5 Volumi £ 20.000 l'uno
Serie in corso
 

Sono stato piacevolmente colpito dal manga di Osaku Tezuka (1928 - 1989), autore che conoscevo solo per alcune serie televisive piuttosto datate come Kimba e Astroboy.  “La storia dei tre Adolf” e’ sicuramente il prodotto piu’ significativo e adulto del mangaka, ma anche  piu’ recente rispetto a quelli sopracitati (e’ infatti del 1983).
Sia ben chiaro fin dall’inizio: il manga di Tezuka si discosta notevolmente dallo standard delle produzioni giapponesi piu’ in voga e diffuse: siamo un paio di gradini piu’ in alto, per l’impegno, l’ambizione e i contenuti della storia, e l’autore spicca tra la massa dei mangaka per una abilita’ narrativa fuori dal comune, frutto di una decennale esperienza e di una cultura storica evidentemente approfondita.
La storia dei tre Adolf racconta, sullo sfondo inquietante dell’ascesa del nazismo e della seconda guerra mondiale, le vicende di Adolf Kaufmann, bambino tedesco residente a Kobe (Giappone)  con la madre (autoctona) e il padre (iscritto al partito nazista e diplomatico al servizio del governo tedesco) e di Adolf Kamil, figlio di pasticceri ebrei di Kobe.  I destini dei due giovani fatalmente si incontreranno, mentre all’orizzonte, cupa, si staglia la minaccia del terzo, ben piu’ noto Adolf e dell’anti-semitismo che rendera’ impossibile l’amicizia tra i due ragazzi.  Per di piu’, un tremendo segreto sconvolgera’ la loro esistenza e mobilitera’ i servizi segreti tedeschi che lasceranno dietro di se’ sangue, morti e misteriose sparizioni....
Sotto molti aspetti il racconto di Tezuka e’ sorprendente: narrazione fluida, costruita con abilita’ di romanziere, con momenti ed espedienti quasi cinematografici; i dialoghi (asciutti ed efficaci), i personaggi (ben caratterizzati) e il susseguirsi rutilante delle vicende fanno del manga in questione un’ottima occasione per chi voglia affacciarsi ad una lettura originale ed appassionante.
L’organizzazione delle tavole e il tratto dell’autore sono evidentemente legati ai canoni del fumetto piu’ tradizionale (vengono alla mente vecchi comics americani degli anni ‘40  come Dick Tracy di Chester Gould). C’e’ ben poco in Tezuka di cio’ che rende oggigiorno immediatamente riconoscibile un manga da altre espressioni artistico-narrative: le tavole sono caratterizzate da riquadri piccoli , da una scansione delle vignette spesso lineare, neutra, da una certa staticita’; tuttavia questo non e’ certo negativo, e anzi, tale stile si adatta perfettamente alla narrazione e al carattere di storia (e atmosfera) trattata.
Il mio giudizio su “La storia dei tre Adolf “  e’ totalmente positivo: un manga d’autore, adatto ai lettori piu’ maturi, assolutamente imperdibile (soprattutto per chi ha avuto modo di apprezzare il capolavoro “Maus” di Art Spiegelmann, in cui si affrontano le stesse delicate vicende storiche) .
Complimenti alla Hazard Edizioni (che pubblichera’ il fumetto in 5 volumi di circa 250 pag. l’uno) per aver coraggiosamente deciso di presentare al pubblico italiano questo straordinario manga , chiaramente poco commerciale.
agai  lesse da piccolo rimanendone morbosamente affascianato senza ovviamente comprenderne appieno il senso...).
 

Puj

Voto: