11 SETTEMBRE, LUCI E OMBRE

di Simone Cumbo


Sono trascorsi molti mesi oramai dal terribile attentato in America. Molto mesi di indagini non hanno ancora fatto chiarezza sulle dinamiche di questi "attacchi terroristici" e molti dubbi permangono. Ultimamente varie ipotesi si sono fatte strada, ipotesi che se si dimostrassero fondate, avrebbero delle conseguenze dirompenti. "Il Pentagono, l'11 settembre 2001, non fu colpito dal Boeing 757 dell' American Airlines" ; la notizia è stata lanciata da Umberto Rapetto sul quotidiano "Il Messaggero", che si riferiva a fonti francesi (ReseauVoltaire.net).
Gli argomenti riportati dal giornalista sono i seguenti: può un aereo da 100 tonnellate ad un minimo di 400 kmh danneggiare soltanto la facciata dell'edificio colpendo solo il pianterreno?
Perché le ali non avrebbero provocato alcun danno nella collisione? Perché i bulldozer hanno dislocato sabbia a coprire il prato che - almeno in foto - non risulta danneggiato dall'aereo? Perché nelle fotografie non si vedono detriti e rottami del Boeing e la scatola nera è stata trovata solo alle 4 di mattina del 14?
In effetti, le foto scattate nel luogo dell'impatto, anche nei minuti immediatamente successivi al tragico evento, tutto mostrano tranne ciò che si dovrebbe vedere: qualche detrito o pezzo di lamiera del Boeing 757, che non è certo un modellino... Ma l'elemento che sta scatenando le indagini dei ricercatori indipendenti è il filmato deLl'impatto, ripreso dalle telecamere di sorveglianza del Pentagono, e proposto dalla rete televisiva NBC. Nel fotogramma immediatamente precedente l'esplosione, si nota un oggetto rasoterra che non assomiglia affatto ad un Boeing 757, bensì a un cacciabombardiere F-16! L'oggetto lascia una scia biancastra dietro di sé: danneggiamento, o polvere sollevata dal volo a bassissima quota? Oltretutto, dato che il transponder del Volo 77 era spento, com'è possibile stabilire con certezza che si trattava del Boeing?
C'è addirittura chi presume si trattasse di un velivolo telecomandato, chiamato DRAGONFIRE, e indirizzato con precisione sul punto del Pentagono da colpire (e l'area, con i relativi documenti, da distruggere...). Insomma, una faccenda molto complessa ...intanto la rivista Nexus n.38 riporta una dichiarazione dell'ex direttore del servizio di intellingence interna della Germania Eckehardt Werthebach che all'agenzia France Presse ha detto che "la precisione letale e la vastità della pianificazione degli attacchi dell'11 settembre avrebbero richiesto anni di preparazione e molte persone coinvolte, azioni organizzate dallo stato". "la mancanza di indagini ufficiali sui questi fatti, quali le indagini conoscitive del Congresso"- conclude Werthebach- è stata incomprensibile".
Parole dure cui si uniscono quelle di Andreas Von Bulow ex componente della commissione parlamentare tedesca sui servizi segreti dal 1969 al 1994, che convinto che dietro gli attacchi ci sia la mano del Mossad, il servizio segreto israeliano, che li avrebbe sferrati per rivolgere l'opinione pubblica contro gli arabi e per incrementare le spese militari ha dichiarato all'AFP : " il 95% del lavoro di intelligence in giro per il mondo è costituito da inganno e disinformazione, ampiamente diffusi sui media principali, creando così la versione ufficiale e comunemente accettata degli eventi; i giornalisti non sollevano nemmeno le domande più ovvie e coloro che agiscono diversamente vengono etichettati come folli".
Fonti:
http://www.nexusitalia.com; Il Messaggero 11-03-02.