Mitsuru
Adachi approda in Italia con "Rough", opera del 1987, pubblicata qui dalla
Star Comics sulla collana Starlight con l’arduo compito di rimpiazzare
i manga di Matsumoto (Orange Road e Sesame Street, rispettivamente). La
serie non ha avuto molto successo da noi ed i Kappa Boys hanno dovuto faticare
non poco per portarla avanti sino alla conclusione: ma non lasciatevi ingannare,
Rough è un buon manga, coinvolgente soprattutto quando la storia
comincia ad avviarsi (circa dal 3-4 numero).
Rough
significa "approssimativo, rozzo, incompleto" e si riferisce ad i nostri
protagonisti che sapranno crescere e maturare nel corso degli episodi componenti
i 14 albi del manga . La vicenda ci racconta la vita dei ragazzi dell’Istituto
Superiore Privato Eisen alle prese con sport e sentimenti. I protagonisti
sono Keisuke Yamato, giovane promessa del nuoto, ed Ami Ninomiya, abile
tuffatrice. Le due famiglie però sono rivali da più generazioni
per cui i ragazzi inizieranno una difficile convivenza; con il procedere
delle pagine impareranno poi a conoscersi ed i rapporti si faranno sempre
più intimi. Sembra quasi una versione moderna di Giulietta e Romeo
anche se i toni sono tutt’altro che drammatici. Il punto forte del manga
sta' in un’atmosfera dolce e trasognata che caratterizza quasi tutti i
fumetti di Adachi e non prendere coscienza di ciò significa perdersi
gran parte del fascino dell’opera. Quel disegno chiaro e pulito, quelle
sensazioni dolci e malinconiche da eterna estate e l’impressione che, anche
nei punti di massima tensione della vicenda, nulla sia veramente drammatico
rendono Rough un manga ,magari leggero, ma assolutamente molto interessante.
Da provare.