Il governo ombra della Chiesa italiana


Appare poco ma lavora molto. Rappresenta tre milioni e mezzo di famiglie. E vince. Anche con l'appoggio di parlamentari laici e di sinistra

di Sandro Magister



Il 26 marzo 2002, martedì santo, 175 parlamentari di maggioranza e di opposizione hanno presentato alla Camera un disegno di legge accompagnato da una petizione popolare sottoscritta da più di mezzo milione di cittadini.
Il disegno di legge estende il principio di eguaglianza a ogni essere umano fin dal concepimento. Modificando l'art. 1 del Codice civile al fine di riconoscere anche all'embrione la qualità di soggetto e quindi la capacità giuridica.
Chi ha preso questa iniziativa? Chi ha raccolto le firme? Chi ha attivato i 175 deputati di entrambi i poli?
Il Movimento per la vita e il Forum delle associazioni familiari. I cui dirigenti, Carlo Casini e Luisa Santolini, sono stati ricevuti lo stesso 26 marzo dal presidente della Camera, Pierferdinando Casini.
Entrambi questi movimenti rappresentano in pieno il nuovo modo di far politica della Chiesa in Italia, dopo la fine della Democrazia cristiana.
Come ha già mostrato, in questo sito (l'Espresso; N.d.R.), l'inchiesta "Il nuovo lobbying della Chiesa si chiama Forum".
Ma ecco qui di seguito un aggiornamento di quella precedente inchiesta. È apparso su 'L'Espresso' del 28 marzo 2002:

Il papa ha un governo amico

di Sandro Magister

Il governo ombra cattolico è all'ultimo piano di un vetusto palazzo di Roma, con vista sui tetti di piazza Navona. Niente insegne, zero scorte, mezzi poveri. Ma che potenza di fuoco. La legge sulla procreazione artificiale che va in esame alla Camera il prossimo 27 marzo, mercoledì santo, è per gran parte opera sua. Del Forum delle associazioni familiari.

Il Forum è il nuovo modo di far politica della Chiesa in Italia. Da quando non c'è più la Democrazia cristiana. Le date lo confermano: anni 1992-1994, il Forum nasce quando la Dc muore. Ma non è un nuovo partito. "Né ci sognamo di sposarne qualcuno di quelli sul campo", dice risoluta Luisa Santolini, insegnante di scuola, che è la presidente del Forum da quando è nato.

Ma governo ombra lo è per davvero. Basta guardare come è organizzato. Per commissioni di lavoro: affari economici, welfare, lavoro, scuola, bioetica, infanzia... Ciascuna a tener sotto tiro le corrispondenti commissioni parlamentari, alla Camera e al Senato. Governo ombra è una specialità inglese. "Idem il nostro stile di fare lobbying sul terreno politico, anglosassone allo stato puro", conferma Daniele Nardi, che nel governo ombra è pressapoco il sottosegretario alla presidenza.

Il Forum confedera 35 associazioni cattoliche che a loro volta fanno capo ai focolarini come all'Opus Dei, alle Acli come a Comunione e liberazione. "Tirate le somme diamo rappresentanza a tre milioni e mezzo di famiglie italiane", quantifica Nardi. Ognuna delle associazioni federate fa per conto suo tante cose: formazione, editoria, apostolato cristiano, azione caritativa. "Ma noi non duplichiamo niente di tutto ciò", precisa Luisa Santolini. "Forniamo valore aggiunto: diamo incisività politica a questo fronte variegato. In modo concretissimo. Non firmando appelli ma lavorando sulle leggi in via d'elaborazione, articolo per articolo. E su chi le leggi le fa".

Destra e sinistra, fu-fascisti e post-comunisti, non c'è divisione che freni. Un anno fa, il 1 marzo, il parlamento italiano ha varato una legge sulle adozioni "che a ragione è considerata una delle più avanzate al mondo", dice Luisa Santolini. "E siamo riusciti a mettere d'accordo maggioranza e opposizione, che infatti la votarono unite. Il suo pregio è che mette al centro il bambino, non gli adulti".

E al Forum ricordano d'aver "lavorato benissimo" con la relatrice di quella legge, la deputata dei Democratici di sinistra Anna Serafini, moglie dell'attuale segretario dei Ds Piero Fassino. Mentre per quanto riguarda la legge sulla procreazione artificiale in esame tra pochi giorni alla Camera, "eccellente" definiscono l'intesa sia col relatore della passata legislatura Alessandro Cè, oggi capogruppo dei deputati della Lega, sia con l'attuale relatrice, Dorina Bianchi del Biancofiore, sia con influenti rappresentanti del centrosinistra, dal popolare Renzo Lusetti al capo dell'Ulivo Francesco Rutelli, che al Forum ha assicurato che "non farà mancare il sostegno alla proposta".

La scorsa primavera, alla vigilia delle ultime elezioni politiche, il Forum chiese ai candidati di sottoscrivere un suo manifesto programmatico in 50 punti. Degli eletti firmarono in 250, compresi un buon numero di sinistra e laici, dal valdese Riccardo Illy ai diessini Giorgio Benvenuto e Anna Finocchiaro. Da allora, il Forum li tallona tutti per "verificare la fedeltà agli impegni sottoscritti".

E non sono impegni da poco. Posta la famiglia come asse del suo programma, il Forum dice la sua quasi su tutto. Dalla scuola al fisco, dalla sanità al welfare. Con proposte spesso dirompenti, tipo gli sgravi fiscali in proporzione al numero dei figli, indipendentemente dai tetti di reddito: "perché i figli non sono un bene di consumo ma un investimento". O tipo il riconoscimento dei diritti di cittadinanza a partire dall'istante del concepimento.

Quest'ultima proposta, cui la legge sulla procreazione artificiale così come ora formulata apre la strada, è avversata dalla parte più agguerrita della sinistra, che vi vede un attacco alla legge 194 sull'aborto. Il Forum nega. Nel suo programma, l'unica "riforma della legge sull'aborto" invocata riguarda "la capacità di aiutare le madri e le famiglie ad accogliere i figli".

Che è quello che fa già da anni il Movimento per la vita presieduto da Carlo Casini, tra i soci fondatori del Forum: una rete di migliaia di volontari che avvicinano le madri tentate di abortire e si prodigano per superarne le difficoltà. Con un bilancio dichiarato di "oltre 5200 bambini salvati grazie al solo Progetto Gemma: un aiuto prenatale che continua fino a un anno di vita del figlio, per un totale di 2800 euro".

Per arrivare ben attrezzato al tavolo di discussione di una legge, il Forum si avvale di una nutrita squadra di studiosi: economisti come Stefano Zamagni, Lorenzo Caselli, Marco Martini; giuristi come Giuseppe Dalla Torre; esperti in politiche della famiglia come Pierpaolo Donati, Eugenia Scabini, Giovanna Rossi; specialisti in scienze dell'educazione come Luisa Ribolzi; giuslavoristi come Ivo Colozzi; demografi come Giancarlo Blangiardo.

Appartengono tutti al circuito di intellettuali che il cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha mobilitato in questi anni. Per dar vita a quello che chiama "progetto culturale": un disegno di riorientamento cristiano della cultura italiana. E della politica, grazie al Forum.

Fonte:
http://www.espressonline.it/. Collaborazione: Carmelo Scuderi.