I MOLTI CORPI DELL’UOMO

Sdoppiamento e bilocazione. Il doppio di Goethe. L’archivio delle anime. I sei corpi della teosofia. Gli esperimenti di Charles Tart. Le esperienze dei viaggiatori astrali. Curare in etereo. Il corpo beta di Arthur Ford.

Russia, 1845. Le studentesse del collegio femminile di Livonia stanno assistendo alla lezione di francese della signorina Émilie Sagée quando, tutt’a un tratto, si verifica un fenomeno straordinario. L’insegnante comincia a sdoppiarsi! Accanto a lei si forma una figura identica, che ripete meccanicamente ogni suo gesto e movimento. E il bello è che la Sagée non sembra accorgersi di nulla. La voce si sparge immediatamente per la scuola e per tutta la regione, attirando l’attenzione del celebre studioso di fenomeni psichici Alexander Aksakof. "Le manifestazioni della Sagée erano davvero singolari. - commenterà il ricercatore - Di lei si dicevano strane cose. Le sue allieve la vedevano in due posti contemporaneamente. Una volta, mentre Émilie era in classe, le studentesse scorsero chiaramente il suo doppio intento a raccogliere fiori in giardino; lo faceva stancamente, con movimenti lenti e faticosi, come se fosse in trance. Il doppio fu anche toccato dalle ragazze, che lo attraversarono con la mano avvertendo una lieve resistenza...". Dopo un anno di episodi del genere, la scuola, stufa di tanto clamore, decise di licenziare la donna. Da allora della Sagée si perse ogni traccia.

SDOPPIAMENTO E BILOCAZIONE

Il fenomeno dell’uscita dal corpo è noto presso tutte le culture, tradizioni e religioni. Diversi monaci tibetani, yoghin, sacerdoti jain e guru indiani sono in grado di produrre questa curiosa manifestazione, documentata già nei tempi passati nell’agiografia cristiana. Fenomeni di sdoppiamento e di bilocazione sono stati attribuiti a S.Francesco da Copertino, S.Antonio da Padova, S.Francesco Saverio e a Padre Pio. Il doppio del frate di Pietrelcina, in particolare, si lasciava tranquillamente toccare, dando l’impressione di essere consistente e materiale. La Chiesa cattolica ha ribattezzato questo miracolo bilocazione, mentre la parapsicologia ha coniato termini quali sdoppiamento, proiezione astrale ed esperienza extrasomatica.

In realtà tra sdoppiamento astrale e bilocazione esiste una differenza ben precisa. Mentre il corpo astrale è immateriale ed etereo, il corpo bilocato appare perfettamente solido e materiale. La confusione nasce dal fatto che, in entrambe le manifestazioni del fenomeno, gli spettatori hanno talvolta l’impressione di trovarsi dinnanzi la persona in carne ed ossa.

Il viaggio astrale non è prerogativa esclusiva degli sciamani pellirosse, dei santoni e dei mistici. Esso coinvolge, per qualche ragione ancora sconosciuta, anche persone normali, in condizioni che non hanno nulla di eccezionale.

Una delle esperienze maggiormente pubblicizzate negli anni Novanta riguarda due coniugi francesi, Anne e Daniel Meurois-Givaudan, che sostengono di essere in grado di sdoppiarsi contemporaneamente, per potere viaggiare assieme in astrale. Un altro caso curioso riguarda una medium livornese, Cristina, che, viaggiando etericamente, aiuta le altre persone a trovare la giusta via. Per questo suo compito Cristina asserisce di gestire una sorta di archivio delle anime. Ogni qual volta una persona si trova in difficoltà Cristina, come un dottore psichico, si lancia astralmente in suo soccorso.

In entrambe queste esperienze ben difficilmente gli spettatori esterni riescono a percepire queste eteree presenze. La spiegazione che viene data è che in realtà, come insegna una particolare forma di filosofia esoterica, la teosofia, esistono molti corpi, l’eterico, l’astrale, il mentale, il causale, lo spirituale e l’intellettuale. Il volo astrale si pratica con l’omonimo corpo sottile, lo sdoppiamento materiale con il corpo eterico, che è ancora parzialmente materiale.

