Galileo, la rete satelitare europea che spiazzerà Echelon

L'Europa dal 2008 avrà il suo sistema satellitare, il Gps statunitense avrà dunque un concorrente e per Echelon sarà più difficile origliare le comunicazioni della Ue.

Il progetto da 3,4 miliardi di euro è entrato definitivamente nella fase della concretezza con la decisione del Consiglio dei ministri dei trasporti della Ue di ieri. Per il piano finanziario, sono stati sbloccati fondi per 1.100 euro, di cui la metà a carico dell'Esa (l'Agenzia europea spaziale) e i restanti 550 milioni di euro a carico della Ue. Di questi, 100 sono già stati spesi, pertanto lo sblocco dei crediti riguarda fondi per i 450 milioni di euro restanti.

I Quindici hanno ricomposto anche le diversità di vedute sulla costituzione dell'impresa comune per la gestione della fase di sviluppo del programma di navigazione satellitare. I ministri hanno accolto la richiesta, sostenuta soprattutto dalla Gran Bretagna (che ha così superato le resistenze residue al progetto), di limitare alla sola componente pubblica il capitale sociale dell'impresa, escludendo il settore privato, durante la prima fase di attuazione. Ai privati si aprirà nella seconda fase di implementazione del progetto per la quale sarà lanciata una gara d'appalto, aperta alle offerte migliori. In questa fase avverrà il lancio nell'orbita spaziale dei 30 satelliti del sistema. La sede della impresa comune - è stato concordato - sarà a Bruxelles.

Romano Prodi accoglie con soddisfazione il via libera al progetto Galileo e si dice "convinto che sarà un successo": "È un'iniziativa della Commissione Ue - afferma in un commento alla odierna decisione dei ministri dei trasporti dell'Ue - e qualcosa che ho personalmente promosso da lungo tempo. Galileo è veramente un'innovazione europea, creerà 150 mila posti di lavoro e genererà introiti per 10 miliardi di euro l'anno. Porterà una assai necessaria e sana competizione nel mondo della radionavigazione, che è stato monopolizzato e controllato dalle autorità militari americane e russe. Con Galileo - conclude il presidente della Commissione - la gente potrà finalmente contare su un sistema che è tecnologicamente almeno altrettanto avanzato degli altri e che dipende dai bisogni di chi lo usa".

"Oggi è una giornata molto importante per l'Unione europea": è il commento della commissaria Ue ai trasporti Loyola De Palacio all'approvazione da parte del Consiglio del progetto Galileo. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di turno del consiglio, il ministro spagnolo Francisco Alvarez Cascos: "L'accordo raggiunto premia la perseveranza della Commissione europea e del Consiglio", ha detto. "Oggi l'Unione europea ha deciso di avere un ruolo sovrano in un settore strategico".

Ramoscello d'ulivo dagli Usa. Gli Stati Uniti sono "interessati a cooperare con l'Ue per assicurare che il sistema Galileo sia compatibile con il Gps americano e produca benefici per tutti gli utenti a livello mondiale", la dichiarazione .
Il sistema Galileo dovrebbe diventare operativo dal 2008, quando 30 satelliti in orbita circolare intorno alla terra ad un'altitudine di 24.000 chilometri offriranno la possibilità di individuare l'esatta posizione di un veicolo, una barca, un aereo (o qualsiasi altro oggetto) sul pianeta con uno scarto massimo di 4 metri. Oltre ai satelliti ci saranno 14 stazioni al suolo in vari punti del globo, connesse a quella centrale europea, che terranno sotto controllo la posizione dei satelliti e il loro funzionamento.

I riflessi di Galileo, che avrà un uso solo civile, saranno numerosi e capaci di produrre vantaggi e risparmi in diversi settori dell'economia: gestione del traffico aereo, ferroviario e stradale (con la possibilità di interventi per ridurre gli ingorghi e le code o limitare il numero di incidenti), agricoltura e pesca, protezione civile, attività di prospezione petrolifera, opere pubbliche.

Fonte: Il Gazzettino, 28 marzo 2002.