In seguito alla grande popolarità di questo passatempo, specialmente nei
secoli scorsi, i governi di molti paesi imposero il monopolio di stato
sulla vendita delle carte da gioco.
Tutti i mazzi venivano tassati, e come prova di ciò
uno speciale bollo governativo doveva essere impresso su una delle
carte, di solito un asso, oppure un'altra che fosse importante ai
fini del gioco.
In alcuni casi il bollo segnalava
anche una data, che a volte si riferiva all'introduzione dell'imposta (cfr. l'esemplare francese qui in basso), oppure all'effettiva stampigliatura sulla carta (come in Svezia). In Italia la data veniva apposta con un piccolo bollo aggiuntivo.
Il duplice scopo di questi marchi era sempre quello di comprovare il pagamento della tassa, e
di garantire che ogni mazzo nuovo non fosse già stato aperto ed usato.
bollo coreano contemporaneo,
incollato alla confezione |
Ancora oggi simili dispositivi, quali un'etichetta adesiva a chiusura della scatola o un incarto di plastica trasparente sotto vuoto, sono comunemente impiegati come garanzia del prodotto.
La tassa di monopolio e il relativo bollo sono oggi applicati solo in un numero di paesi molto esiguo.
Fra gli amanti del genere, collezionare carte che recano un bollo costituisce un particolare ramo di questo hobby. Per un approfondimento sulla storia e le tipologie dei bolli si veda il sito Spielkarten-Seiten ~ Playing-card Pages
di Peter Endebrock. |
data di introduzione della
tassa, segnalata sulla carta (Francia, 1853-89)
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sigillo inglese da obliterare,
sull'incarto del mazzo (anni '50) |
in alto: bollo giapponese sopratimbrato, applicato sotto
il mazzo a sigillare gli angoli dell'incarto (anni '80-'90);
in basso: bollo argentino a fascetta, posto a sigillare
un intero lato dell'incarto del mazzo (fine anni '40)
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doppio bollo italiano (1945 e 1955) |
bollo thailandese a fascetta, che sigillava una scatola di plastica (anni '90)
Imprimere il bollo come prova
dell'avvenuta riscossione della tassa prima di impacchettare le carte
qualche volta poteva portare a situazioni come quella dell'illustrazione
a sinistra, che si riferisce a un mazzo italiano prodotto nel 1945.
Dieci anni dopo, in seguito ad un aumento della tassa, questo mazzo, che
era rimasto invenduto, venne ufficialmente riaperto: nella metà inferiore
dell'asso fu posta una seconda stampigliatura, sul bordo fu posta
la dicitura Regolarizzato il bollo. Boll. 4201 del 12/12/1955, e
infine la confezione venne sigillata di nuovo. È anche curioso il fatto che mentre il bollo del 1945 parla di Regno d'Italia, nel 1955 gli era ormai subentrata da lungo tempo la repubblica.
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In un certo numero di mazzi, soprattutto fra quelli prodotti negli anni '50, una delle carte ha un timbro, come quelli a destra: non si riferiscono ad una tassa, ma semplicemente riportano il nome del produttore. In qualche caso questo timbro andava a rimpiazzare il vero bollo d'imposta, dopo che quest'ultimo era stato abolito; in altri casi la prova dell'avvenuto pagamento della tassa era sull'incarto del mazzo. A partire dagli anni '60 il nome del produttore non venne più indicato con un timbro ad inchiostro. |
timbri dei produttori dalla Svezia (a sin.) e dalla Francia |
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GLOSSARIO
Questo è un piccolo glossario di termini riferiti alle carte da gioco che vengono usati
nelle pagine successive; alcuni sono abbastanza ovvi, altri necessitano di una spiegazione.
- Assi · sono la prima carta di ciascun seme, e
di solito rappresentano il valore 1 (il quale, da gioco a gioco, può essere il più
alto ma anche quello più basso). Sono spesso decorati più riccamente delle altre carte
numerali.