VIAGGIARE CON L’ANIMA

Sebbene questi fenomeni siano accettati con molte riserve dal grosso pubblico (e negati dalla scienza canonica), a loro supporto esistono molte autorevoli testimonianze.

Il poeta tedesco Johann Goethe, in Poesia e verità, ricorda un curioso episodio di cui fu protagonista: "Cavalcavo lungo il sentiero per Drusenheim, quando mi sopraffece un presagio fra i più strani. Vidi cioè me stesso, con gli occhi della mente e non nel corpo, venirmi incontro per la stessa via, a cavallo. Vestivo un abito che non avevo mai indossato, grigio-azzurro con fregi d’oro. Quando mi riscossi, la figura era scomparsa. Lo strano è che, otto anni dopo, mi ritrovai, col vestito del sogno che mi ero messo per caso, sulla stessa strada...".

Anche Byron e Shelley ebbero esperienze di sdoppiamento, ed Ernest Hemingway si trovò a volteggiare al di sopra del suo corpo ferito da una granata, durante la Prima Guerra Mondiale. "Andai fuori veloce, con tutto me stesso. Poi galleggiai e invece di procedere mi sentii scivolare indietro. Respirai ed ero indietro...". Una descrizione per certi versi simile alle esperienze di pre-morte, in questo caso però senza il classico attraversamento del tunnel.

La similarità di questi fenomeni, volo astrale, pre-morte e sdoppiamento, è facilmente comprensibile secondo le dottrine indù. Se si parte dal presupposto che esista una scala di corpi che, dalla materia arrivano ai più alti piani spirituali, allora è logico ritenere che i meccanismi di separazione dal corpo fisico siano sempre gli stessi.

La dissociazione dal corpo materiale, a detta degli esperti, avviene più frequentemente quando siamo molto rilassati (come durante la meditazione o poco prima del sonno profondo) o, paradossalmente, quando siamo così distrutti e stressati al punto che i nostri sensi non ci rispondono più.

In quel momento si avverte un improvviso ed inaspettato senso di libertà, di serenità e di pace, offuscato soltanto dalla momentanea paura di essere morti o di non riuscire più a rientrare nel proprio corpo. A detta dei viaggiatori astrali la prima sensazione che si avverte è un’improvvisa rigidità del corpo, come una catalessi, poi un senso di leggerezza ed infine la consapevolezza di non essere morti, ma di essere entrati in un’altra dimensione, quella dello spirito.

La comprensione del fatto che non esiste la morte fisica sarebbe dunque il significato profondo delle esperienze fuori dal corpo.

CERCANDO LA REALTÀ DEL FENOMENO

La dimostrazione dell’esistenza di più corpi sottili, con una metodologia rigorosamente scientifica, rivoluzionerebbe completamente la fisica moderna, aprendo immensi orizzonti inimmaginabili. Per questo motivo lo psicologo Charles C. Tart, dell’Università della California, ha condotto diversi esperimenti di viaggi astrali guidati. "Intendevo dimostrare - ha dichiarato il professore - che le esperienze fuori dal corpo, o E.F.D.C., non sono sogni o fantasie ma un fenomeno legato ad uno stato della mente e quindi universale, sperimentato da persone di ogni genere. Di solito, però, si tratta di un’esperienza unica nella vita, e per questo difficilmente ripetibile, che comunque produce un effetto piacevole e profondo su chi la prova. Ho condotto dunque molti esperimenti. Incaricavo due studenti, muniti di una mappa, di girare per una città prendendo appunti di ciò che vedevano. Il terzo soggetto, chiuso in laboratorio, cercava di proiettarsi all’esterno, accompagnando i due ragazzi e visualizzando paranormalmente ciò che gli altri vedevano. E in alcuni casi il soggetto ha saputo effettivamente descrivere ciò che gli altri avevano visto".

