In this page you can read some reviews of Florez's performances
NEW!!!! Here you can read a long and interesting interview (in Spanish) with many nice pictures and listen to Juan Diego singing an aria from L'Italiana in Algeri and Almaviva's rondo' from Il Barbiere di Siviglia (both recorded during Milan concert, Nov. 1999). This link is hosted by Red Cientifica PeruanaRead here an interview with Florez (in Italian) L'Italiana in Algeri, Paris February 2000 Here you can read a review appeared on the web Otello, London January 2000 Here you can read a review appeared in The Times and here another one from The Guardian Nina, o sia la Pazza per Amore, Milan Septembre-Octobre 1999 "[...]Le parti di Nina, splendidamente interpretata da Anna Caterina Antonacci, quella di Lindoro (l'altrettanto splendido Juan Diego Flòrez) e quella del pastore (il bravo Giuseppe Filianoti), che canta la malinconica canzone popolare, accompagnato da zampogna e ciaramella (volgarmente, piffero), sono venute in primo piano con l'intensità voluta da Paisiello.[...]" Paolo Gallarati, La Stampa, 27th Septembre, 1999 "[...]...impegno attorale e vocalistico della perfetta compagnia: l'elegantissimo Michele Pertusi, l'adolescenziale Juan Diego Flòrez, la piccante Donatella Lombardi e il vellutato coro." Angelo Foletto, La Repubblica 27th Septembre, 1999 Il Barbiere di Siviglia, Milan June-July 1999"[...]Altrettanto bravo è stato Juan Diego Flòrez. Il suo Almaviva profuma di sventatezza giovanile e più che un Grande di Spagna è soprattutto un ragazzo innamorato e impulsivo, a cui l’età matura non ha ancora insegnato il cinismo ed il calcolo. Ma va bene così. Attore disinvolto e simpatico, Flòrez si riallaccia maggiormente alla tradizione del tenore rossiniano alla Alva che non a quella del mirabolante virtuoso alla Blake. Suoi punti di forza sono un timbro soave e vaporoso, baciato all’origine dalla naturalezza e dalla spontaneità dell’emissione. Tutto nel suo canto è gentilezza, palpito intenerito, tenui e delicate tinte pastello. Il registro acuto è già bastatamente luminoso e a fuoco, e siamo certi che con il tempo si rinsalderà ulteriormente.. [...]" Nicola Salmoiraghi - L’Opera, n° 131 July-August 1999 "[...]E, quanto alla compagnia di canto, tutta giovane, c'è solo da lodarla in blocco: Roberto Frontali nel ruolo del titolo, Sonia Ganassi quale Rosina, Juan Diego Flòrez come Almaviva..." Michelangelo Zurletti - La Repubblica, 19th June 1999 "[...]Anche i cantanti sono stati eccellenti e la sgranatura dei vocalizzi è venuta fuori nitida e scorrevole, come se fosse eseguita dai violini e dai flauti. [...] Grandi ovazioni hanno invece accolto Juan Diego Flòrez (Almaviva)...." Paolo Gallarati - La Stampa, 19th June 1999 "[...] I cantanti hanno potuto esprimersi al meglio. Forse è possibile osservare una certa asprezza nella voce di Juan Diego Flòrez, ma non si può certo negare le sue capacità espressive. [...]" Armando Torno - Il Sole-24 ore, 20th June 1999 Maria Stuarda, Torino March 1999 "[...]Come altre opere di Donizetti, anche Maria Stuarda è scritta per dei fuoriclasse: le esigenze vocali sono altissime, richiedono drammaticità pari all’agilità, e quelle espressive pongono al cantante il seguente imperativo: visto che il compositore ha fretta e non sempre può dare il meglio di sé, sei tu, interprete che devi dar vita a personaggi appena accennati. Meglio di tutti ha risposto a questo impegno il tenore Juan Diego Florez dalla voce limpidissima e dalla pronuncia perfetta. Nonostante la regia di Jonathan Miller non gli abbia chiesto altro che portar le mani al petto o allargare le braccia in gesti supplichevoli, ha disegnato con precisione la figura dell’innamorato infelice che tenta invano di sottrarre Maria alla violenza della regina Elisabetta.