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Un
piccolissimo contributo per la conoscenza di questa tecnica analitica che
tante soddisfazioni mi ha dato per 32 anni di lavoro
Benvenuti nel
sito dell' HPLC
Inquesta pagina , spieghiamo un po di Teoria |
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TEORIA |
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HIGH PERFORMANCE LIQUID CHROMATOGRAFIA
Negli ultimi anni la tecnica cromatografica su colonna
ha subito modifiche sostanziali dando luogo alla cromatografia liquida ad alta
pressione (HPLC - High Pressure Liquid Chromatography).
La cromatografia liquida è stata una tecnica per il trattamento di un campione,
e la cui lentezza era connessa alla necessità di usare colonne di grande
diametro per la mancanza di sistemi di rilevazioni universali altamente
sensibili e con piccoli volumi morti.
Di conseguenza, la cromatografia liquida è sempre stata una tecnica d’impiego
preparativo, non analitico, con la sola eccezione dell’analisi di miscele di
amminoacidi, per i quali è stato possibile adottare un opportuno sistema di
rilevazione. Negli ultimi anni si sono resi disponibili anche per la
cromatografia liquida dei rilevatori universali con piccoli volumi morti (
basati sull’assorbimento di luce UV o Visibile, sull’indice di rifrazione,
sul calore di assorbimento, sulla conduttività e sulla fluorescenza ) ed essa
è diventata una tecnica diffusa. Nella cromatografia liquida ad alta pressione
vengono usate delle colonne di diametro molto piccolo, dell’ordine dei
millimetri. Per analizzare piccole quantità di campione, devono anche essere
impiegati dei riempimenti costituiti di particelle di piccole dimensioni; per
rendere rapide le analisi si impiegano inoltre alte pressioni per il liquido di
eluizione.
La possibilità,
nella cromatografia liquida ad alta pressione, di variare entro limiti molto
ampi sia la fase stazionaria, sia il liquido di eluizione, rende questa tecnica
estremamente versatile e destinata ad uno sviluppo sempre maggiore.
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