Parole parole di tono arcieristico

E col volo di una freccia trafiggero' quella pallida luna a distanza.
da "L'apprendista stregone" Angelo Branduardi.

"Sono il miglior arciere in tutte le Terre del Sud" rispose tranquillamente Menion. [.....]

"Posso provarci io" rispose Menion immediatamente,con un'occhiataccia a Flick. Allanon annui', e Hendel forni' una corda robusta che Menion Leah assicuro' intorno alla punta di una freccia, legando l'altro capo alla sua robusta cintura di cuoio. Incocco' la freccia nel grande arco di frassino e prese la mira. Tutti gli occhi osservavano il tratto di fune che oscillava sull'altro lato dell'abisso. Menion scrutava il ponte nell'oscurita' del baratro finche' individuo' un pezzo di legno che pendeva circa dieci metri piu' in basso, ancora assicurato al resto del ponte. Trattendendo il fiato, la compagnia lo osservava mentre tendeva il grande arco, prendeva la mira con sicurezza e rapidita', e sganciava la freccia con un sibilo secco. La freccia saetto' nel baratro e ando' a incastrarsi nel legno, con la corda che dondolava dalla punta cui era attaccata. "Splendido colpo, Menion" approvo' Durin alle sue spalle, e il principe sorrise. [.....]

"Non posso uccidere un uomo a quel modo, nemmeno per salvare la loro vita...." [.....] "Bene, faro' quel che mi avete chiesto" annuncio' improvvisamente Menion dopo aver riflettuto un attimo e dopo aver dato una seconda occhiata alla valle in basso. "Ma lo faro' a modo mio". Senza ulteriori spiegazioni, si mosse attraverso il boschetto e si inginocchio' in silenzio al limitare della vegetazione [.....] I suoi occhi scrutavano frettolosamente le forme degli Gnomi in basso, e si posarono infine sulla figura di un capo [.....] Menion estrasse una seconda freccia dalla faretra e se la pose davanti. Poi, ritto su un ginocchio, si allontano' di qualche centimetro dal riparo del piccolo albero dietro il quale si era messo, incocco' la prima freccia e prese la mira. Gli altri tre attendevano, cupi, quasi senza osare di respirare. Per una frazione di secondo tutto sembro' raggiungere una perfetta immobilita', e poi la corda tesa dell'arco scatto' schioccando e la freccia invisibile volo' verso il suo bersaglio. Quasi compiendo uno stesso movimento, Menion incocco' la seconda freccia, prese la mira e tiro' con una velocita' accecante, poi ricadde immobile al riparo dell'albero piu' vicino. Tutto era accaduto cosi' rapidamente che nessuno aveva visto la scena complessiva, ma ciascuno aveva intravisto frammenti dell'azione dell'arciere e quel che ne era seguito tra gli Gnomi. La prima freccia aveva colpito la ciotola nelle mani protese, facendola girare come una trottola, in un'esplosione di schegge di legno, mentre braci scintillanti volavano verso l'alto. L'istante successivo, mentre l'esterrefatto gnomo e i suoi seguaci ancora disorientati rimanevano paralizzati dall'incertezza, la seconda freccia s'immerse nel posteriore mezzo girato e altamente vulnerabile del capo, strappandogli un ululato di dolore che risuono' in lungo e in largo per tutto il Passo di Giada.La successione era stata assolutamente perfetta. Tutto era accaduto cosi' rapidamente che persino la vittima non ebbe ne' il tempo, ne' la voglia, di stabilire da dove provenisse quell'aggressione [......]
da "La spada di Shannara" Terry Brooks.