"Risultati interessanti ma non definitivi. - ha commentato la nota studiosa Paola Giovetti nel volume Il paranormale in 200 parole chiave (Rizzoli) - Si tratta di una sperimentazione difficilissima, perché i soggetti in grado di separarsi volontariamente sono molto rari. Quanto al fenomeno della bilocazione, esso richiama all’esistenza di una componente sottile dell’uomo, in grado di separarsi dal corpo fisico e di riunirsi poi ad esso, rendendosi anche all’occorrenza visibile. Ma di tale processo ignoriamo tuttora il meccanismo...".

SDOPPIAMENTI E CURE IN ASTRALE

Per saperne di più, abbiamo ritenuto interessante ascoltare il racconto di queste esperienze dalla viva voce di chi sostiene di averle vissute. Durante una conferenza tenutasi a Milano nel 1995 lo scrittore Carlo Biagi, noto nel mondo del mistero come viaggiatore astrale, ha raccontato la propria esperienza. "Il volo con l’anima è una facoltà che ho dalla nascita e che tutti noi abbiamo. É un’esperienza straordinaria che ho cominciato a provare verso i 4-5 anni, prima di addormentarmi. Come chiudevo gli occhi, mi vedevo all’esterno del mio corpo".

Secondo Carlo Biagi l’uscita dal corpo non presenta alcun pericolo, "l’unico vero pericolo è la nostra paura di lasciarci andare".

Della stessa opinione è la studiosa brasiliana Magda Tinoco di Curitiba Paranà. "Sin da piccola sono stata al centro di strani fenomeni paranormali che non riuscivo a capire. Poi, crescendo, ho cominciato a frequentare spiritisti ed occultisti, ho praticato lo yoga e ho cominciato a comprendere. E le mie facoltà si sono potenziate. Ho sviluppato la capacità di volare e di curare in astrale. Nel 1988, ad esempio, mi trovavo da alcuni amici di Curitiba. Questa coppia aveva un figlio di otto anni che da tempo soffriva di asma. Addirittura dormiva con la bombola dell’ossigeno accanto al letto. Una notte sento che sto per uscire dal corpo. Penso al bambino e mentalmente cerco di inviargli energie positive. La mattina seguente sua madre mi chiama e mi racconta che il bambino ha avuto una crisi di asma, dopodiché i disturbi erano passati improvvisamente, al punto che il fanciullo aveva dormito tranquillo tutta la notte. Poi, la mattina verso le sei, il bambino aveva avuto una crisi fortissima. L’ultima. Dopo era guarito". Magda sostiene di avere ormai padroneggiato la propria capacità di sdoppiamento. "Quando esco dal corpo non sento nulla. Mi vedo qui e allo stesso momento altrove. Mi sento male se resto dentro il corpo materiale, mentre quando mi sdoppio tutto il fastidio scompare. Si tratta di un fenomeno naturale e spontaneo...".

Le manifestazioni, vere o presunte, di questo tipo rientrano però in una concezione puramente misterosofica del volo astrale, accettata in Oriente ed in Sudamerica ma rifiutata in Occidente. "Esperienze di questo tipo non si differenziano in nulla dai sogni. La vera E.F.D.C. - dichiara il parapsicologo Sylvan Muldoon - ha invece delle caratteristiche di realtà oggettiva ben precise: la consapevolezza di quanto sta accadendo, la capacità di prendere delle decisioni, un’ampliamento della percezione e la mancanza di una successione cronologica degli avvenimenti percepiti". Ma la più precisa e coerente spiegazione dell’E.F.D.C. è forse quella di Arthur Ford, uno dei più grandi medium americani. "Accanto al corpo fisico - ha dichiarato il medium - esiste un corpo beta, emotivo, mentale e spirituale, che comunque mantiene alcuni aspetti fisici. Contrariamente al corpo fisico che è sintetico (un dito può essere amputato e il corpo continua a vivere), il corpo beta è atomico, cioè tutto d’un pezzo. Esso è la residenza dell’anima, il punto basilare dell’identità umana. In circostanze speciali esso può viaggiare lasciando il corpo fisico, restandovi però unito da un cordone d’argento. Questo cordone rappresenta il legame fra le due dimensioni; quando esso si spezza il corpo fisico muore...".