OLTRE LE SOGLIE DELLO SPAZIO

Profeti si nasce, o si diventa? É possibile conoscere il futuro? E in tal caso, possiamo modificarlo a nostro piacimento?

NASCERE PREDESTINATI

Profeti si nasce, non lo si diventa. A meno di un evento traumatico, solitamente un incidente che aprendo il terzo occhio attiva i nostri poteri sopiti, per conoscere il futuro occorre essere dei "predestinati". Questo è almeno quanto sostengono alcuni veggenti americani come Lorraine Warren, una delle più note sensitive del Long Island, spesso consulente della polizia nel caso di indagini stile X-files.

"Per essere dei veggenti alla Nostradamus", ha dichiarato la Warren, "occorre che al momento della nascita si siano verificate delle particolari condizioni. Io ad esempio sono nata con il velo, cioè con quella pellicina che avvolge alcuni neonati al momento del parto, detta anche camicina della fortuna, che ci rende particolarmente sensibili.

Molti celebri veggenti, poi, hanno ereditato le loro facoltà dai genitori, medium o sensitivi, come Gérard Croiset junoir ed il figlio di Uri Geller. Altri ancora appartengono al segno dei pesci, indice di sensibilità ed intuizione".

ELETTI DEL CIELO

Ma c'è anche il caso di essere scelti "da lassù", come messaggeri del divino.

Gli antichi vi credevano fermamente. Si diceva che la pizia (VII sec. a.C.), il celebre oracolo che con le sue oscure previsioni attirava centinaia di curiosi a Delfi, in Grecia, fosse stata investita del dono della veggenza direttamente dal dio Apollo; anche i profeti biblici erano stati scelti da Dio, per le loro virtù morali; inoltre esistono molte cronache religiose, riconosciute come storicamente autentiche dalle Chiesa, in cui si riportano di visioni profetiche di mistici e veggenti puntualmente avveratesi.

Santi ufficiali a parte, sensitivi come la 'monaca di Dresda' ed il frate bavarese conosciuto con lo pseudonimo di 'Ragno nero' (vissuti entrambi nel XVIIš secolo) sono solo alcuni dei molti mistici che lasciarono per iscritto innumerevoli anticipazioni storiche, molte delle quali estese sino ai giorni nostri. Il Ragno nero aveva previsto la scoperta dell'elettricità, l'invenzione della televisione ed il crollo dei regimi comunisti, mentre la monaca di Dresda aveva parlato, trecento anni prima, di manipolazioni genetiche e di controllo delle masse.

LE VERGINI VIAGGIANTI

Il dono della profezia non è prerogativa esclusiva di mistici e di santi. É sin troppo facile ricordare che le previsioni più conosciute ed affidabili sono quelle dell'astrologo Nostradamus, che, come si sa, giunse a descrivere minuziosamente lo scoppio delle guerre mondiali, l'allunaggio, il conflitto armato contro Saddam Hussein e molto altro ancora.

Meno noto è il fatto che Nostradamus (o meglio, Michel de Notre-Dame, cioè Michele della Nostra Signora) ricevette il dono della profezia da una misteriosa Vergine, la "Nostra Signora", appunto, che gli apparve una notte donandogli una misteriosa sfera nella quale egli poteva scorgere passato, presente e futuro. Lo stesso episodio era capitato ad un altro celebre veggente del passato, John Dee, astrologo personale, nel XVI secolo, della regina Elisabetta I d'Inghilterra. Anche Dee sosteneva di avere incontrato, questa volta di giorno, una misteriosa "signora velata" (in seguito da lui identificata nella dea egizia Iside, patrona dell'alchimia) che gli aveva offerto il dono della profezia.

Di storie di "vergini fantasma" che compaiono dal nulla per donare messaggi e profezie sono piene le cronache di tutto il mondo, dal CentroAmerica all'Asia all'Europa. In India, ad esempio, è diffusa la credenza nelle Ku-mari, vergini divine che viaggiano attorno al mondo grazie ad una misteriosa sfera di luce, recata in mano, con la quale possono conferire il dono della profezia; secondo i mistici indù, esse corrisponderebbero alla nostra Vergine Maria, sottolineando il fatto che la Madonna, a Fatima, apparve sfera alla mano per rivelare una serie di profezie sulla fine del mondo a tre pastorelli.

I PROFETI DELLA SCIENZA

Ma anche arte e scienza hanno avuto i propri profeti. Lo scrittore inglese Morgan Robertson, ad esempio, in un suo romanzo descrisse punto per punto la tragedia del Titanic, con quattordici anni di anticipo; mentre gli scienziati Niels Bohr, Kekule Von Stradonitz e Dimitri Mendelejev videro in sogno molte delle loro "intuizioni", poi tradotte in formule chimiche e leggi della biologia molecolare. Kekule Von Stradonitz, ad esempio, ammise un giorno di avere scoperto in sogno la struttura atomica del benzene (immaginate un esagono), da lui visualizzata come un serpente che si mordeva la coda.

LE MANTICHE

Il termine precognizione, coniato dai parapsicologi in vece di profezia, ha un'origine alquanto recente; nell'antichità esso rientrava nelle mantiche, ovverosia in quelle tecniche secondo cui anche i "non eletti" da un Dio cercavano di indovinare il futuro con i sistemi più disparati. Di origine molto antica, esse non hanno mai conosciuto l'oblio: l'astrologia; i tarocchi; la chiromanzia o lettura della mano; l'I king, una particolare forma di divinazione cinese basata su figure simboliche; la caffeomanzia o lettura dei fondi di caffè; la geomanzia o interpretazione delle pietre.

Molte altre mantiche, con l'andar del tempo, sono state abbandonate. Gli antichi aruspici etruschi e romani cercavano di conoscere il futuro dal volo degli uccelli o dall'esame delle viscere degli animali, gli sciamani pellirosse o africani dalla disposizione dei granelli di sabbia, dalla caduta delle foglie, dalla disposizione delle nuvole e da migliaia di altri modi. I due sistemi più diffusi nel Medioevo erano la lettura della sfera di cristallo e dello specchio magico. Ma la veggenza con le carte resta in assoluto, assieme all'astrologia, il vaticinio che attualmente riscuote maggiori consensi.

Grazie a queste tecniche, se si è realmente sensitivi,è possibile crearsi un vuoto mentale che permette di volare oltre le barriere del tempo e dello spazio per vedere ciò che accadrà. Le percezioni del futuro, almeno quelle ad opera di sensitivi occasionali, riguardano solitamente eventi nefasti, terremoti guerre e uccisioni, forse perché gli eventi drammatici restano maggiormente impressi nella memoria.

Molte percezioni avvengono in fase di coscienza alterata, quando i normali sensi sono assopiti, e quindi durante il sonno, la trance o in stato alfa, quando la parte irrazionale del cervello ha la prevalenza su quella razionale.

É UTILE CONOSCERE IL FUTURO?

Quello della profezia è stato spesso considerato, più che un dono, una condanna. É veramente utile conoscere in anticipo il futuro? Ed è giusto rivelarlo agli altri, se spiacevole?

É stato detto che, se sapessimo per filo e per segno cosa ci riserva l'avvenire, smetteremmo di agire, di azzardare la vita, fossilizzandoci in una lunga attesa passiva degli eventi. Questa obiezione è stata però contestata da molti veggenti. "Con la preveggenza", ha dichiarato la Warren, "si può cercare di migliorare le condizioni della vita. Il destino non è ineluttabile, anzi si può cambiare. Conoscendo in anticipo il verificarsi di un evento spiacevole, possiamo lavorare in modo tale da evitarlo".

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