Achille comincio' a strappare con violenza gli indumenti dell'amazzone e, mentre tutti guardavano inorriditi dalle mura, stupro' rabbiosamente il corpo senza vita di Pentesilea. "Mostro" penso' Cassandra. "Se solo avessi il mio arco! Perche' Apollo non lo trafigge in questo stesso momento?" Guardo' per l'ultima volta il cadavere di Pentesilea, [.....] non aveva piu' lacrime. Sali' alla casa del Signore del Sole ed entro' nella sua stanza. Prese dalla cassa l'arco che le aveva donato l'amazzone, dorato ed intarsiato come quello di Apollo. Afferro' con esso una freccia normale, pensando di usarla per prendere la mira, e mise nella faretra l'ultima delle frecce avvelenate fabbricate dal vecchio centauro Chirone. [.....] Scese nella stanza piu' segreta del Tempio, e da una cassa che soltanto alcuni dei sommi sacerdoti e sacerdotesse potevano aprire prese una certa veste ornata d'oro, e la maschera aurea. Con mano ferma le indosso' e annodo' i lacci. [.....] I sandali erano parte del travestimento: erano dorati, con minuscole ali. [.....] Sali' sulla terrazza affacciata sopra il campo di battaglia, [.....] Achille attendeva [.....] qualcuno che trovasse il coraggio di uscire a sfidarlo. [.....] Tese l'arco, prese con cura la mira contro Achille e tiro'. La freccia cadde un po' corta: ma adesso aveva calcolato la distanza. [.....] Dove colpirlo, si chiedeva Cassandra, dato che l'armatura copriva tanta parte del suo corpo? L'osservo' e vide che l'elmo nascondeva tutto il viso ed i capelli; ma calzava sandali fatti di sottili strisce di cuoio. Bene. Avrebbe mirato ai piedi. La freccia si pianto' nel tallone nudo. [.....] Ad uno ad uno i soldati troiani volsero gli occhi verso le mura, [.....] lei era fuori della portata delle frecce, ammesso che qualcuno avesse avuto il coraggio di scagliarne contro il Dio. Achille era ancora in piedi [.....] per qualche altro istante l'eroe si mosse nel campo. Poi cadde, scosso da convulsioni. [.....] Cassandra aveva lasciato furtivamente la terrazza ed era tornata nella stanza segreta per riporre la maschera e la veste. Quando usci' nuovamente, la popolazione di Troia era tutta sulle mura, per scoprire cos'era accaduto. "Uno dei comandanti Achei e' morto", disse qualcuno a Cassandra. "Forse e' Achille. Apollo e' apparso, dicono, sulle mura di Troia, e l'ha abbattuto con le sue frecce di fuoco".
da "La Torcia" Marion Zimmer Bradley

"Lei deve" rispose il maestro "tenere la corda tesa come un bambino piccolo tiene il dito che gli si porge. Lo tiene cosi' stretto che non finiamo di meravigliarci della forza di quel minuscolo pugno. E quando abbandona il dito lo fa senza la minima scossa. Sa perche'? Perche' il bambino non pensa - mettiamo: ora lascio il dito per afferrare quest'altra cosa. Ma, senza riflettere e senza intenzione, passa da una cosa all'altra e si potrebbe dire che egli gioca con le cose se non fosse altrettanto giusto dire che le cose giocano con lui".

"Io temo" risposi "di non capire piu' nulla, anche la cosa piu' semplice mi si confonde. Sono io che tendo l'arco, o e' l'arco che mi trae alla massima tensione? Sono io che colpisco il bersaglio o e' il bersaglio che colpisce me? [.....] Tutto questo, arco, freccia, bersaglio e Io si intrecciano tra loro in modo che non so piu' separarli. E persino il bisogno di separarli e' scomparso. Perche' non appena prendo l'arco e tiro, tutto diventa cosi' chiaro e naturale e cosi' ridicolmente semplice...". "Proprio ora" mi interruppe il maestro "la corda dell'arco l'ha trapassata da parte a parte".
da "Lo zen e il tiro con l'arco" Eugen Herrigel.

[Antefatto: Il robot Jenkins e' stato testimone e protagonista attivo della fine della civilta' umana cosi' come la conosciamo e dell'inizio di un'altra civilta' dell'uomo, ma stavolta senza nessun pensiero di guerra, ne' di violenza, ne' di armi, ne' di uccisioni. Jenkins pero' alla fine si rende conto che e' tutto inutile e decide di "trasportare" la razza umana su un altro pianeta, i cui abitanti sono "ombre".]
"Dobbiamo temere il giorno in cui essi [gli uomini] riprenderanno le cose perdute ... l'antico modo umano di pensare". [.....]

"Non si puo' usare il primo pezzo di legno che si vede. Bisogna cercare e cercare..". "Fammi vedere" disse Fatso. "Come questo" disse Peter alzando il ramo di noce americano. "Lo vedi com'e' resistente e flessibile? Se lo pieghi, scatta e torna dritto. Ho legato assieme le due estremita' con una corda, e ora basta collocare il bastone da lancio in questa posizione, cosi', con un'estremita' appoggiata alla corda, e poi tiri indietro". "Hai detto che puoi colpire tutto quello che vuoi" disse il lupo, "avanti facci vedere". "Che devo colpire?" chiese Peter "scegliete voi, e..". Fatso punto' la zampa eccitato "Quel pettirosso sull'albero!". Rapidamente, Peter alzo' le mani, tiro' indietro il bastone, e la corda piego' ad arco il ramo di noce. Il bastone da lancio sibilo' nell'aria. Il pettirosso cadde dal ramo in una pioggia di piume. Colpi' il terreno con un tonfo sommesso, e giacque immobile,supino ... con le zampine impotenti puntate verso la cima degli alberi. Un filo di sangue gli colo' dal becco e macchio' la foglia che aveva sotto la testa. Fatso s'irrigidi' sulla spalla di Peter, e il lupo balzo' ritto sulle zampe. [.....] Peter protesto', paralizzato dalla paura, "Non sapevo. Non avevo mai colpito creature vive, prima d'ora. Ho sempre scagliato il bastone contro altri bersagli....". "Ma tu l'hai ucciso e non si deve mai uccidere". [.....] "Te l'avevo detto che il bastone andava veloce".

