Il
disegnatore di Cyber Blue, non solo possiede un tratto unico e fortemente
riconoscibile, ma e’ anche stranoto a qualunque lettore di manga per il
fatto che il suo nome e’ legato all’amata (e pluriristampata!) saga di
Ken il Guerriero! Si tratta chiaramente di Tetsuo Hara (qui
nel 1988), autore di questo manga che, malgrado l’importante presenza
del disegnatore giapponese, non decolla, perdendosi in prevedibili e ripetute
banalità. Ma l’elemento sicuramente meno positivo e’ una terribile
e sconcertante somiglianza (grafica, ma soprattutto narrativa) con il sopraccitato
Hokuto no Ken! In effetti la sensazione di deja vu e’ forte:
non solo Blue, il protagonista, e’ esteticamente identico a Kenshiro, ma
e’ anche per altro molto simile come personaggio, per il ruolo
che gioca nella storia e per gli atteggiamenti (qui stucchevoli)
da macho dal grande cuore. E poi l’ambientazione: non
più il dopo bomba, ma un improbabile futuro a meta’ tra Blade Runner
e Mad Max, che in sostanza ricorda molto più che vagamente Hokuto
non Ken. Ci sono poi personaggi che rievocano palesemente figure
assai note ai seguaci del manga di Buron Son (come Bart, Rei ecc....ecc...)
, e lo stesso vale anche piu’ semplicemente per le comparse.
Ed infine la storia: un eroe bello, invincibile, ma dal passato triste
e tormentato, combatte contro spietati tiranni, dominatori del mondo, per
restituire pace e liberta’ al proprio amato pianeta; ed in tutto cio’ si
imbattera’ in commoventi realtà di sfruttamento, povertà’
e oppressione che alimenteranno la sua rabbia contro i responsabili di
tale degrado. Indovinate un po’ come andrà a finire......
Certamente
si potrebbe continuare, andando alla ricerca di altre somiglianze meno
evidenti, ma questo penso che basti per far capire che qui e’ l’originalità
a latitare....
In fondo
Cyber Blue sarebbe stato un onesto racconto fantascientifico condito da
combattimenti tipicamente ultra-violenti e da buoni sentimenti, ma
qualche caduta di tono di troppo, lo fa sprofondare al limite della sufficienza
(intendiamoci: questo vale per un pubblico giovanissimo; per i lettori
più esigenti e maturi si scende decisamente al di sotto !!!).
La storia
e’ talmente semplice e poco ispirata che non ve la racconto; per quanto
riguarda la parte grafica siamo a ottimi livelli: le tavole di Hara sono
dinamiche, zeppe di particolari, caratterizzate da quel tratto plastico
e sottile che personalmente amo molto. Ad ogni modo non ci si discosta
di un millimetro dallo stile preposto dall’autore negli ultimi numeri di
Ken il Guerriero, per intenderci.
Ultime
indicazioni: Cyber Blue e’ stato pubblicato nel 1996 dalla Star Comics
sulla collana "Techno" (pessimo nome tra l’altro...) in 7 volumetti dal
tipico formato tascabile.
Puj