JOHN JOHN DOVEVA MORIRE

Nuovi esplosivi documenti dimostrerebbero che John Kennedy junior venne ucciso per ordine dei servizi segreti americani

John Kennedy junior torna a far discutere i giornali americani, ad un anno esatto di distanza dallo sfortunato incidente aereo in cui perse la vita assieme alla moglie Carolyn Bessette ed alla cognata Lauren; e se ne riparla a ragion veduta: in questa triste storia gli ingredienti per un "X-files" ci sono tutti; si va dall'incidente aereo, occorso la notte del 16 luglio 1999 nel tristemente noto Triangolo delle Bermuda (per chi non se ne fosse reso conto) alla "maledizione" della famiglia Kennedy, i cui membri sono larga parte morti in circostanze misteriose (vedi box). L'ultima novità, sparata in estate in prima pagina sul "National Enquirer" documenti alla mano, è che Carolyn Bassette sarebbe stata incinta, e la gravidanza venne tenuta nascosta perché invisa alla famiglia Kennedy. Già perché la nascita di un erede che avesse raccolto nelle proprie mani l'immensa fortuna dei Kennedy e dei Bessette pare non fosse affatto gradita al clan patriarcale Kennedy, decisamente intenzionati a favorire la carriera politica di altri membri della famiglia o di politici "amici", per poter mantenere ben saldi nelle proprie mani ricchezze e denaro. Sembra difatti, assicurano infatti ambienti molto vicini al giovane Kennedy, che "John John" fosse in procinto di dire di sì all'invito rivoltogli dai democratici per concorrere alla presidenza degli USA alle prossime elezioni. In tal caso avrebbe sicuramente sconfitto gli altri candidati, dal vicepresidente Al Gore ad Elizabeth Dole e George Bush junior (quest'ultimo figlio dell'ex capo della CIA, il servizio segreto americano, ed ex presidente George Bush. Questo fatto spinse ad ipotizzare che dietro la tragedia vi fosse la lunga mano dei servizi segreti).

L'AEREO VENNE SABOTATO?

E così prende corpo l'ipotesi del sabotaggio, dell'incidente aereo provocato. Sinora non vi era un vero movente, che potesse darne ragione; ma dopo che il "National Enquirer" ha scoperto la gravidanza di Carolyn, la situazione è cambiata. Il settimanale americano ha sottolineato che il corpo della signora Bessette non venne sottoposto ad autopsia, ma immediatamente cremato e le ceneri buttate in mare (con tutta la fatica fatta per recuperare le salme proprio dalle acque!); puntualizzò poi che nessun membro del clan senatoriale Kennedy partecipò alle esequie, forse avendo la coscienza sporca o forse per lanciare un segreto messaggio a quei politici amici favoriti dalla scomparsa del candidato preferito. La verità, sfortunatamente, non la si saprà mai. Il velivolo pilotato da John John, un Piper 32 Saratoga 2HP, non era provvisto di "scatola nera", per cui è stato impossibile ricostruire esattamente cosa accadde nei minuti precedenti l'incidente. Si sa soltanto che il gruppo era diretto alla residenza di famiglia a Martha's Vineyard e che l'aereo era stato acquistato usato dal giovane Kennedy che, tra l'altro, aveva il brevetto di pilota da soli quattro mesi. Sciagura, si disse. Ma all'epoca furono in pochi a crederlo, a cominciare dalla sua amica giornalista Lurer Lawrence che scrisse sulla stampa: "John John era ossessionato dall'idea che qualcuno potesse assassinarlo, come era avvenuto per suo padre e per suo zio Robert".
Verità o menzogne? Certo, l'Enquirer non brilla per l'attendibilità, ma è sicuro che di misteri, attorno alla famiglia Kennedy, ve ne sono molti.

SALTA FUORI LA DROGA

Un'altra versione vuole che John e Carolyn, la coppia d'oro d'America, fossero in realtà sul punto di divorziare. Lei aveva già contattato un avvocato e lui era sul punto di informare lo zio Ted che il matrimonio, celebrato nel settembre del 1996, era finito. Lo rivelava in esclusiva il quotidiano britannico "Daily Mail", che riportava la testimonianza di un anonimo amico. Questi diceva: "I guai tra i due erano cominciati quasi subito. Lei non aveva retto allo stress di trovarsi continuamente sotto i riflettori e aveva reagito come un cerbiatto impaurito, era diventata insicura, inquieta. Raramente si avventurava fuori di casa. Il medico le aveva prescritto degli antidepressivi e lei era tornata a un vecchio amore, la cocaina. Lui intanto lanciava la sua rivista George, passava le serate nei bar con gli amici e quando tornava a casa trovava una moglie oscillante fra alti e bassi. John odiava che lei prendesse la cocaina e spesso se ne lamentava. La droga fece diventare Carolyn paranoica. Si convinse che il marito la tradiva e assunse anche un investigatore privato per smascherarlo. Ma, a quanto risulta agli amici, lui le rimase fedele fino alla fine, malgrado lei si fosse trasferita già da diciotto mesi a dormire nella camera degli ospiti. Ma il 12 luglio Carolyn, dopo aver interrotto una seduta con un consulente matrimoniale, era rimasta fuori casa, senza dare notizia di sé, per due giorni. 'Hai esagerato. Prendi la tua roba ed esci dalla mia casa e dalla mia vita', disse John durante una burrascosa telefonata con Carolyn il 14 luglio. Il comportamento irresponsabile di lei aveva convinto l'affascinante figlio del defunto presidente Kennedy che non c'erano più speranze di salvare un matrimonio distrutto da gelosia, droga, liti violente e dalla celebrità".