"Un arco e una freccia?" disse alla fine Joshua, "cosa sono un arco e una freccia?". "E cos'erano?" penso Jenkins. "Cosa sono un arco e una freccia? Il principio della fine. Sono i sentieri tortuosi che conducono alla strada ruggente della guerra. Sono un gioco e un'arma e un trionfo dell'ingegno umano. Sono i vagiti di una bomba atomica. Sono il simbolo di un sistema di vita. [.....] E sono una cosa dimenticata. E imparata di nuovo. E' la cosa di cui ho sempre avuto paura. [.....] Un tempo pensavo che l'uomo fosse partito con il piede sbagliato, avesse preso la direzione errata. Ma ora capisco di essermi sbagliato. C'e' una e una strada sola che l'uomo puo' percorrere .... la strada dell'arco e della freccia. [.....] Io ho tolto loro le armi, non solo dalle loro mani ma anche dalle loro menti. [.....] Ma e' stato tempo sprecato" disse tra se' Jenkins. "Adesso so che e' stato tempo sprecato. Perche' un uomo inventera' sempre un arco e una freccia." [.....] "La prossima volta" disse Jenkins con calma " dovrai usare una corda piu' forte. Ti faro' vedere come si fa. E una punta d'acciaio per la tua freccia ....". "Per la mia .. cosa?" [chiese Peter]. "Freccia. Il bastone da lancio e' una freccia. Il bastone e la corda si chiamano arco. Il tutto si chiama arco e frecce. Peter curvo' le spalle "Allora non sono stato il primo?". Jenkins scosse la testa "No, non sei stato il primo". [.....] "Si" [penso' Jenkins] "tra poco dovro' chiamarli tutti e dar loro la notizia. Dire loro che sono soli. Spiegare loro il perche'. Dirgli che possono fare tutto quello che vogliono. Perche' questo e' un mondo nuovo. Dovro' avvertirli delle ombre. Benche' questa sia la cosa meno importante. L'uomo ha un modo particolarissimo di affrontare le cose che gli sbarrano la strada". Jenkins sospiro', "Che il Signore aiuti le ombre", si disse.
da "Anni senza fine" Clifford D. Simak

Le frecce non servono a niente se restano in faretra.
da "Green Arrow" Ed. Play Press

La liberta' e' una freccia d'argento lanciata su un lago quieto di montagna. Manda cerchi d'acqua verso riva finche' tutto il lago ne sente parlare, tanti cerchi d'acqua finche' qualcuno si tuffa a cercare.
da "Dylan Dog n. 135 - Scanner" Ed. S. Bonelli

"Ho qualcosa da farti vedere, ragazzo mio". Capii subito, dal tono di malcelato trionfo della sua voce, che si avvicinavano guai grossi. Lo seguii addentrandomi con lui nella foresta, e dopo una lunga camminata sbucammo in una radura. "Ecco il mio piccolo laboratorio" e mi indico' con orgoglio tante cataste ordinate di bastoni tagliati a lunghezza variabile tra un metro e un metro e mezzo, tutti scrupolosamente etichettati con le foglie dell' albero da cui provenivano e disposti in file diritte. "E' stato un lavoro lunghissimo" spiego' papa'. "Ho cominciato, come vedi, con il sommacco, poi ho continuato con olivo, podocarpo, acajou, mangrovia, sandalo, jacaranda, afrormosia e ngulu. Ho provato perfino con mogano, ebano e tek. Avevo tentato, ovviamente, con il bambu'; ma, a parte l'avermi suggerito l'idea, si e' rivelato inservibile. Potra' magari avere un futuro nelle costruzioni, ma io proprio lo detesto. Ho provato il fico, il tamarindo, il jimbo e perfino l'acacia: ma solo quando sono giunto al legno di tasso mi e' parso di avere in mano un'essenza davvero promettente. Allora mi sono concentrato su questo: tutti i bastoni che vedi li' sono di tasso. Se e' troppo verde non ha elasticita', se e' troppo secco si spezza; e' indispensabile tagliarlo al momento giusto, e poi con la stagionatura migliora - ma sono ancora agli inizi dei miei esperimenti. Quanto alla corda, ho provato tutte le soluzioni immaginabili, e mi risulta che la migliore si ottiene impiegando tendini di elefante - quelli degli arti, beninteso. Abbastanza buona anche quella che si ottiene con i viticci della salsapariglia. Per i dardi va bene qualunque buon legno diritto e leggero, come il sandalo, ad esempio. Evita le essenze pesanti, che danno maggiore penetrazione ma riducono indebitamente la gittata". "Ma di che diavolo stai parlando?" gli domandai, dopo un bel po' che andava avanti. "Del tiro con l'arco" rispose lui, con semplicita'. "So che e' un po' prematuro, in realta', ma non ho resistito alla tentazione di provarci subito. Wilbur vi ha dato un bell'aiuto, con le bolas, e sono convinto che Oswald finira' con l'imbattersi nel principio del boomerang, quando gli saranno venute le vene varicose come a me. Tuttavia, non c'e' dubbio che l'arma definitiva e' questa. Vuoi vedere?". E cosi' dicendo, papa' impugno' il primo arco mai costruito al mondo.

