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Qualche
tempo fa', facendo zapping in Tv, si poteva incontrare una curiosa signorina
in versione cartone animato che se ne andava in giro coperta (o scoperta?)
solo da un costumino 2 pezzi tigrato... Per chi sentisse nostalgia di quegli
episodi o ancora non la conoscesse, niente paura, affrettatevi in edicola
e comprate, ogni mese Lamù. Ma osserviamola bene: Tra i capelli
si notano due piccole corna, in qualche pagina la si vede volare e quando
è arrabbiata la carta è attraversata da scariche elettriche....conclusioni:
non può essere umana! E infatti è così. Ritorniamo
al volume uno e cerchiamo di capire cosa ci fa' sulla terra. Il sipario
si apre con una scena di gelosia tra innamorati, sono Ataru Moroboshi e
la sua pseudo fidanzata Shinobu, sì, pseudo perché il nostro
Ataru è un vero dongiovanni; ogni donna attira la sua attenzione,
e lui non se ne lascia scappare una! Ma qualcosa sta' cambiando nella sua
vita, infatti a casa ad aspettarlo trova un alieno (un demone N.d.R. Ataru),
quasi comico nell'aspetto, che gli annuncia l'invasione della terra con
una sola possibilità di scampo: se riuscirà ad acchiappare
nella corsa un alieno il pianeta sarà salvo. E la contendente sarà
proprio Lamù. Quando Ataru riesce nell'impresa, per un equivoco,
il mondo intero e la stessa Lamù credono che i due debbano sposarsi......
Cominciano così le avventure comiche, grottesche, con una punta
di romanticismo (ottimo l'episodio "Da quando te ne sei andata... N.d.R.
Ataru) tipica di Rumiko Takahashi. E' un fumetto adatto a chi desidera
sorridere, a chi ama gli episodi brevi e a tutti gli appassionati di manga.
Lo stile artistico è un molto carino (anche se datato ormai, cosa
che a me sinceramente non dispiace N.d.R. Ataru) anche perché l'aspetto
dei personaggi delinea subito il loro carattere, osservate Ataru e subito
penserete: è uno stupido, un po' sfigato che vuol farsi grande agli
occhi di tutti ma senza successo.
Lamù
ormai è un mito e la grande massa dei suoi fan non avrà che
acquistare il manga. Purtroppo la serie attualmente risente dell’età
ormai veneranda, per cui i lettori più pignoli potranno storcere
il naso, di tanto in tanto, preferendo le opere più recenti dell’autrice.
Comunque un pezzo di storia dei manga e tappa fondamentale della carriera
di una mangaka del calibro della Takahashi.
Voto: 1/2
