Nova Levante
Chi ama le scalate avrà una parete per arrampicare Una dimostrazione di alcuni artigiani
Un paio di ore diverse dal solito - con una serie di attrazioni - quelle proposte stasera ai piedi del Latemar dove viene organizzata, per l'ennesima volta in questa estate, la « Notte di Re Laurino » proposta dai commercianti del paese che hanno deciso di tenere aperti i loro esercizi in modo tale da consentire agli ospiti ed ai residenti di fare lo «shopping» sotto le stelle fino alle 22.30 con un ricco « contorno » che prevede anche la degustazione di prodotti locali. Queste «Notti di Re Laurino» hanno avuto un successo crescente soprattutto perchè sono risultate coinvolgenti. Merito indubbiamente degli organizzatori che hanno fatto le cose in grande, curando anche i minimi dettagli. La conferma viene proprio dal
programma di questa sera con una raffica di proposte che certamente risulteranno ad alto gradimento, soprattutto se le condizioni atmosferiche saranno in sintonia con quanto prevede il calendario di questa estate comunque bizzarra. I giovani albergatori e la locale sezione dell'
Hgv hanno preparato una vinoteca presso la quale sarà possibile sorseggiare un bicchiere di vino buono, i bambini potranno cavalcare dei pony, per loro (e anche per gli adulti) sarà possibile fare dei giri in paese su una carrozza trainata dai cavalli, sempre per i bambini è stato organizzato il gioco «
Laurin » che garantisce sorprese e anche qualche premio. Gli amanti delle emozioni forti avranno pane per i loro denti: il soccorso alpino della zona ha infatti allestito una parete sulla quale si potranno tentare delle arrampicate con il pubblico (sicuramente numeroso) che resterà con il naso all'insù ad ammirare ed applaudire le evoluzioni. Ma non è finita: il programma di questa notte dedicata al
Re Laurino prevede anche la proiezione, da parte di
Valentin Pardeller, di diapositive sulle montagne della zona e sulle cime più famose delle Dolomiti. In più vari artigiani locali daranno una dimostrazione sulle loro capacità (anche artistiche) professionali mentre da parte delle contadine di Nova Levante verranno offerti i prodotti della terra. Insomma una «Notte di Re Laurino» - a proposito:
il leggendario personaggio sarà presente accompagnato dai suoi nani - si annuncia all'insegna del divertimento e del coinvolgimento generale.
Ma Nova Levante - in questo scorcio d'estate - offre anche tanto altro sia agli ospiti (molto numerosi) che ai residenti. Merito della sua associazione turistica che ha allestito un ricco programma. Per la giornata di domani, per esempio, è stata organizzata un'escursione sul Latemar
, mentre per venerdì è prevista un'escursione al passo Vaiolon: si tratta di due camminate di circa 5-6 ore in un contesto ambientale di straordinario fascino proprio nel cuore di un gruppo montuoso che merita di essere conosciuto. Intanto nel foyer del Gran Hotel Carezza è stata allestita una mostra storica su
Theodor Christomannos, un pioniere del turismo che tanto fece all'epoca per «lanciare»
la zona all'ombra del Latemar con risultati di straordinaria efficacia che si avvertono anche ai tempi nostri. L'esposizione - molto bella - è stata organizzata nel contesto dell'anno internazionale che è stato dedicato alle montagne. È - davvero - un prezioso omaggio.
Devo confessare che visitando l'Alta Pusteria sono rimasto ancora una volta
positivamente impressionato dalla Val Casies. Pur essendo abbastanza forte
la pressione turistica, si trovano ancora profonde tracce di vita contadina.
La parte iniziale della valle è estremamente piana e si adatta quindi ad
escursioni con bambini o con persone anziane. Dall'albergo
Brückenwirt, proprio all'inizio della valle,
parte una strada forestale, che d'inverno diventa pista di fondo. La strada
è sterrata, corre in mezzo agli alberi lungo il torrente che scorre nel
fondovalle. Cespugli di lamponi e fragole di bosco accompagnano il turista
lungo tutta la sua passeggiata. C'è da meravigliasi di trovare così tanti
lamponi in periodo turistico. Probabilmente questo non è un itinerario
particolarmente battuto. Dopo aver percorso qualche chilometro si esce dal
bosco e il sentiero fende come un coltello bianco i pascoli verdissimi del
fondovalle. Lungo il cammino si incontrano alcuni masi con molti animali nei
recinti all'aperto, è quello che si dice il massimo se si vuole vivere una
giornata in mezzo alla natura.
MONGUELFO
Per gli amanti
della buona cucina si consiglia una puntatina al ristorante Durnwald è uno dei locali mitici della ristorazione altoatesina, sia per il luogo sia per la persona che lo conduce.
Visto dal di fuori il locale potrebbe sembrare dozzinale, ma una volta
entrati la sala di pranzo si presenta accogliente e ben arredata in stile
moderno, ma con richiami alla tradizione. I piatti non sono moltissimi e si
inseriscono nella tradizione gastronomica altoatesina. La qualità è molto
valida.
Erich Mayr e la sua famiglia hanno costruito in vent'anni una macchina gastronomica rodata che ha saputo resistere ai troppi venti delle mode. Ecco quindi un indirizzo in val Pusteria che sposa l'amore per la natura ancora in parte incontaminata, il bel panorama punteggiato dai masi e dai tipici paesini e la buona tavola.
Per arrivarci è facilissimo, poco prima del paese di Monguelfo cercate il bivio per la Val Casies e inoltratevi in una delle meno conosciute e più tranquille valli altoatesine. Seguite la strada fino all'abitato di Planca di Sotto e troverete, bella grande, l'indicazione per Durnwald, il piccolo agglomerato di case al centro del quale una splendida chiesa rupestre farà da spartiacque. Dirigetevi a destra e dopo neanche 50 metri scorgerete il ristorante. Speck e salumi preparati in casa, pane fragrante e profumato. Le tipiche minestre altoatesine preparate con sapienza. L'ottimo Graukäse, i deliziosi canederli lo spezzatino di camoscio e tante altre delizie vi aspettano. Durnwald, Planca di Sotto 33 Monguelfo bivio Val Casies. Tel. 0474 746920.
Io naturalmente vi segnalo i
medaglioni di capriolo al Lagrein ( un vino Trentino ). Non sono un
appassionato di selvaggina, ma confesso che il mio commento finale è stato:
"Ne valeva la pena!".
Il ristorante usa ingredienti della zona e quindi tendenzialmente genuini.
Molto buoni anche gli
Schlutzkrapfen fatti in
casa. Non male anche i dolci: ottima la
Linzertorte
sempre fatta in casa. Prezzi non elevati per un rapporto qualità prezzo a
mio avviso assolutamente favorevole
