Ragno Nero concordano poi sul fatto che "eserciti di topi occuperanno le grandi città", diffondendo le malattie. Anche qui abbiamo un riscontro immediato; alcuni mesi fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato una massiccia presenza di topi potenzialmente infetti, sei per ogni abitante, nelle principali città europee e americane.

Dulcis in fundo, "tra gli alberi secchi vagheranno senza meta uomini storditi dalle piogge velenose", scrive Rasputin circa le piogge acide, "e l’aria che oggi scende nei nostri polmoni per portare la vita, porterà un giorno la Morte. E tutti gli uomini respireranno la morte, e tutti gli uomini moriranno per i veleni sospesi nell’aria".

IL RITORNO DEI MONARCHI

Non meno tranquillo il quadro scacchiere politico. Secondo la Monaca di Dresda il sistema capitalista e quello socialista entreranno in crisi. "Sarà un terzo sistema (ci auguriamo migliore) a governare la vita degli uomini". Era stata prevista anche la vittoria della sinistra in Italia: "Vidi i pilastri del Colosseo addobbati con bandiere rosse".

In una lettera al teologo Bruks c’è poi un chiaro riferimento alla Lega che "sulla casa di Marco (Venezia) si scontrerà con forze opposte per il destino dell’Europa". Un evidente riferimento agli episodi separatisi delle camice verdi di Bossi, contrarie all’entrata in Europa.

Alla Lega accenna anche Nostradamus (centuria 3, 70), allorché parla delle guerre che verranno mosse dalla "Lega nuova d’Ausonia" (Ausonia è l’antico nome dell’Italia). A livello internazionale, secondo Rasputin "la grande isola" (la Gran Bretagna), perderà il suo potere, l’Europa centrale guiderà il carro (e difatti il sistema monetario è in mano alla Germania), quella occidentale sarà il granaio della Terra e la Santa Russia diverrà un giorno l’ago della bilancia tra tutti i popoli". La Gran Bretagna, in particolare, abolirà la monarchia. Essa risorgerà però "in Francia ed in Italia, nell’impero austro-ungarico e zarista". Queste monarchie (ma potrebbe trattarsi più semplicemente di partiti monarchici) "saranno come tante stelle cadenti e passeranno senza lasciare traccia".

"Torneranno i Borboni sul regno di Francia", sostiene la Monaca di Dresda, profetizzando una vittoria di idee reazionarie e persino naziste. Di una visione, riferita al processo Priebke e alle polemiche che coinvolsero i giudici italiani che lo assolsero, si dice di "una seconda Norimberga (a Norimberga, nel 1945, vennero processati i criminali nazisti) e dei giudici di ieri che sederanno sul banco degli imputati".

Di un governo filonazista in Germania parla anche Nostradamus, che accenna al "popolo della mezzaluna" (gli arabi) che minaccerà l’Europa sino a che "un uomo di sangue germanico, scaccerà fuori gente arabica straniera".

SCIENZA CRIMINALE

Non meno allegre sono le previsioni in campo medico e scientifico. Se da una parte la scienza compirà passi da gigante, l’uso che se ne farà non sarà sempre morale. Ecco dunque la Monaca di Dresda prevedere l’eutanasia, "una morte dolce e nuova", come pure il flagello dell’AIDS, "la grande malattia che decalcifica le ossa". E Rasputin denunciare le manipolazioni genetiche: "L’uomo, creatura di Dio, diverrà creatura della scienza. Nasceranno dei mostri, che non saranno uomini e non saranno animali. Quando poi i tempi saranno maturi, troverete nella culla il mostro dei mostri, l’uomo senza anima". "La scienza avrà raggiunto la perfezione di Dio", ripete la Monaca, "ma sarà solo capace di produrre mostri". La religiosa tedesca indica anche il luogo ove avverranno queste manipolazioni, la "Città degli angeli". E Los Angeles (cioè "gli angeli", in spagnolo) è la città ove ha sede l’istituto scientifico Research and Development, di ricerca e sviluppo per le manipolazioni genetiche.

LA NUOVA ERA

Fortunatamente non tutto il futuro è cos" a tinte fosche. Il Vaticano, ormai corrotto, entrerà in crisi ed una nuova spiritualità, più genuina e popolare, rinascerà all’Est. Lo ha previsto, oltre la Madonna ai veggenti di Fatima nel 1917, anche Rasputin. Il mago russo accenna chiaramente a questo cambiamento. Tutto avverrà dopo che la città di San Pietroburgo cambierà due volte nome (nel 1924 divenne Leningrado, con la perestrojka la città riebbe l’antico nome religioso). "Quando il suo nome sarà ancora cambiato, sull’Europa intera si scatenerà l’ira di Dio. Pietroburgo sarà la capitale della nuova Russia e dalle sue viscere sarà levato un tesoro che sarà portato su tutte le terre della Madre Santa". Tutto ciò dopo che "un grande uomo (Gorbachov) verrà a rendere giustizia". Roma perderà il potere politico e religioso, prevede Nostradamus: "La grande città sarà ben desolata; con ferro, fuoco e peste il popolo canonico (cioè i preti) morirà".

I GIORNI DELL’IRA

Ovviamente tutti insistono sulla fine del mondo, e dunque non hanno indovinato. "Nell’anno 1999 verrà dal cielo un grande re d’orrore", scrive Nostradamus, prevedendo l’ascesa politica di un terribile dittatore. "Ci saranno segni nel cielo, voci di morti e lamenti di vivi", scrive il Ragno Nero, "dopo che Berlino, che fu tagliata in due, vivrà sangue, violenza e sofferenze" (un ritorno del nazismo?). "Nei giorni dell’ira una fiamma di fuoco cadrà su Roma", aggiunge la Monaca di Dresda. "La civiltà del piacere morirà con la bava alla bocca, tra terremoti e pianti", aggiunge Don Bosco. "Ma non piangete della distruzione di essa, ma rendetene grazie a Dio". Con la fine di questo mondo, difatti, una nuova era, di pace e serenità e soprattutto di fratellanza, attende il genere umano. Su questo punto diversi profeti concordano. E meno male.