Vacanze in Trentino

  ( Nove mesi, di fine settimane, passate su da te )


Trentino   


    

E' bellissimo viaggiare........
 

Palazzo Pretorio(Trento)

Cimatosa 3713 m

Le mie ultime vacanze le ho passate  nel Trentino. In quelle valli d'incanto dove Buzzati, Salvemini, Moravia e tanti altri hanno trovato rifugio per la loro ispirazione. Oggi Val di Fassa, San Martino di Castrozza e  Madonna di Campiglio conservano immutato il loro fascino. 

Arrivavo sempre molto presto,bevevo caffè nero e d'inverno il fiato formava nuvole calde. Mi sfregavo le mani, l'una contro l'altra,battevo i piedi sulla neve dura e mi sentivo felice. Iniziavo la scalata , lento lento,senza fermarmi mai. Giungevo in cima col fiato corto. Mi sedevo, chiudevo gli occhi. Assaporavo il silenzio, gustavo la solitudine, mi riempivo il petto con quel paesaggio fatto di anima e di silenzio come quello della montagna, una storia di mistero e di limpidezza e immobilità. Io ero colui che scalava le montagne presto e alla sera bevevo grappa con quelli del posto come un personaggio visionario di una novella Kafkiana, ma amavo queste montagne e questi paesaggi più di qualsiasi altro paesaggio al mondo. Anche se il bel mondo ha preferito zone come Cortina d'Ampezzo, oggi c'è una inversione di tendenza. E' diventato trendy il Monte Bondone e il luogo cult è San Martino di Castrozza che è stata ribattezzata subito la Cortina del Trentino. Lo snobbismo qui è autentico ; non importa se la tuta da sci non è ipercolorata, ipertecnologica, iperaccessoriata, anzi più e demodè e più paradossalmente è di moda. Quì, gli abitanti, riservano un trattamento famigliare  a quanti scelgono questi luoghi che fa impazzire e innamorare tutti. " Montagne! che siete belle, purissime nelle albe. Violacee negli arrossati tramonti. Vorrei stare tra i giganti, i giganti di roccia, che vanno nel cielo......scriveva Buzzati a 14 anni,lui era nato quì nel 1920, con le << montagne di vetro >> negli occhi ............"

 

Buzzati scriveva, con rimpianto e dolore delle dolomiti del Trentino, poco prima di morire: "Cari miraggi di quand'ero ragazzino, rimaste intatte ad aspettarmi, e adesso è tardi, adesso non faccio più in tempo ". Ci ho lasciato anch'io il cuore su quei monti. In tanti paesini che sembrano intagliati nel legno dalla mano di un bravissimo artigiano, sui passi e nei rifugi, nelle vallate spaziose, con i loro improvvisi dirupi, sulle " montagne di vetro ", che hanno da sempre rubato anime. Giovanni Segantini andava e tornava dal monte Cimone, Gaetano Salvemini quì si riposava dalle sue fatiche politiche, Arthur Schnitzer, in un albergo di San Martino di Castrozza, ambientava uno dei suoi testi più importanti, " La signorina Else", Alcide de Gasperi ci fece costruire la sua casa di montagna e così Aldo Moro, mentre il patriota irredentista, Cesare Battisti abitava in quella che un tempo era la mensa degli Austriaci. Qui gli abitanti dei villaggi , la notte di Natale cantano fuori dalle chiese intonando poco raffinati ma tanto suggestivi cori da montagna e qualche volta i ragazzotti vestiti da Re Magi vengono a bussare alla porta offrendovi caramelle. La spesso finta riscoperta dei valori di una volta, un pò come nelle pubblicità Barilla, fa andare per la maggiore queste manifestazioni di ruvida semplicità. I paesaggi trentini poi sono bellissimi, come si fa a non innamorarsi, pensate un pò di trovarvi davanti alle Pale Di San Martino, un autentico deserto sterminato all'apparenza, roccioso, aspro, ineguale e pauroso nel suo aspetto di completa desolazione e se vi fermate ad osservare i paesaggi della Val Venegia, ai piedi dei suddetti monti, converreste con me che sono, senza esagerazione alcuna, una delle meraviglie di questo nostro mondo. Sembra di essere in Nepal tanta è la suggestione, tanta la bellezza e la magia da essere scelta come set nel film Mirka da un regista algerino.