- Carte dei semi · comprendono tutte le carte
che appartengano ai semi di quel mazzo (cioè tutte le carte numerali e le figure).
- Carte numerali o non figurate ·
sono i soggetti che recano
un valore numerico espresso per mezzo di segni, ripetuti tante volte quanto
sono i punti che la carta vale, e distribuiti graficamente a seconda dello stile del mazzo.
Le carte numerali più le figure formano le carte dei semi.
- Dorso · il retro, che per ciascuna carta del
mazzo è perfettamente identico così da non farne riconoscere il valore quando questa
è voltata; le decorazioni consistono solitamente in disegni geometrici, ma ve ne sono con
illustrazioni speciali, vedute turistiche, con pubblicità, ecc.
- Figure · carte che fanno parte dei semi del mazzo
ed hanno l'immagine di un re, di una regina, di un cavaliere, di un fante.
A volte questi personaggi sono mostrati per intero (a testa singola, o a figura intera),
in particolare nei mazzi più antichi e in alcuni stili regionali; in altri casi ne viene mostrata
la sola parte superiore in ciascuna metà della carta (a doppia testa, o
a figura doppia), la tipologia più comune nei mazzi moderni.
I personaggi di queste carte sono da sempre ispirati alla struttura sociale delle
corti rinascimentali, cioè i luoghi nei quali, in occidente,
cominciarono ad essere praticati i giochi di carte.
- Indici · il piccolo numero e/o lettera, spesso
accompagnato da un minuscolo simbolo sel seme, che molte carte hanno negli angoli.
Nei mazzi internazionali da Bridge o da Poker A indica l'asso,
K (King) il re, ecc. (ma ne esistono diversi, da nazione a
nazione, vedi anche la pagina con la tabella
degli indici); quando le carte vengono tenute in mano "a ventaglio", cioè parzialmente
sovrapposte a semicerchio, lo scopo degli indici è di permetterne la lettura.
In alcuni stili orientali gli indici hanno l'aspetto di motivi grafici, anziché di
numeri o lettere.
- Jolly (o Joker) ·
è una "matta", che non appartiene ad alcun seme. In alcuni giochi può valere tanto
quanto il possessore desidera. I mazzi internazionali da Bridge contengono di solito
due o tre jolly. Molti altri stili non ne hanno affatto sebbene, a seconda dei giochi
praticati, altre carte del mazzo possano essere usate di volta in volta come "matte".
- Onori · alcuni stili comprendono un vario numero
di carte particolari che non appartengono ad alcun seme, non hanno valore numerico,
e sono spesso conosciute con nomi caratteristici: in molti giochi valgono più delle
carte dei semi, e talvolta hanno anche proprietà speciali. Vengono anche menzionate
come "carte speciali".
- Segni · sono i piccoli simboli dei semi che, in vario numero
e con varia distribuzione grafica, appaiono nella carta per indicarne il valore corrispondente:
ad esempio, un 7 di Quadri avrà raffigurati sette segni in forma di piccoli rombi rossi.
- Semi · categorie o famiglie in cui le carte del mazzo sono suddivise, rappresentate da simboli
chiamati segni (o, raramente, da colori), che nei mazzi
internazionali sono Quadri, Cuori, Fiori e Picche; negli stili occidentali
di solito ogni seme ha una carta per ognuno dei valori, mentre in diversi stili asiatici
di ciascun valore sono presenti diverse unità.
- Stile (o Motivo)·
è l'insieme degli elementi grafici del mazzo, riferita di solito soprattutto alle figure e
al gruppo di semi adottati. Il nome dello stile viene spesso riferito alla città o area
geografica dove quel tipo di carte viene usato più spesso. Assai spesso l'aspetto grafico
degli stili, soprattutto di quelli regionali, rimane quasi invariato nel tempo.
