Bush nel ciclone: gli americani lo criticano

Secondo il Washington Post, Bush sapeva tutto sugli attentati. La popolarità del presidente è ai minimi storici: da un sondaggio emerge che avrebbe dovuto avvertire del rischio di attacchi.



WASHINGTON – Bush sapeva che al-Qaeda avrebbe colpito gli Stati Uniti. E non solo un generico obiettivo americano all'estero. Secondo quanto annunciato da Bob Woodward, il giornalista del Washington Post che fece scoppiare lo scandalo Watergate, il presidente americano aveva ricevuto il 6 agosto precedente l'attentato alle Torri Gemelle una nota dell'intelligence statunitense che lo allertava su un possibile attentato all'interno del Paese e Osama Bin Laden il mandante dell'attacco. Non solo, Bush avrebbe ricevuto anche una lista di nomi di possibili kamikaze, allievi delle scuole di volo americane. Ma Bush ignorò il rapporto che proveniva dai servizi segreti inglesi "perché poco dettagliato".
In suo soccorso accorre il suo predecessore, Bill Clinton, in questo in aperta divergenza con la moglie Hillary, senatrice di New York e molto critica nei confronti di Bush. Pur di mettersi al riparo dall'accusa di avere sottovalutato la minaccia terroristica già lanciata nel 1999, l'ex presidente Usa toglie le castagne dal fuoco anche al suo successore e dice che il rapporto della Cia che, fin dal 1999, segnalava rischi di attacchi suicidi con aerei dirottati ''aveva scarso valore d'intelligence''.

Comunque, anche se ai minimi storici dalla sua entrata in politica, la popolarità del presidente George W. Bush rimane alta (73%), nonostante le polemiche sulla gestione dei rapporti d'intelligence pervenuti all'Amministrazione prima dell'11 Settembre sulla possibilità di attacchi terroristici con dirottamenti aerei. Lo dice un sodaggio condotto dal settimanale Newsweek : anche se il 67% degli intervistati è convinta che un allarme pubblico avrebbe evitato le stragi.

Bush continua a difendersi dalle accuse di non aver fatto tutto il necessario per prevenire gli attacchi dell'11 settembre – attentati che costarono la vita a oltre tremila persone. Ma la sua credibilità è minata dai sospetti, alimentati anche dal fatto che quotidianamente vengono pubblicate notizie di segnalazioni precedenti gli attentati su sospetti presenti negli Stati Uniti in procinto di terminare lezioni di volo.
Sul banco degli imputati quindi non finisce solo la massima carica dello stato federale ma anche i vertici dei servizi di sicurezza nazionali incapaci, secondo l'opinione pubblica americana, di aver sventato l'attentato contro gli States.

L'allarme terrorismo rimane comunque ancora alto. Le informazioni su possibili attentati terroristici si moltiplicano in tutto il mondo. L'ultimo riguarda la Turchia. Il Dipartimento di Stato americano ha comunicato di avere ricevuto informazioni "non confermate e frammentarie" di un possibile attentato nel Paese mettendo ancora una volta in guardia gli americani che potrebbero trovarsi nella zona.
Washington ha annunciato che, un gruppo terroristico non meglio specificato, potrebbe avere potrebbe avere in corso i preparativi per un attacco che tra i bersagli avrebbe anche l'aviazione civile. "Il governo turco ha già adottato tutte le misure precauzionali necessarie", spiega il dipartimento di Stato, e "Usa e Turchia proseguono i loro contatti e la loro piena collaborazione nella guerra al terrorismo".

(Fonte: IlNuovo.it 18-5-02)