INCIDENTE AEREO SU MILANO, I PRIMI DUBBI

Pera: attentato! Ma poi corregge. Ma intanto i conti non tornano

Riceviamo la seguente lettera:

"E' molto strano questo 'incidente'. L'aereo è entrato in orizzontale prendendo il Pirellone di fronte. Infatti se guardate le immagini di profilo, vedrete che è passato da una parte all'altra del piano. Questo succede se l'aereo arriva in volo orizzontale. Se diversamente stesse precipitando l'impatto sarebbe stato su un 'unica facciata, dall'alto verso il basso. Gli aerei hanno poi un avvisatore acustico di bassa quota, che entra in funzione a quell'altezza. Anche se il pilota non avesse guardato dove andava, di sicuro l'allarme sarebbe entrato in funzione. Forse si è disabilitato perché aveva il carrello fuori. Ma comunque l' ILS (sentiero strumentale radar che guida l'aereo sul sentiero di discesa) era fuori asse. Forse l'aereo era troppo piccolo e non aveva un ILS (anche se poco costoso e ormai lo hanno tutti...).
Forse non è esploso perché era a corto di carburante, anche se ritengo che abbia fatto molti danni. O andava molto veloce, o era a pieno carico. Non dimentichiamo che è passato da parte a parte.
La torre di controllo vede poi un aereo che scende di quota volando quasi a pelo sulle case e non dice nulla? Vede un aereo sul centro di Milano e non dice nulla? Il minimo che avrebbe fatto è chiamare il pilota e dire: "Che stai facendo ?"
Boh... Non so. Certo che è strano...
Il mio sospetto, inter nos, è che credo che si stia coprendo qualche cosa... per non creare panico, per non allarmare la popolazione, per non far crollare la borsa (ricordate in questi giorni che Bin Laden in un video si vantava di aver messo le borse mondiali in ginocchio?). La spiegazione del 68enne va bene a tutti. E' tranquilla e rassicurante. Non sono mai stato, né io saro' un cospirazionista, ma questa storia puzza molto di copertura preconfezionata. Del tipo: il prossimo attentato di questo tipo, tiriamo fuori il 68enne "rinco".
Non so che dire... questa storia mi lascia molto perplesso. L'importante comunque è che stiano tutti bene. :-))".



Non sappiamo ovviamente cosa rispondere, ma vi terremo informati di ulteriori sviluppi. Il quotidiano Il Giorno ha postato testi e foto del disastro a Milano in http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2002/04/19/3242833; le immagini della sciagura, nelle foto Ansa, sono disponibili in http://www.ansa.it/speciali/specialbuilder/20020418203132197197.html?

Ed intanto c'è già qualche politico che parla di attentato e poi smentisce:

Dall'Ansa:

MILANO - A poco piu' di 12 ore dall' impatto del piccolo aereo contro il grattacielo Pirelli, Milano si risveglia e la luce del giorno rende sempre piu' reale e concreto quello che solo poche ore prima, illuminato dalle fotoelettriche, sembrava un surreale e spettrale scenario. Per tutta la notte i vigili del fuoco hanno continuato a lavorare nell' edificio simbolo di Milano, e in particolare al 25x e al 26x piano della sede della Regione Lombardia. I vigili del fuoco hanno provveduto a smantellare quanto piu' possibile i detriti negli ambienti del palazzo. Oggi proseguiranno il loro lavoro cercando di arrivare prima possibile a definire la situazione a livello di sicurezza. Con loro anche le forze dell' ordine: polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani continuano a presidiare la zona, che rimane chiusa al traffico e al passaggio pedonale per una vasta area intorno al grattacielo Pirelli. Alla base del palazzo la cosa piu' evidente sono i detriti di metallo, il tappeto di vetri e migliaia di fogli di carta volati sull' asfalto dalle scrivanie di impiegati e funzionari della Regione.
19/04/2002 09:40

Da Il Giorno:

Aereo da turismo contro il Pirellone: tre morti e 34 feriti. "Mi sto schiantando", le ultime parole del pilota a uno dei figli.
Un aereo da turismo si è schiantato a Milano, poco prima delle 18, contro il grattacielo Pirelli, sede anche della Regione Lombardia. I morti, sono tre (fra cui il pilota) e 34 i feriti. L'aereo, un Air Commander, pilotato da Luigi Fasulo, di 68 anni, era decollato da Lugano. Il contatto con la Torre di controllo poi il silenzio. Le ultime parole a uno dei due figli. Il disastro potrebbe essere stato provocato da un malore del pilota. Formigoni subito al lavoro: " Siamo vicini alle famiglie delle due nostre amiche e collaboratrici. Vogliamo garantire al più presto il reintegro funzionale della Regione. Non escludo ipotesi suicidio" . La ricostruzione dinamica dell'incidente e i filmati del disastro.
Altri articoli: Quando Fasulo atterrò su un campo di patate - Responsabile aeroporto di Locarno esclude suicidio - SCHEDA / I precedenti disastri. http://www.ilgiorno.it

MILANO, 18 APRILE 2002- Un aereo da turismo, un Air Commander si è schiantato a Milano, poco prima delle 18, contro il grattacielo Pirelli, sede anche della Regione Lombardia. Tre le persone decedute (due avvocatesse, Annalisa Rapetti e Alessandra Santonocito, il pilota dell'aereo) e 34 i feriti. "Mi sto schiantando". Sono le ultime parole al cellulare con uno dei figli di Luigi Fasulo, 68 anni. E' quanto si è appreso a Pregassona, alla periferia di Lugano, dove l'uomo, di origini italiane, risiedeva.