[...]" Paolo Gallarati - La Stampa, March 18th, 1999 "[...]Se poi le due regine si contendono i favori di un solo tenore si devono accontentare di Juan Diego Florez, che è il migliore quanto a musicalità e vocalità ma certo molto leggero (che fine farà l'esile Florez tra una Shkosa da cannoneggiamento e una Devinu piena di artigli?).[...]" Michelangelo Zurletti - La Repubblica, March 26th, 1999 "[...]Meglio si comporta Juan Diego Flòrez, tenore di estrazione rossiniana, qui alle prove con una parte da tenore romantico non perfettamente confacente alle sue caratteristiche vocali. La voce è quella del tipico tenore leggero, gradevole nel timbro, corretta nell'emissione e sicura negli acuti: in quest'occasione mi è parsa propensa a lasciar da parte i suoni nasali, senza tuttavia scongiurare i limiti di un canto confinato in un'elegante, a tratti monotona, genericità espressiva. Ma dopo averlo ascoltato a Torino nei panni di Elvino ne La Sonnambula e ora in quelli di Roberto, Conte di Leicester non mi sento di predire, per i migliori e promettenti sviluppi della carriera di questo giovanissimo tenore peruviano, un roseo futuro nel repertorio tenorile romantico belliniano e donizettiano. Potrei anche sbagliarmi, ma penso che in Rossini - in particolare nel repertorio comico - Flòrez possa oggi ottenere il meglio di sé, sperando che il superattivismo non gli faccia dimenticare lo studio necessario per affinare il già ammirevole ma non completo bagaglio tecnico.[...]" Alessandro Mormile - L'Opera, Aprile 1999 Il Barbiere di Siviglia, Rome January 1999 "[...]La coppia dei giovani amorosi era formata [...] e da Juan Diego Florez (Almaviva) considerato molto promettente, ma in realtà deludente per volume di voce e intonazione. [...]" Maria Delogu, L’Opera, March 1999 Alahor en Granada - Seville, Octobre 1998 "[...]Altro artista da citare Juan Diego Florez tenore peruviano di appena venticinque anni, efficacissimo interprete di Alamar, cui ha dato vertiginose evoluzioni vocali perfette e condotte con la massima disinvoltura, sintomi inequivocalbili di una personalità artistica già affermata e che comunque farà presto parlare di sé.[...]" Michele La Spina - Sipario, Decembre 1998
Semiramide - Vienna, March 1998 "[...]per quanto attiene al versante maschile dei ruoli, la prima sorpresa, e veramente notevole, ci viene offerta dall’Idreno di juan Diego Florez, il giovanissimo tenore peruviano che, per lo splendido timbro e la stupefacente attitudine a dipanare agilità e sovracuti svettanti, intento ci rapisce, indi ci lascia ben sperare sul suo futuro di ideale tenore rossiniano.[...]" Luciano Landolfi - L’Opera, n. 118, April 1998
Read here an article about Flòrez appeared in an Austrian magazine in Octobre 1999 "Eine Frage des Alters Juan Diego Florez singt an der Wiener Staatsoper den Grafen Almaviva in Rossinis "Il barbiere di Sevilla" Davon träumen wahrscheinlich alle jungen Sänger: Als Zweitbesetzung für einen berühmten Kollegen bereitzustehen, durch dessen Absage die große Chance zu erhalten und über Nacht entdeckt zu werden. Für Juan Diego Florez wurde dieser Traum Wirklichkeit. Der junge, frischgebackene Absolvent des Curtis Institute in Philadelphia saß 1996 beim Rossini-Festival in Pesaro noch auf der "Reservebank". Als der ursprünglich vorgesehene Tenor jedoch absagte, übertrug man ihm die männliche Hauptrolle in "Matilde di Shabram". Der Erfolg war groß: "Das war damals nicht nur mein Debüt auf einer professionellen Bühne, sondern zugleich auch mein internationaler Durchbruch. Ich erhielt nach diesem Abend viele Angebote, und mein nächster Auftritt führte mich gleicn an die Mailänder Scala unter Riccardo Muti." Geboren wurde Juan Diego Florez 1973 in der peruanischen Hauptstadt Lima. Die Gitarre war es, die ihm die Liebe zur Musik eröffnete, nur nebenbei hat er ein wenig auch gesungen. Oper, das war für den Heranwachsenden damals eine völlig fremde Welt. Doch als er siebzehnjährig in das Konservatorium seiner Heimatstadt eintrat, wurden die