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Caruso

Questa canzone è stata scritta dal tenore Enrico Caruso. Malato di cancro, Caruso si fece portare sul belvedere del Golfo di Sorrento per dedicarla alla giovane donna che amava, prima di morire qualche giorno dopo. I pescatori della baia sentirono la sua meravigliosa voce, e si radunarono sotto il belvedere per ascoltare il Maestro che cantava per l'ultima volta.

Qui dove il mare e tira forte il vento.

Su una vecchia terazza davante al golfo de surriento.

Un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto.

Poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.

Te voglio bene assai

Ma tanto bene sai

é una catena ormai

Che scioglie il sangue dint'e vene sai.

Vide le luci mezza al mara pensó alle nottie lá in America.

Ma erano solo lampare e la biana scia di un elica.

Guardó negli occhi la ragazza quegli occhi verdi come il mare.

Poi all'improvviso uscí lacrima e lui credette di affogare.

Te voglio bene assai

Ma tanto bene sai

é una catena ormai

Che scioglie il sangue dint'e vene sai

Potenza della lirica dove ogni dramma é un falso.

Che con un po'ditrucco e con la mimca puoi diventare un altro.

Ma due occhi che ti guardano cosí vicini e veri.

Ti fan scordarele parole confondonoi pensieri.

Cosí diventa tutto piccolo anche le notti lá in America.

Ti volti e vedi la tua vita come la scia di un'elica.

Ma si é la vita che finisce ma lui non ci penso poi tanto.

Anzi si sentivba giá felice e ricominció il suo canto.

Te voglio bene assai

Ma tanto bene sai

é una catena ormai

Che scioglie il sangue dint'e vene sai.