L'aereo che si è schiantato era partito da Locarno e secondo quanto riferiscono autorità di controllo del volo avrebbe avuto un regolare piano di volo. Dall'Air Commander che si è schiantato contro il Pirellone non è partito alcun segnale di Sos. Lo riferisce l'Enav. Le informazioni disponibili indicano inoltre che: il velivolo risultava da poco in contatto radio con la Torre dell'aeroporto di Milano Linate; il pilota aveva già avviato la procedura di avvicinamento per l'atterraggio, però nelle vicinanze della pista appariva non in allineamento con la stessa.

Alla richiesta di spiegazioni il pilota comunicava di avere un 'piccolo problema al carrellò senza lanciare alcun messaggio di emergenza; conseguentemente a ciò il pilota veniva istruito ad attendere ad ovest del campo di atterraggio; poichè successivamente il velivolo si stava allontanando verso nord anzichè seguire le istruzioni, la torre di controllo richiamava il pilota per segnalare che il velivolo stava procedendo verso una direzione sbagliata; il pilota dichiarava che stava risolvendo il suo problema al carello e, conseguentemente, veniva istruito dalla Torre a portarsi nuovamente in circuito per l'atterraggio sulla pista 36 destra.

Di fatto accadeva che l'aereo non completava la circuitazione che l'avrebbe ricondotto sul giusto allineamento con la pista riassegnata; successivamente, in considerazione della direzione nuovamente errata, la Torre chiamava due volte il pilota, non ricevendo alcuna risposta.

È "probabile" che il pilota, secondo il presidente dell'aeroclub di Locarno molto esperto, abbia "avuto un malore durante la manovra di emergenza per l'estrazione manuale del carrello", che era bloccato per un'avaria e, invece, è normalmente manovrato da un motore elettrico. L'ipotesi è del portavoce dell'Anpac, sindacato dei piloti di linea, Menico Snider.

"La manovra manuale, per quanto possibilissima per un pilota addestrato e nel pieno delle forze, potrebbe aver portato ad uno sforzo -spiega- forse eccessivo per un uomo anziano; questo, insieme alla preoccupazione o forse al panico, potrebbe aver peggiorato la situazione".

Erano circa 300 i dipendenti della Regione Lombardia al lavoro al momento dell' incidente. Lo ha detto il Direttore Generale della Regione, Nicola Sanese, che in quel momento era nel suo ufficio al 10/o piano. Una ragazza è stata liberata di pompieri dopo essere rimasta intrappolata nell'ascensore che si era bloccato al quindicesimo piano.



L'ipotesi attentato

Pera: "Probabilmente un attentato...no, un incidente"

Il presidente del Senato allerta l'Aula, poi si corregge. Ecco cosa ha detto:

MILANO, 18 APRILE 2002 - Marcello Pera ha lanciato l'allarme per un probabile attentato al Pirellone di Milano dopo aver contattato il ministero dell'Interno. Dalla lettura del resoconto stenografico dell'aula di Palazzo Madama si apprendono ulteriori particolari di cosa ha portato il presidente del Senato ad avvalorare inizialmente l'ipotesi terroristica per quanto era accaduto a Milano. "Onorevoli colleghi, le mie informazioni - ha detto testualmente Pera in aula - relativamente all'evento che è da poco accaduto a Milano non sono maggiori delle vostre. Mi sono messo immediatamente in contatto con il ministero dell'Interno e per il momento mi è stato confermato che con molta probabilità si tratta di un attentato terroristico. Ma non posso dire di più, perchè obiettivamente in questo momento nessuno sa di più. È evidente che, se questa notizia fosse confermata, trattandosi del grattacielo della Regione Lombardia, il gesto avrebbe anche un valore simbolico, dopo l'11 settembre". Come meticolosamente annotato nel resoconto stenografico, il presidente del Senato ha pronunciato queste parole alzandosi in piedi, immediatamente imitato da tutta l'assemblea. "Credo che la migliore risposta - ha quindi aggiunto Pera - delle istituzioni a questo gesto infame, sia quella di continuare i lavori, almeno per adesso. In questo primo sconvolgente momento mi associo al dolore e alle preoccupazioni che questo gesto provoca. Certamente siamo tutti preoccupati - ha concluso Marcello Pera - e decisamente angosciati per quello che è successo, su cui peraltro non abbiamo notizie".