DIAZ MIETE SUCCESSI IN VENETO

E grande folla anche all'incontro milanese, ma pubblico deluso per le poche foto mostrate e per contro per la mole di insegnamenti filosofici noiosi.

Da Il Gazzettino ed. Pordenone - Lunedì, 13 Maggio 2002

Maniago - (a.p.) Incontri ravvicinati del terzo tipo ieri sera al teatro Verdi di Maniago: se ne è parlato, in una sala gremita di pubblico, nella conferenza del ricercatore messicano Carlos Diaz, la persona che rappresenta il "caso" più importante nella discussa storia dei presunti contatti fra terrestri e alieni. Diaz si dice in grado di "comunicare" con le entità extraterrestri, e quindi di prevederne gli avvistamenti. Ultimamente ha programmato ben 7 incontri con gli "esseri di Luce", fornendone in anticipo data e orario. Diaz inoltre sostiene di riuscire a vedere e fotografare, da venti anni, Ufo a Tepoztlan, nei pressi di Morelos, in Messico. I numerosi scienziati che in questi anni hanno indagato sul suo caso hanno raggiunto conclusioni contrastanti. Pare sia stato invitato due volte nella sede dell'Onu per discutere del suo "dossier Ufo".

Il ricercatore ha intrattenuto il pubblico con discorsi generali di introduzione alla materia dell'ufologia; ha poi raccontato gli episodi riguardanti i suoi primi avvistamenti in Messico negli Anni '70 e ha presentato qualche documento a supporto delle sue teorie, dove venivano mostrati i contesti in cui avvengono gli incontri con le forme aliene (che gli si presentano sotto forma di una luce pulsante e colorata che cambia intensità).

Al dibattito ha preso parte anche il ricercatore-ufologo pordenonese Antonio Chiumiento (che nella sua attività ha raccolto più di 1.200 testimonianze di avvistamenti Ufo) che ha analizzato episodi avvenuti qualche anno fa a Maniago, Malnisio, Aviano e Arba (dove erano apparsi anomali "pittogrammi" di forma circolare nei campi di grano) e che ha portato testimonianze filmate di incontri ravvicinati avvenuti nel triveneto.
Collaborazione: Gildo Persone'.