Professoren sogleich auf seine Stimme aufmerksam. "Ich war mir zunächst nicht sicher, ob ich es wirklich wagen sollte, habe mich dann aber doch überzeugen lassen." Drei Jahre studierte Juan Diego Florez am KOnservatorium in Lima und wechselte dann ans Curtis Institute in Philadelphia, wo er ebenfalls drei Jahre lang blieb. "Dort hatte ich die Möglichkeit, komplette Opern zu erarbeiten. Uns Studenten stand ein ausgezeichneter Dirigent und ein sehr gutes Orchester zur Verfügung, außerdem konnten wir alles auf der Bühne erproben. "Schon als Student habe ich mir auf diese Weise viele meiner späteren Partien erarbeitet. Von Rossini habe ich "Il Barbiere di Siviglia" und "la Cenerentola", von Bellini "I Capuleti e i Montecchi" gesungen." Juan Diego Florez war also kein Anfänger mehr, als er nach Europa kam und von Pesaro aus zur großen Karriere ansetzte. Die führte ihn mittlerweile über Mailand, Florenz und Rom bis an die Covent Garden Opera in London, und brachte ihn neben Muti auch shcon mit Riccardo Chailly, Myun-Wun Chung und Sir Neville Marriner in Kontakt. Auch in Wien ist der junge, aufstrebende Tenor längst kein Unbekannter mehr. So sorgte er vor zwei Jahren im Konzerthaus an der Seite von Editha Gruberova in Rossinis "Semiramide" für Aufsehen. Schon damals aber hatte ihn Staatsoperndirektor Ioan Holender unter Vertrag. An dessen Haus hat Juan Diego Florez mittlerweile den Grafen Almaviva in "il Barbiere die Siviglia" sowie den Lindoro in "l'italiana in Algeri" gesungen. Daß es sich bei dem Wiener "Barbiere" um eine mehr als 30 Jahre alte Produktion handelt, stört ihn überhaupt nicht. "Im Gegenteil, es ist die schönste Produktion dieser Oper, an der ich bisher beteiligt war. Ich war schon mit neueren Aufführungen konfrontiert, in denen ich kaum etwas zu spielen hatte." Rossini und Bellini stehen derzeit im Mittelpunkt von Juan Diego Florez' Repertoire. Sein erster Ferrando in Mozarts "Cosi fan tutte" ist im Jahr 2000 vorgesehen, das französische Repertoire hat er noch gar nicht für sich in Betracht gezogen. "Meine Stimme eignet sich derzeit am besten für den Belcanto", räumt er ein. "Rossini singe ich besonders gern. Seine Musik wirkt im Grunde sehr einfach. Aber sie fordert die Ausführenden dazu auf, sie mit Leben und Ausdruck zu erfüllen. Das ist das Schwierige daran. Man darf nicht vergessen: Rossini standen einst die besten Sänger seiner Zeit zur Verfügung." Rossini zu singen sei eine Frage des Alters, meint der Tenor. "Man braucht dafür junge Sänger. Wenn man einmal 50 ist, geht das eigentlich nicht mehr." Wohin sich seine Stimme einmal entwickeln wird, kann er noch nicht sagen. "Ich glaube nicht, daß sich eine Stime grundlegend verändert. Aber sie wird im Laufe der Zeit schwerer und verliert an Flexibilität." Doch darüber braucht sich Juan Diego Florez jetzt noch nicht den Kopf zu zerbrechen. Ihm steht eine glänzende Karriere bevor, die ihn immer wieder auch an die Wiener Staatsoper führen wird. Neben Repertoirevorstellungen des "Barbiere" und von "L'italiana in Algeri" wurden ihm auch zwei Neuproduktionen anvertraut: Er wird den Rinuccio in "Gianni Schicci" sowie den Elvino in "La sonnambula" singen."
Rossiniana (Rossini’s arias and duets with V. Genaux and N.Ulivieri)
"This live recordings of arias and duets will reassure fans that the bel canto tradition is alive and well. All three soloists ably meet the challenges of this virtuosistic repertory and if there is little absolute magic on this disc, there is much to enjoy and admire. A worthwhile and entertaining release."
Arlo McKinnon - Opera News, Octobre 1998
G. Meyerbeer - L’etoile du Nord
"...Dei due tenori, Juan Diego Florez si conferma elemento sicuro nell’attuale panorama lirico. Dove gli siperdoni una certa avarizia di accenti, ci si troverà di fronte ad un Georges sufficientemente dolce ed accorato, spigliato e divertito." Giancarlo Landini - L’Opera, March 1998