Interessante
è il segreto di Slayer e affascinante l'atmosfera sinistra in bilico
tra terrore (psicologico senso di disagio) ed orrore (fisiologico senso
di ribrezzo, platter per intenderci); ma purtroppo la storia non decolla
e le atmosfere non si insinuano sotto pelle, rimanendo soltanto abbozzate.
Forse la struttura ad episodi autoconclusivi, forse la scarsa caratterizzazioni
dei personaggi o forse è la mancanza di un adeguato discorso preliminare
alle storie che crei la giusta atmosfera, a rendere polo efficace il manga
dell'autrice. Le storie sarebbero potute essere maggiormente articolate
e le atmosfere ricreate con più cura e con espedienti migliori.
In definitiva è l'emozione a latitare. La storia non è originalissima
(ma potrebbe rivelarsi ricca di spunti interessanti) e affonda le radici
nel folklore giapponese ed in particolare nella leggenda legata ai demoni
Oni (figure mostruose evocate dalle paure degli uomini) Il protagonista
di Slayer è un giovane dall'aspetto comune che nasconde la propia
identità demoniaca di mezzo-oni, votato alla distruzione dei demoni_;
solo dopo aver eliminato il genere degli oni potrà diventare umano
a tutti gli effetti; ma qui stà il dramma: gli oni appartengono
indissolubilmente al mondo umano, alla passioni e alle paure degli uomini,
gli oni vivranno. Analizzando la parte grafica, direi che slayer, pur non
presentando uno stile spiccatamente personale (è piuttosto aonimo),
se la cava abbastanza bene: la scansione della tavola è estremamente
dinamica (ora verticale ora orizzontale), e l'alternarsi dei bianchi e
dei neri conferisce un supporto visivo all'avvicendarsi delle atmosfere.(bianco=atmosfere
rilassate; nero= momenti topici, l'orrore s manifesta).
I tratti
che caratterizzano i personaggi sono tipici dei Shojo Manga (manga per
ragazze), quindi preponderanza delle figure femminili e peculiare attenzione
ai volti. In definitiva ciò che manca a Slayer è una certa
profondità che impedisca alla lettura di scivolare via senza grosse
emzioni. Io sono un appassionato del genere (horror) e qui il tema è
affrontato da diverse prospettive ma in tutti i casi non è sorretto
da una adeguata narrazione.