- Trionfi (o Atouts,
o Briscole) · in alcuni giochi sono carte che appartengono a
specifiche categorie (per esempio ad un dato seme, o ad un gruppo speciale, ecc.) e valgono
più delle altre carte del mazzo; gli esempi più famosi sono le 22 carte figurate del tarocco,
chiamate appunto trionfi, ma in alcuni giochi anche le carte dei semi possono rivestire
tale ruolo, come ad esempio nel Bridge, nella Briscola, ed altri.
Alcuni nomi riferiti alle carte da gioco hanno un'origine interessante: ad esempio, "asso"
viene dal latino
as ("asse"), indicante un antico tipo di moneta usata come misura ponderale, un po' come se la prima carta della serie agisse da misura o da riferimento per tutti gli altri valori dello stesso seme.
L'origine del termine "trionfo" è discussa nella galleria dei tarocchi,
pagina 1.
È anche interessante paragonare fra di loro i nomi dei semi nelle varie
lingue, poiché non sempre hanno lo stesso significato; ciò accade per via dell'aspetto molto
stilizzato dei semi internazionali, che possono suggerire forme diverse: i Fiori, per esempio,
hanno l'aspetto di mazze per gli inglesi, di trifogli per gli spagnoli e per i francesi,
di croci per i tedeschi. Seguendo questo LINK si raggiunge un glossario
multilingue dei principali vocaboli.
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asso di Coppe da un mazzo regionale italiano |
IL COLLEZIONISMO DELLE CARTE DA GIOCO
soggetto da un mazzo italiano
da Mercante in Fiera |
Da un punto di vista generale, il mazzo di carte è un oggetto affascinante: una serie completa di rettangoli di cartoncino lucido, di forma perfettamente regolare e così piacevoli al
tatto, decorati con immagini multicolori, ciascuno diverso dagli altri. Non dovrebbe
stupire il fatto che incontrino il gradimento di molte persone, tanto come articolo da gioco
che come oggetto artistico.
Nonostante ciò, il numero di collezionisti è molto basso, se lo si paragona a quello
delle persone che amano raccogliere oggetti simili: cartoline, figurine,
carte telefoniche, e - primi fra tutti - i francobolli. |
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Non c'è alcuna regola di base nel collezionare carte da gioco: ad alcuni interessano
solo uno o più soggetti (ad esempio gli assi, o una figura, o i jolly),
oppure, più spesso, si colleziona l'intero mazzo.
Per il collezionista medio, qualsiasi mazzo può ricadere in una delle seguenti
categorie di base:
- mazzi di fantasia con illustrazioni insolite, o di forma o dimensioni particolari
- mazzi generici con dorsi speciali raffiguranti pubblicità, vedute turistiche, ecc.
- tarocchi (sia versioni classiche che stili regionali, oppure di tipo insolito)
- mazzi senza semi tradizionali, per giochi particolari, raffiguranti numeri o immagini
- mazzi regionali, usati per tradizione in specifiche zone geografiche o paesi del mondo.
Collezionisti esperti troverebbero sicuramente altre sottocategorie in ciascuno di questi
gruppi, ma per ragioni di praticità le gallerie di immagini sono state organizzate secondo
il suddetto criterio semplificato.
La maggioranza dei collezionisti si interessa solo al primo gruppo: i temi a cui un
mazzo può ispirarsi sono praticamente illimitati, e in quasi ogni angolo del mondo si possono
trovare carte di questo tipo, spesso vendute come gadgets o come oggetti ricordo.
Pur non avendo niente contro questo tipo di carte, alcune delle quali hanno
decorazioni meravigliose, il mio favore personale va alle carte regionali. Possono
apparire un po' rustiche, esistono in un numero di stili ben più limitato, e
alcune di esse sono in via di estinzione, o già estinte.
Tuttavia, le loro illustrazioni sono rimaste
immutate per anni e anni, e nelle loro interessanti immagini spesso si ritrovano elementi
della tradizione, del folklore e della storia proprie della regione o città dalla quale
provengono. |
7 di Ghiande da un mazzo regionale tedesco |
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