TESCHI ED OSSA

Ma c'è anche un'altra verità. Se fosse stato eletto, John John sarebbe stato un politico alquanto scomodo, come suo padre John Fitzgerald. Sin da quando aveva fondato la rivista patinata George (lanciata nel settembre del 1995) non aveva perso occasione per lanciare strali contro i principali politici del Paese. E così emerge un'altra ipotesi, che la prematura dipartita di John John sia stata decisa da una società segreta politica di cui faceva parte il suo principale avversario politico George Bush junior, la "teschi e ossa"; apparentemente essa è solo un circolo studentesco; in realtà sarebbe una vera e propria setta il cui fine è scegliere i migliori studenti per avviarli alla politica, creando una sorta di "governo ombra" che illegalmente dirigerebbe di nascosto la politica interna ed estera degli Stati Uniti. Della confraternita, la cui esistenza è stata denunziata recentemente persino in un film ("The Skulls - I teschi") avrebbero fatto parte leader come Kissinger, futuri membri della CIA e ben tre presidenti americani (Ford, Reagan e Bush). Poiché la candidatura alle elezioni di John John avrebbe potuto mettere in difficoltà il figlio di Bush, la "Teschi ed ossa" avrebbe deciso di eliminarlo boicottando il suo aereo. Questa era una delle tante voci alimentate nei newsgroups (i "luoghi di discussione" comuni) di Internet. La morte di John Kennedy junior scatenò difatti in Rete un putiferio; da tutte le parti del mondo arrivarono, ai siti che si occupavano della tragedia, messaggi di cordoglio ma anche di denunzia: "É stato ucciso dalla mafia", dissero alcuni; "l'aereo è stato risucchiato in buco nero"; scrissero altri; "c'entrano la CIA e i servizi segreti"; "l'hanno abbattuto perché stava per rivelare il nome dell'assassino del padre". E ancora: "La morte è da ricollegare alla rivista, George, che aveva fondato e che evidentemente dava fastidio a qualcuno". Insomma, di stupidaggini ne hanno scritte molte.

UCCIDETE IL PRESIDENTE

Ma la rivelazione più sensazionale emerge da alcuni documenti custoditi gelosamente dai servizi segreti americani; li avrebbero trovati le spie sovietiche che, dopo averli fotocopiati illegalmente, li hanno spediti ai giornali statunitensi, per mettere chiaramente in imbarazzo il governatore Bush. A parlare è un certo John Doe (nome chiaramente inventato), sedicente agente segreto, che racconta di un incontro al vertice fra politici, magnati della finanza ed il capo dei servizi segreti USA a Langley, Virginia, nella sede della CIA. "L'incontro avvenne a porte chiuse una settimana prima del tragico e finto incidente. Sapevamo che John John non andava d'accordo con la moglie e prevedevamo che prima o poi si sarebbero lasciati. Sapevamo anche che il futuro presidente, tale lo davano i nostri sondaggi, aveva da poco comperato un Piper Saratoga; ci era anche noto che intendesse ritirarsi per un po' a Martha's Vineyard, la residenza di famiglia, per una seconda luna di miele; stava cercando di salvare il suo matrimonio alla vigilia delle elezioni; un divorzio era quanto di più dannoso un candidato presidenziale potesse rischiare per la propria immagine. Da tempo le grandi multinazionali americane esercitavano pressioni perché trovassimo qualcosa di compromettente per distruggere l'immagine di John John. É una tecnica consolidata, quando un candidato si dimostra troppo ribelle verso la lobby economico-finanziaria che veramente governa in America; avevamo già agito in maniera analoga con Clinton, quando concorse contro l'ex capo della CIA George Bush. Ci bastò frugare nei nostri schedari, ove abbiamo raccolto i segreti di oltre tre milioni e mezzo di persone influenti, per scoprire che il giovane Bill faceva uso di stupefacenti ed era stato contrario all'intervento degli USA in Vietnam. All'epoca però non riuscimmo a screditarne l'immagine a sufficienza, e venne eletto. Non vi riuscimmo nemmeno con lo scandalo Lewinsky. Per questo motivo le grandi multinazionali, note come "Commissione Trilaterale", decisero che con John John si dovessero usare sistemi più radicali, gli stessi usati per suo padre. All'epoca dell'omicidio di Dallas la colpa venne addossa a Lee Oswald, uno psicopatico che era stato condizionato con droghe ed ipnosi dagli stessi servizi segreti deviati americani; dopo che sparò a John Fitzgerald Kennedy, lo facemmo eliminare, per evitare che parlasse. Ma se si guardano i filmati dell'epoca, si noterà, tra i cespugli che vengono sfiorati dalla macchina presidenziale, un nostro uomo armato di fucile. Fu lui che veramente uccise JFK. Con il figlio, decidemmo di fare la stessa cosa. In più, il fatto che i Piper Saratoga venissero costruiti senza scatola nera fu per noi una manna dal cielo. Sulla rivista George John John aveva più volte attaccato e dato filo da torcere ad eminenti politici concorrenti, i Bush in testa (e questi ultimi sono appoggiati dalla CIA). E così decretammo la sua fine. Un nostro agente infiltrato nella redazione di George ci mise al corrente del giorno della sua partenza e dell'orario; far boicottare i comandi dell'aereo fu un gioco da ragazzi...".
La stupefacente rivelazione ha avuto, prevedibilmente, un'incredibile eco, ma pochi in America vi hanno veramente prestato fede, in quanto la pretesa dichiarazione è stata fatta filtrare anonimamente via Internet, in modo tale che non si potesse risalire né al fantomatico John Doe né addirittura alla persona che aveva creato il sito intitolato "John John, un omicidio". Inutile dire che né i Bush né la CIA hanno risposto alle accuse e la stessa stampa locale ha infine liquidato la faccenda come l'ennesima leggenda urbana, frutto della mente di qualche mitomane. E di 'voci' di questo tipo in Rete ne sono circolate a bizzeffe. "Speriamo ritrovino i corpi", diceva uno degli ultimi messaggi dopo la tragedia, "altrimenti John John farà la fine di Elvis Presley e tra vent'anni ci sarà qualcuno che dirà: è tutto un bluff, è ancora in giro".
Ma John John non c'è più. Il suo corpo, strappato al mare, al mare è stato restituito. Molto in fretta, sin troppo per non sospettare che non vi sia sotto qualche complotto...