Oswald apporto' qualche lieve miglioramento all'arma ..... Ho dimenticato di cosa si trattasse esattamente - penne in coda al proiettile, mi sembra. Papa' ne fu entusiasta. "L'invenzione e' un lavoro di squadra" dichiaro'.I primi tiri andarono benissimo; ma, quando fu il mio turno, probabilmente mi tocco' una freccia difettosa .... storta, o priva delle penne ....e papa' si era imprudentemente fatto avanti per raccogliere quella che aveva scagliato lui. Cadde senza un lamento.

da "Il piu' grande uomo scimmia del Pleistocene" di Roy Lewis

[Robin Hood e' vecchio e lui e la sua Marian sono vicini alla fine, accanto a loro il fedele scudiero, Robin chiede arco e frecce per un ultimo tiro]
Robin - "Non importa ...."
Marion - "Robin ....... che succede ? ......"
Robin - "Non importa ..... non importa"
Marion - "No ... no"
Robin (rivolto allo scudiero) - "Dammi l'arco, quando la freccia tocchera' terra, mettici vicini, e lasciaci"
da "Robin e Marian, 1976"

"Mamma"
"Oh, tesoro mio! Mi dispiace di non poterti accompagnare il primo giorno di scuola in un nuovo istituto, ma per prendere il concorde dobbiamo essere sul primo volo del mattino."
"Mi compri uno di quegli archi francesi di cui ti ho parlato?"
"Non pensi di averne abbastanza di archi?"
"E tu non hai abbastanza cavalli?"

"Tu usi lo sgancio?"
"Si esatto"
"Come mai?"
"Perche', caro Mc Allister, aumenta la tua precisione. In caso tu non l'abbia notato, ho appena messo due frecce dentro al nove"

"La cosa piu' importante nel tiro con l'arco, e' che tu sia completamente rilassato al momento di tirare. L'arco e' ben teso, la corda e' tirata al massimo ma tu sei completamente a tuo agio"
"Stupendo"
"Coraggio, prova tu. Tendi la corda un paio di volte per abituarti. Bene ottimo tiro! Bravo! Dai Will"
"E' dura da tendere"
"All'inizio si', poi diventa piu' facile quando i muscoli del braccio si rinforzano. Bel tiro!"
da "Robin Hood in internet, 1996"

Allora Bard tese l'arco al massimo. Il drago tornava volteggiando, volando basso, e mentre si avvicinava la luna si levo' sopra la riva orientale e inargento' le sue grandi ali.
"Freccia!" disse l'arciere.
"Freccia nera! Ti ho conservata per ultima, non mi hai mai tradito e io ti ho sempre recuperata. Ti ho avuta da mio padre ed egli ti ebbe dai suoi antenati. Se veramente provieni dalla fornace del vero re sotto la montagna, va' ora dritta al bersaglio, e buona fortuna"
Il drago piombo' ancora una volta piu' in basso che mai, mentre virava esi tuffava giu', il suo ventre brillo' bianco per la luce scintillante delle gemme sotto la luna, tranne che in un punto. Il grande arco vibro', la freccia nera schizzo' via dalla corda, puntando dritta alla zona scoperta sulla sinistra del petto, dove la zampa anteriore si scostava di molto dal corpo. Li' si conficco' s spari', punta, asta e piuma, tanto fiero era stato il suo volo.
da "Lo Hobbit - J.R.R. Tolkien"

"Saddle my horse as i drink my last ale
bow string and steel will prevail"
da "The crown and the ring - Manowar"


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