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... Chi furono I primi popoli delle Alpi? Un bel dì Thannos aprì un varco fra le montagne e da quella lontana epoca fu chiamata la Via della Seta un sentiero lungo come la Terra...

... Il mucchio di foglie secche ai piedi del grande larice si animarono quasi che il gigante si stirasse le membra intirizzite della gelida notte, stava lì per ordine d'Odino, warda solitaria da cinque secoli sentinella del ghiacciaio di Griess lento ed inesorabile nel suo cammino il figlio della dea Varenas procedeva indifferentemente nel suo letto verso Sud. Dal giaciglio, costruito la sera precedente uscì il giovane guerriero. Due grandi corvi roteavano in alto in cerchi sempre più stretti Thannos sapeva che erano i fedeli servitori del dio di tutti gli dei e lui stesso discendeva da Thor e da una fanciulla del paese dei mille laghi dal canto melodioso, ma che il giovane non conobbe. Raccattò le sue cose, ed uscì dalla sacca un pezzo di carne secca e fece colazione, intanto meditava sul da farsi. Cacciare animali non aveva voglia, aveva sentito dire in un villaggio a Sud delle Alpi viveva un popolo pacifico ai margini dei grandi laghi. I Canini Insubri erano Celti come lui, da un paio di millenni (100 anni) da allevatori si erano trasformati in agricoltori e grazie al clima temperato della grande pianura si dedicavano al commercio con gente dai capelli scuri come la notte e dalla carnagione scura, abitavano in terre aride ad Est del caldo oceano. Portavano stoffe colorate e leggere come piume che chiamavano silk seta, la preziosa materia prodotta da strani animali che si trasformano in fiori che volano. La lucente e resistente stoffa i mercanti l'ha volevano barattare con gli oggetti dei gnomi della Aare, il ferro, il metallo che spaccava gli elmi di rame dei loro guerrieri della dea Sfinge. Ma nessuno non aveva mai osato valicare quel baluardo della Natura che erano le Alpi. Thannos in quattro balzi scese verso la valle di Pomattal (Val Formazza) seguendo il percorso del ruscello Thosa dopo avere fatto le dovute offerte alla dea della Acque Fionnann chiamata la Frua (La Signora), per ridurre al minimo la potenza dell'acquea e permettere ai piccoli salmoni di arrivare a depositare le prossime generazioni, nei gelidi laghetti alpini della Punta dei Camosci, numerosi da quelle parti. I Salmoni dovevano superare l'ultimo ostacolo, un parete alta otto volte dieci braccia, con pochissimi appoggi. Scese selve incolte e fiancate abitate dagli Orsi arrivò alla foce del Thosa nel grande lago del drago Verbanus, trasportato dalla corrente la sua zattera fatta di giunchi giunse al villaggio lacustre a Sud dei due enormi denti del drago che dormiva con le fauci aperte sotto l'increspatura delle acque.  Tutti gli abitanti del villaggio corsero a fare festa al giovane approdato sul luccicante arena di quarzo. Era motivo di ammirazione ed onore ospitare il biondo fratello dagli occhi del cielo. Il capo villaggio Ferticos decretò quattro giorni di festa collettiva, Thannos fu al centro dell'attenzione, un codazzo di bambini lo seguiva ad ogni passo, le fanciulle o tù'sann in età di marito si adornavano di ghirlande le lunghe chiome castane raccogliendole in una sola treccia. I saggi del villaggio ascoltavano le ultime novità sul passaggio dei Salmoni e se sù in alto le acque e gli elementi erano cheti.

Ferticos, aveva un'unica figlia: Freia quando vide che i due giovani avevano solo occhi per loro, prese Thannos indisparte e gli disse che Freia era stata promessa ad un giovane capo dei Cernomanni che abitava nell'altro lago a un giorno di cammino, ma ancora non aveva fatto impegni con il Capo dei Canoinsubri,. Onde evitare a Thannos affrettati pensieri, aveva preferito metterlo a corrente della situazione. Mentre al villaggio si ballava e cantava, un esercito di Cernomanni, guidati dal pretendente Bosicos ossia Colui che non sa ridere figlio della dea guerriera Boudicca; evidetemente fu informato da una spia della presenza del figlio di Thor e dell'amore scaturito con la bella figlia del Capo clann dei Canini. In realtà come spesso accadeva: la promessa fu un pretesto per sollevare una guerra per il controllo degli scambi commerciali. I due Corvi che non avevano mai perso d'occhio Thannos, volarono da Odino per informarlo che due clann stavano per scontrarsi e Thannos, suo nipote era la causa principale, senza che aggiungessero altro, Odino conosceva il destino dei due giovani, ma non avrebbe permesso un spargimento di sangue inutile degli umani. I due schieramenti erano opposti sulle due rive al guado chiamato Sesto Calende, il Sole stava per sorgere, la terra tremò dalle acque apparve il Drago Verbanus minaccioso e gigantesco i due eserciti paralizzati dall'orribile mostro si diedero alla fuga. Rimasero solo Thannos e Bosicos due semidei: Verbanus rise forte come il tuono e disse - Voi siete figli di Dei potenti, Odino vuole che uno di voi due esca vincitore e sposi la sua nipotina Freia, ma non uscirà una sola goccia di sangue dalle vostre membra combatterete con i vostri muscoli, con la mente, fino a quando uno di voi risconosca il vero vincitore! - e il drago tornò nel profondo del lago. La conca delle colline fece da amplicatore ai due contendenti, per prima iniziarono con i canti, poi con le abilità sportive, nuoto, corsa, lancio, poi passarono alle poesie, alle lodi alle ninfee della Natura, alla bellezza. per sette giorni e sette notti sia gli uomini e tutti i pesci del lago seppero del potere della conoscenza umana, di tanta sapienza, nozione, ma rimanevano sempre in patta, provavano con i muscoli dei loro possenti snelli corpi temprati da mille esperienze, nessun cedimento nei due campi. dall'alto gli dei incominciavano ad annoiarsi, -Uffà ma quando la smetteranno stì dui (questi due) dissero i Corvi stanchi di aspettare chi sarebbe stato il campione. Allora Freya la moglie di Thor suggerì alla contesa fanciulla di provare con il sorriso il primo dei due che diventa rosso in viso ha perso. La ragazza si pose in mezzo ai due giovani rivali e guardandoli negli occhi socchiuse le sue labbra e una corrente misteriosa uscì della sua corona di perle, fluttuava prima su Thannos e poi su Bosicos, la bocca di Freia pareva fatta di Stelle gareggianti nel suo piccolo firmamento, zzzz si sentiva nell'aria come una forza misteriosa, captava gli squardi della triade semi divina, pahf! le guance di Bosicos si accesero come due braceri, era diventato rosso dalla vergogna. Non amava la ragazza, e tutti se ne accorsero, fu solo cupidigia di denaro. Thannos rimase sì raggiato dal fascino della fanciulla ma sul suo volto non vi fu, un minimo segno di reazione, freddo come il ghiacciaio, aveva vinto ma non l'ho manifestava. Apparve la dea dell' Amore Freya che pose la sua mano sul capo dei due giovani unì le loro mani con un filo seta e con loro sparì verso le più alte cime. Non appena il trio lasciò la scena, la Terra ritornò a scuotersi, e si alzarono sopra il lago due candide rocche una ad Occidente l'altra ad Oriente, i denti del Drago furono chiamati le due rocce gemelle a perenne ricordo della enorme forza dell'Amore che tutto può sconvolgere: dei, uomini, montagne e draghi destini legati ad un filo quasi invisibile lungo come la Terra.

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