LA FAMIGLIA MALEDETTA

John John e Carolyn Bessette non sono le uniche vittime della maledizione che sembra gravare da tre generazioni sulla famiglia Kennedy.

Joseph Kennedy junior morì in missione durante la Seconda Guerra Mondiale.

Kathleen Kennedy morì nel 1948 in un incidente aereo.

Bob Kennedy venne assassinato il 5 giugno 1968 a Los Angeles.

John Fitzgerald Kennedy venne ucciso a Dallas il 22 novembre 1963 dal "pistolero solitario" Lee Oswald. In realtà la dinamica dell'assassinio, e l'immediata uccisione del killer, nascondono molti segreti.

Ted Kennedy ebbe la carriera politica rovinata dopo la misteriosa morte della segretaria in un incidente d'auto (si disse che era stata uccisa).

Edward Kennedy si ammalò di tumore e subì l'amputazione di una gamba.

David Kennedy venne stroncato da un'overdose nel 1984.


LE SOCIETÀ SEGRETE

Molti studiosi americani ritengono che negli Stati Uniti il potere non sia nelle mani del presidente e del Congresso, ma di diverse società segrete, composte da politici, militari, magnati della finanza ed agenti segreti. Essi farebbero parte di un "governo invisibile" o "governo ombra" che esercita fortissime pressioni sulle più alte cariche dello Stato, pur di indirizzare la politica estera ed interna secondo i propri voleri.

Il governo ombra era noto, ai tempi di Kissinger, con il nome di "Gruppo Speciale 54/12" o "OCB"; la sua esistenza venne denunziata nel 1967 dai giornalisti David Wise e Thomas Ross nel libro "Il governo invisibile"; in seguito il giornalista Dan Smooth e l'ex agente CIA Philip Agee ne confermarono l'esistenza.

Un'altra setta molto attiva è la "Teschi ed ossa", che forgia le nuove leve del governo invisibile; ci sono poi gli "Illuminati", un gruppo mistico-esoterico che recluta personaggi importanti nel mondo della politica, dell'industria e del cinema (come l'attrice Jane Mansfield); coordina negli Stati Uniti tutte le sette sataniche ed ha come unico fine il raggiungimento del potere assoluto; è diretto da un fantomatico "Maestro del Mondo" che vivrebbe in Scozia. Il "Gruppo Bildeberg" prende il nome dall'hotel olandese ove è solito riunirsi; di esso fanno parte i più ricchi magnati dell'industria internazionale; suo scopo è gestire il pianeta in maniera tale da spremere continuamente le masse (sarebbe responsabile dell'introduzione dei cibi geneticamente modificati, nonostante il parere contrario di molte nazioni); infine la "Trilateral Commission" o Commissione Trilaterale è l'unico gruppo ufficialmente riconosciuto; i suoi vertici sono composti da europei, americani e giapponesi (da cui il nome Trilaterale); ha fra i suoi membri importanti politici italiani ed ha come fine palese il buon andamento dell'economia mondiale. Ma i maldicenti sostengono che il vero scopo sia invece il controllo del pianeta.