Fbi: "Attacchi inevitabili"
E Bush vola in Europa



Giampaolo Pioli
NEW YORK - Circondato da furiose critiche politiche, rincorso da una minaccia reale di nuovi attentati terroristici, che adesso prevedono anche l'uso di kamikaze imbottiti di tritolo che si fanno saltare in aria come a Gerusalemme anche nelle maggiori città americane, il presidente Bush parte domani per il suo importante "viaggio del disarmo" in Europa, lasciando in patria un clima misto di allerta e incredulità. Il capo dell'Fbi, Mueller, dice: "Non saremo mai in grado di fermare i terroristi suicidi, impossibile infiltrarsi nelle loro organizzazioni?" . E a Disneyworld scatta la paura per l'inquinamento dell'acqua.
Quattro capitali
Per Bush prima tappa mercoledì sera a Berlino l'ultima il 28 maggio a Roma con la firma dell'ingresso della Russia nella Nato e l'incontro dal Papa. Quattro capitali in pochi giorni con un'agenda molto densa che si concentra oltre che sul terrorismo, sul nuovo trattato di riduzione delle armi nucleari e sui patti strategici sull'energia.
Blindato sull'Air Force One ma anche a Parigi, Mosca e Pratica di Mare, Bush arriva in Europa per seppellire definitivamente i simboli della guerra fredda, in un momento di "quasi gelo" col vecchio continente e a quattro settimane esatte dal vertice del G-8 che si terrà sulle montagne canadesi di Kananakis lontano da "no global" e contestatori in genere. Dietro le foto di gruppo sorridenti i paesi europei hanno con l'America forti contenziosi commerciali. L'UE non condivide molti passaggi Usa sulla politica Medio Orientale e tanto Chirac come Schroeder non hanno mai gradito la linea un po' arrogante del presidente texano che dice di ascoltare i partner ma in realtà detta sempre lui le condizioni. Inoltre Bush non fa più mistero di considerare "un vero capitale" il suo rapporto personale con Putin E' comprensibile quindi che sia in Germania che in Francia, ma stando ai sondaggi anche in Russia tra la gente, il capo della Casa Bianca non troverà in questi giorni un calore da "nuovo fratello".
Guerra al terrorismo
L'arma unificante dell'amministrazione americana rimane la lotta al terrorismo anche se nel suo nome l'America non ha esitato ad andare per la propria strada accentuando il suo spirito super-protezionista. A voler ben guardare, sembra quasi che questo viaggio pensato solo per Mosca e Leningrado al quale successivamente si sono aggiunte la visita ai resti del "muro" di Berlino, le spiagge della Normandia e la firma di Roma per la Nato, sia una mossa diplomatica dell'amministrazione repubblicana compreso l'invio in avanscoperta della first lady Laura, per ricucire l'amicizia con gli "esclusi" e recuperare parte del terreno perduto in questi mesi.
Ma è soprattutto con Putin che Bush vuole parlare. Lo considera il più grande partner strategico dell'America di questi giorni. Gli ha promesso un collaborazione anche nello scudo spaziale. L'America vuole che il 13 giugno, giorno di scadenza del trattato ABM dal quale gli Stati Uniti si sono unilateralmente sfilati per dedicarsi al proprio ombrello stellare, passi senza incidenti e senza drammatizzazioni dando immediato vigore alle nuove intese. L'integrazione dell'economia russa nel sistema mondiale col passaggio concreto da G-7 a G-8 è uno degli obiettivi irrinunciabili di Putin. Così come il suo ingresso nel WTO, l'Organizzazione del Commercio Mondiale che ha già salutato la presenza della Cina.

Fonte:
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net. Collaborazione di Carmelo Scuderi.