L'IPOTESI DEL CONGLOMERATO di Mario Cingolani

Biologo, già presidente Centro Ufologico Nazionale (+).

A proposito dei dischi volanti, penso sia interessante una riflessione, che io ho ribattezzato ipotesi del conglomerato. Forse noi ufologi abbiamo commesso un grande errore. Siamo partiti dal presupposto che i dischi volanti abbiano un'origine monogenica, cioè che vengano tutti da uno stesso pianeta e siano guidati dagli esponenti di un'unica razza. In realtà gli UFO potrebbero essere un conglomerato, un coacervo di elementi che creano un fenomeno di origine poligenica. Ovvero, possono esistere varie tipologie, tutte diverse. In poche parole, siamo visitati da razze diverse. A questa ipotesi sono arrivato catalogando le varie tipologie di dischi volanti. Sappiamo che uno degli UFO visti da Kenneth Arnold nel 1947 aveva una particolare struttura, segnalata nuovamente sul finire degli anni Ottanta a Crosia, in Calabria, e in Belgio fra il 1989 ed il 1990. Questi dischi erano circolari, con degli alettoni ed un foro centrale ed erano ben differenti dal cosiddetto sigaro adamskiano, una sorta di fuso che emetteva dei dischi più piccoli. Una testimonianza (inedita) di questo tipo mi è arrivata da Numana, presso Ancona, ove un alto funzionario, una sera, ha scorto nel cielo un oggetto sigariforme dal quale entravano ed uscivano ripetutamente quattro o cinque oggetti in formazione. Ordigni di questo tipo sono stati segnalati anche ad Oloron, in Francia. Esiste poi una terza tipologia, quella del disco che spara al suolo quattro fasci di luce tronca. Oggetti con queste caratteristiche sono stati segnalati al Albloche, in Francia, in Nuova Guinea ma anche in Italia, a Guidonia.

Abbiamo dunque a che fare con oggetti molto diversi, molto probabilmente di origine diversa. L'insieme di tutte queste manifestazioni crea il fenomeno UFO, un conglomerato di eventi diversissimi e forse indipendenti.