PIRELLONE, QUESTORE ESCLUDE SUICIDIO

Ed emergono carte segrete

Dopo il terrore dello schianto e la fuga affannata fuori dal Pirellone, gli impiegati sono tornati al loro posto di lavoro lunedì (ma alcuni piani sono rimasti ovviamente chiusi). Intanto l'inchiesta va avanti ed il questore Boncoraglio ha frenato sull'ipotesi del suicidio di Luigi Fasulo: "Nessun elemento ci induce a sposare questa tesi. Esploriamo tutti gli scenari, anche quelli ritenuti inverosimili", ha dichiarato.. Dietro front anche della famiglia di Fasulo: "Escludiamo l'ipotesi del suicidio", ma il generale Arpino, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, parla di gesto volontario. Dal muro di riservatezza emerge che il velivolo si sarebbe schiantato sul Pirellone a grande velocità. Il "Giornale" ha citato un testimone oculare che avrebbe visto il fatto ed avrebbe parlato di evento intenzionale.

Intanto S.I., l'uomo che ha truffato Fasulo, con il quale lavorava in un traffico di opere d'arte, è stato interrogato dai giudici di Nizza, ma solo per le vicende francesi in attesa della rogatoria dall'Italia. Voci dicono che si sapesse sin da subito della truffa, e che cio' avesse indirizzato verso la tesi del suicidio come "atto ad effetto"; la tesi era stata però prudentemente tenuta nel riserbo.

E l'incidente ha spinto il Governo ad acquistare, per migliorare il controllo dei cieli del nostro Paese, ad acquistare

Dalla General Atomics 5 aerei telecomandati. Questi Predator sono stati i protagonisti della guerra in Afghanistan ove voci non confermate dicono siano state testate nuove armi da guerra.

IL CORPO TROVATO ALTROVE

Il quotidiano milanese Il Giorno ha riferito il 24 aprile che "i primi risultati dell'autopsia sul corpo del 68enne recuperato in condizioni pietose sul terrazzo sottostante il grattacielo, nella direzione opposta, hanno fatto escludere con buona probabilità che l'uomo si sia schiantato per colpa di un infarto o più genericamente di un malore. Esclusa anche la presenza di ossido di carbonio, che inizialmente era stato riscontrato in quantità elevate (circa il 26%) nel sangue della vittima, presenza che era stata riscontrata a un primo esame, ma evidenziata erroneamente da uno spettroscopio mal tarato..."

Altre contraddizioni emergono alla luce, mentre si procede agli esami istologici che dovranno stabilire se l'uomo è stato colpito da ictus cerebrale, e quelli tossicologici, per dire se le percezioni del pilota potessero essere state alterate dall'eventuale assunzione di droghe o altre sostanze.

Intanto l'esame del tracciato radar di Linate ha confermato che il Commander ha virato decisamente "dal cielo della Tangenziale Est verso nordovest", cioè verso il centro della città, con una "traiettoria lineare, a bassa quota ma ad alta velocità, circa 200 km orari", scrive il Giorno, che glissa assai rapidamente sulla notizia (basilare) secondo cui "nel frattempo sarebbero stati trovati dei documenti in una casa del pilota, a Como". La "voce" così viene riferita e così termina, sebbene il titolo strombazzi: "Le carte segrete del pilota" (Giorno 24-4-02; articolo non disponibile in Internet).

Attendiamo allora che qualcuno si decida a dirci le cose come veramente stanno...

Fonti: Metro; City; Leggo Milano; Il Giorno 22-24 aprile 2002.